Giovedì 3 e venerdì 4 aprile 2014 ha avuto luogo il quarto incontro di Scuola Socio – politica di Dottrina sociale della Chiesa della Diocesi di Lamezia Terme, dal tema “Cooperazione: solidarietà e sussidiarietà” Hanno relazionato la Dott.ssa Giovanna Zago, della Commissione nazionale Dirigenti cooperatrici e la Dott.ssa Cinzia Nasi, Vice direttrice di Confcooperative Modena. Giovedì 3 aprile, alle ore 20:00, presso l’Azienda Maiorana di Acconia di Curinga è intervenuta la Dottoressa Cinzia Nasi. L’incontro è stato diverso da quello delle altre volte proprio perché si è svolto in un luogo di lavoro, dove le tre parole che compongono il tema in discussione dovrebbero essere alla base della quotidianità lavorativa.
La dott.ssa Nasi ha illustrato in maniera molto chiara cosa significhi “cooperazione” in una realtà molto diversa dalla nostra, quella del Nord, dove le cooperative abbondano e sono il motore, spesso, dell’economia. Interessante, secondo Lei, è stato il livello di cooperazione e solidarietà che si è raggiunto in Emilia Romagna in occasione del terremoto di qualche anno fa. Sisma che è stato, ha detto, un duro colpo per l’economia del posto, visto che molte attività hanno cessato di esistere proprio perché distrutte. è stato inoltre mandato in onda un video sulla nascita di una cooperativa formata da ragazzi di un istituto di moda che hanno avuto l’idea di riutilizzare un materiale di scarto, i cartelloni pubblicitari per farne delle borse/sacche. Ci sono stati anche molti interventi da parte dell’uditorio e la domanda più frequente, rivolta alla dott.ssa Nasi, è stata sul come poter creare una cooperativa in un territorio particolare come il nostro. Come di consueto, in occasione degli incontri mensili della Scuola socio – politica, in collaborazione con il progetto Policoro, sempre la Dott.ssa Cinzia Nasi, nella mattinata di venerdì 4 aprile, ha incontrato circa 50 giovani di due classi quarte del Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” di Lamezia Terme. Parallelamente al tema della Scuola, ci si è concentrati sul rapporto tra cooperazione e sussidiarietà. La dott.ssa Nasi ha presentato ai giovani studenti la realtà nazionale e quella modenese di Confcooperative, ha sintetizzato i valori e i risvolti positivi della cooperazione e la sua ricchezza e preziosità. Partecipi in modo attivo, gli studenti hanno poi introdotto un dibattito sulla possibile attuazione e diffusione del modello cooperativo sul nostro territorio. L’incontro si è concluso con l’intenzione di approfondire il tema affrontato e con la speranza, in seguito, di riuscire, con attività laboratoriali, a concretizzarlo. Alle ore 19:00 di venerdì 4 aprile poi, la Dott.ssa Zago e la Dott.ssa Nasi sono intervenute insieme alle sezione della Scuola Socio – politica di Lamezia Terme. Dopo la proiezione e l’ascolto del videomessaggio di Papa Francesco, relativo al saluto rivolto dal Santo Padre ai partecipanti e agli organizzatori del III Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, tenutosi a Verona dal 21 al 24 novembre 2013, nel quale Papa Francesco ha sottolineato l’importanza della cooperazione come esempio concreto di “nuova forma di welfare” è prima intervenuta la Dott.ssa Giovanna Zago. Ella, riprendendo le parole del Papa ha spiegato all’assemblea, cosa sia la forma cooperativa cioè un gruppo di persone che si mettono insieme per fare reddito attraverso il lavoro, specificando che essa è una forma di impresa economica che aiuta la comunità dove essa è inserita. Con la Cooperativa il reddito è più garantito perché al centro c’è sempre la persona. La cooperazione, ha detto la Dott.ssa Zago, è l’unica che in questo momento di crisi ha tenuto per quanto riguarda il lavoro. Essa è presente a livello mondiale ed un esempio è il microcredito. Ha poi continuato con il sottolineare come sul territorio lametino siano molte le possibilità di fare impresa cooperativa mettendosi insieme intorno ad una idea e sviluppandola, manca solo il coraggio di intraprendere perché fare cooperativa significa anche essere imprenditori di se stessi. Ha inoltre spiegato il perché della presenza delle due relatrici a Lamezia, specificando che non si vuole imporre nulla e nemmeno dimostrare di essere un esempio migliore di altri. Sono intervenute solo per far passare l’informazione, per far capire come si può lavorare, precisando che in questo momento, a Lamezia Terme, c’è sicuramente un terreno fertile per cui si può fare qualcosa di più anche in modo cooperativistico. è necessario avere più coraggio imprenditoriale, bisogna solo crederci, soprattutto i giovani e, le Confcooperative hanno l’obbligo di fare accompagnamento. Molte sono le possibilità per mettersi insieme basta conoscere bene gli strumenti da utilizzare. Esistono in Italia circa 50 mila imprese di cooperazione. Si sta quindi, lavorando, a livello nazionale, su un progetto chiamato ACI, acronimo di Alleanza Cooperative Italiane con le Regioni e si sta cercando di realizzare anche marchio. La parola poi, è passata alla Dott.ssa Cinzia Nasi la quale, sottolineando cosa significhi fare cooperativa cioè aiutarsi per camminare insieme, ha subito portato, come esempio il suo mondo cioè Confcooperative Modena, snocciolando dei numeri: oltre 65 anni di presenza sul territorio emiliano e circa 32 mila soci in totale. Ha poi evidenziato come oggi il 60% delle cooperatrici siano donne. Si è partiti, ha detto, con il settore dell’agricoltura, di ambito più maschile, per poi passare al sociale e alla solidarietà con una forte presenza di donne. Esistono oggi, su tale territorio modenese, cooperative di produzione lavoro, cultura, turismo e tanto altro. L’Associazione di Confcooperative, ha continuato la dott.ssa Nasi, ha come compito quello di ascoltare, accompagnare, appoggiare le idee e seguire le realtà che nascono, anche dopo la loro costituzione per farle maggiormente crescere. Si lavora molto sulla formazione dei cooperatori ma anche e soprattutto su quella dei giovani nelle scuole. Ha poi anche Lei fatto presente che una testa e un voto significa che nonostante una persona abbia più quote sociali il suo voto, nelle decisioni da prendere, vale sempre uno. La Cooperatrici hanno poi concluso l’intervento con il sottolineare quale sia la sfida attuale che i lametini devono cogliere: quella di guardare fuori e capire cosa si può fare sul territorio perché c’è già tutto, agricoltura, turismo e tanto altro perché il tempo è maturo in quanto c’è molto fermento; è necessario capire e pensare, a cosa si può fare e quindi realizzarlo. Numerose sono state le domande poste dall’assemblea. Crescente e costruttivo è stato il dibattito e il confronto con le due relatrici.