Si è svolta in Cattedrale la Liturgia Penitenziale di Quaresima della Pastorale Giovanile della Diocesi di Lamezia Terme, organizzata dal Responsabile Don Fabio Stanizzo e presieduta dal Vescovo S. E. Mons. Luigi Antonio Cantafora, con tanti giovani presenti e Sacerdoti. Il tema affrontato è stato tratto dal Vangelo di Luca (5,20) “Gesù disse: uomo ti sono rimessi i tuoi peccati”. Nell’introduzione alla Liturgia il Vescovo ha affermato che “noi facciamo tutti questa esperienza della non paternità che diventa il motivo della nostra tristezza, il motivo del nostro disordine, il motivo per cui non alziamo più gli occhi al Signore e allora, questa sera, il Signore ci chiama a convertirci e significa alzare gli occhi al Signore e non sotto l’ombellico… ma a Lui al Signore… E per noi questa sera è un avvenimento importante e non si esce dalla Chiesa come ognuno di noi è entrato. Se noi crediamo veramente a questa celebrazione, noi incontriamo Dio, che è nostro padre e padre anche della nostra debolezza. Questa è una buona notizia che ci attraversa il cuore… Nel cammino della vita del cristiano vi sono dei momenti bui in cui queste “cisterne screpolate”, che siamo noi, aride, che hanno consumato la vita dei fatti, queste “cisterne screpolate” si riempiono dell’acqua viva della tenerezza del padre, e diventano il luogo dove noi possiamo abbeverarci per dare senso e pienezza alla nostra vita. E il primo gesto da fare è confessarci peccatori. Peccatori significa che radicalmente noi siamo incapaci di fare il bene, perché l’uomo non è così buono come dicevano alcune teorie. Per questo noi chiediamo da subito perdono al Signore e confessiamo (confessare i peccati significa lodare Dio) perché solo Lui puoi mettere mano in questa nostra vita. Noi abbiamo fatto tutti gli sforzi e non abbiamo ottenuto nulla, per questo siamo qui stasera.
Allora mentre noi ci crediamo un pochino e non come il pubblicano tutto altezzoso che non osava alzare gli occhi al Signore, perché era talmente distrutto della sua fragilità che non osava… noi invece possiamo osare perché c’è uno che è Cristo che ha preso su di se i nostri peccati. Ai santi bastava un peccatuccio e dicevano “ho perduto la vita eterna, il paradiso..” Il peccato è dire no all’amore del Signore, per questo è importante metterci con la testa china e sentirci tutti peccatori. Recitare il confessio significa che nessuno è senza peccato. Per questo prima della S. Messa recitiamo il confessio, perché non siamo degni di ricevere il dono della gratuità, dell’amore gratuito che è l’amore di Cristo Il peccato è questa separazione dall’amore e con questi sentimenti e con questa luce nel cuore insieme lentamente decidiamo di confessarci tutti e recitiamo …confesso a Dio onnipotente…” Nell’omelia sul Vangelo di Luca (5, 17-26), il Presule ha detto: che il Cristiano deve recitare tre volte al giorno il Padre Nostro. Il Cristiano dal suo lettuccio il Signore lo ha riscattato, liberato. Ha ribadito che la Pasqua e che noi abbiamo portato il lettuccio con i nostri peccati e uno l’ha portato per tutti noi. Lui che era senza peccato “Gesù” si è steso sul lettuccio e se l’è portato… e ad ognuno ci dice: prendi il peso della tua vita cosi com’è… perche questa vita è preziosa, perché attraverso questo lettuccio tu puoi sperimentare cose paradossali… cose grandi, che tu quanto entri in questa assemblea in un modo, esci totalmente cambiato e questo gratuitamente perché Gesù è il volto dell’amore gratuito del Padre, Lui è il volto misericordioso del Padre. Dicono i padri antichi che nel volto di Cristo c’è lo splendore, c’è la luce realmente dell’amore gratuito del Padre. Un amore che si dona a ognuno senza chiedere contraccambio… come facciamo noi … ma lui ci perdona sempre… Amare uno che ha crocifisso suo figlio Gesù, il quale dalla croce ha detto: Padre perdonali perché non sanno quello che fanno, non sanno nemmeno chi sono. Ci scusa anche dalla croce, perché Lui è uno che ci ama anche se siamo malvagi e peccatori. Tutti abbiamo ricevuto questo perdono in commisurabile, un perdono inaudito, perché Dio non si stanca di perdonare. Anche stasera Gesù ci perdona…ma noi dobbiamo prendere il lettuccio e metterlo davanti alla Chiesa perche su questo lettuccio noi troviamo il perdono, la misericordia e la vita eterna. Durante le confessioni ognuno ha portato una pietra (simbolo dei nostri peccati) davanti al quadro di Dio Padre Misericordioso. Alla fine della Liturgia Penitenziale, Don Fabio ha fatto omaggio al Vescovo di un quadro con le foto dell’ultimo raduno delle GMG., mentre il coro ha intonato il canto “tanti auguri” per il compleanno del nostro Pastore… Auguri Eccellenza…