“Il vostro linguaggio sia quello del Vangelo, il vostro atteggiamento quello delle Beatitudini, la vostra via la santità”. Così il Vescovo di Lamezia Terme, Mons. Luigi Cantafora, si è rivolto ai tre diaconi Don Francesco Farina, Don Silvestro Iera e Don Antonio Pascale che ieri sera sono stati ordinati sacerdoti nel corso di una concelebrazione eucaristica, alla quale hanno partecipato i sacerdoti di tutta la Diocesi, nel giorno del decimo anniversario della consacrazione episcopale di Mons. Cantafora.Nella solennità dell’Annunciazione di Maria, due segni di grazia per la Chiesa lametina che si è arricchita di tre nuovi sacerdoti e ha ringraziato il Signore per i dieci anni di episcopato del suo Pastore, che fu ordinato vescovo il 25 marzo 2004 e fece il suo ingresso nella Diocesi di Lamezia Terme il 2 aprile 2004. “Il vescovo non è un manager o un amministratore delegato di un’azienda”, ha detto il presule nell’omelia evidenziando la “responsabilità” del Pastore di una Diocesi di “guardare gli uomini dall’altezza dello sguardo di Dio perché solo nello sguardo di Dio per l’uomo c’è futuro per ognuno di noi”. Il celibato, la purezza del cuore, annunciare nei sacramenti e nella vita quotidiana “l’amore gratuito di Cristo”: queste le esortazioni del Vescovo ai tre nuovi sacerdoti, ai quali ha ricordato che “il prete non appartiene a una casta privilegiati, né deve contaminarsi con logiche tipiche della corte, ma tutta la sua vita deve essere attraversata dal legame con il Signore e dalla missione di annunciare la misericordia di Cristo agli uomini”.
“Non siate preti manager o professionisti”, ha detto il Vescovo ai tre ordinati, “ma conservate e irradiate il buon profumo di Cristo, quel buon profumo che attira i lontani e li seduce con l’amore gratuito di Cristo per gli uomini”.
La promessa di obbedienza, le litanie dei Santi, l’imposizione delle mani, la vestizione, l’unzione crismale, la consegna del pane del vino, l’abbraccio di pace: con i riti della liturgia di ordinazione, la chiesa lametina ha accolto Don Francesco, Don Silvestro e Don Antonio, condividendo la gioia e la gratitudine del Mistero che fa sì che ancora oggi c’è chi sceglie di non tenere la vita per sé, ma di donarla, di farne un’offerta d’amore per Dio e per i fratelli
A conclusione della cerimonia – alla quale hanno preso parte i sindaci di Lamezia Terme e Gizzeria Gianni Speranza e Pietro Raso e i numerosi movimenti laicali della Diocesi- Mons. Cantafora ha ringraziato il popolo lametino, le istituzioni, e tutti coloro che in questi dieci anni di ministero episcopale hanno dimostrato al Vescovo la loro stima e la loro vicinanza e ha invitato alla preghiera perché “il mio desiderio per la nostra Chiesa possa essere sempre quello di guardare a voi con l’ampiezza del cuore di Dio”.