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Vita diocesana

La Virgili, le Suore, e la Relazione.

Paolo Emanuele · 11 anni fa

Quando abbiamo chiesto al Vescovo, padre Luigi Antonio, di poter avere lo stesso predicatore che i Sacerdoti avrebbero avuto ai ritiri di quest’anno, speravamo di formarci alla stessa fonte, e ci aspettavamo di avere temi da condividere e argomenti su cui comunicarci la fede…ma lo Spirito Santo ci ha fatto un dono che è andato ben oltre le nostre aspettative. La dottoressa Rosanna Virgili, biblista del Sant’Anselmo di Roma, ma soprattutto sposa e madre di due ragazzi adolescenti, ci ha portate lungo un percorso biblico ampio: ma ben compaginato; articolato: ma lineare nei suoi tratti essenziali: la Relazione. Dal terzo giovedì di novembre, ha incominciato a venire a Lamezia Terme con scadenza mensile, incontrando al mattino i sacerdoti nella casa di spiritualità Behtel Tabor, e al pomeriggio noi suore (e molte donne che si sono appassionate agli “incontri con la Virgili”) all’Oasi Bartolomea.

L’iniziativa, in ogni relazione, è sempre del Signore:

- Nel primo incontro, con l’esegesi della vicenda di Zaccaria ed Elisabetta, narrata dall’evangelista Luca, e di Genesi 1, Rosanna ci ha parlato della relazione tra il maschile e il femminile. Nulla avviene se non si lascia passare l’iniziativa di Dio, con chiarezza e delicatezza ci ha indicato come l’esperienza della fede passa attraverso il corpo. Che è reso muto per l’incredulità, ma anche fecondo. infatti: «La risposta di Dio è la nascita di Giovanni Battista ( dono di Dio). … E Zaccaria tornerà a parlare a casa, perché è lì che avviene il dono di Dio». E ancora: «La prima Trinità: Dio, e l’essere umano, che è sessuato. Tutti noi siamo una comunione di tre, ce l’abbiamo dentro, questa comunione, anche chi non si sposa, non è necessario sposarsi. “Ecco perché l’essere umano, secondo Genesi 1, è un luogo di comunione, perché la perfezione sta nella relazione: Dio aveva creato tutte le cose distinguendole (il mare dall’asciutto, il cielo dalla terra…), perché potessero mettersi in relazione».

- A dicembre si è parlato della relazione di paternità e maternità. Attraverso la figura di Giuseppe, sposo di Maria; e di Anna, madre di Samuele; ci ha mostrato come nella Bibbia la bellezza e la vita passano attraverso queste relazioni: «La bellezza è qualcosa di tridimensionale secondo la bibbia. è un messaggio che noi dobbiamo dare alle nostre figlie, alle ragazze. Non è solo l’apparenza, ma la bellezza ha una profondità . Se alla bellezza non si coniuga il desiderio di sedurre per la vita, la bellezza diventa un semplice espediente per poter tenere il proprio potere, … poi questa diventa una perdita di femminilità almeno secondo la mentalità biblica».

- Nel terzo incontro, con la storia di Giuseppe e i suoi fratelli e delle sorelle Lia e Rachele; Marta e Maria e delle collaboratrici di Paolo, Evodia e Sintiche; la Virgili ha dimostrato come le relazioni di fraternità e sororità non sono mai scontate, né automatiche. La pace delle relazioni passa sempre attraverso la consapevolezza che rivalità, gelosia, invidia…si superano solo accogliendo la presenza del Signore, e riconoscendo il suo passaggio in ogni vita.

- A febbraio era ormai delineato il percorso dei cinque incontri sulla relazione. La Virgili stessa ha definito il breve corso come: «all’interno di una visione della Chiesa che contiene le diversità e la corrispondenza, il simbolo di questo corso e quello di una Chiesa che si colloca in un piano orizzontale, di reciprocità…un lavoro ecclesiale che supera gli interessi personali». La Bibbia è talmente ricca, ha detto la Dottoressa, che c’è l’imbarazzo della scelta, per parlare di relazioni. La relazione non è cosa astratta, ma la viviamo a partire dalla realtà di uomini e di donne. Dunque se Dio s’è fatto carne, non dobbiamo dimenticare di cercarlo nella nostra umanità. La proposta, in questo quarto incontro è di carattere sapienziale, per considerare l’interezza della persona, che è fatta di corpo e anima. Nella cultura semitica non esiste la distinzione tra corpo e anima, e dunque bisogna recuperare comunione tra corpo e anima. Con grande sensibilità, attraverso l’esegesi di Proverbi 31, ci ha mostrato come il femminile sia assimilato alla Sapienza stessa.

- Infine, nell’incontro di Marzo, la dottoressa Virgili ci ha deliziato con la Relazione per eccellenza, quella tra l’umanità e il Creatore. Ce ne ha parlato attraverso alcuni brani del Cantico dei Cantici. Ben conosciamo in Cantico dei Cantici, ma l’originalità della dottoressa Rosanna è arrivata ad offrirci un percorso antropologico che coinvolge i cinque sensi. Percorso che ha permesso di rappresentare un’intimità con Dio che va ben oltre il ritualismo devozionale, o il senso del dovere di assolvere un precetto. Quella con Dio è una Relazione che nutre udito e vista; olfatto e gusto; e con il tatto, lieve e tenero, dona pienezza nell’esperienza del piacere. E’proprio così: chi si lascia amare da Dio e risponde con slancio all’amore non teme aridità né dolore; non rivendica e non rifiuta. Lode al Signore per il dono intenso dell’incontro con la signora Rosanna, e grazie al Vescovo per l’opportunità che ci ha donato. Quanto a noi suore con audacia rilanciamo; perché l’anno prossimo non pensiamo a ritiri in comune con i sacerdoti? Le donne e gli uomini camminano insieme, nella collaborazione alla costruzione del Regno di Dio. Questo corso intensivo ci ha dato conferma della necessità di impegnarci in buone relazioni , per servire al meglio la Chiesa di Dio: Sposo Fedele e Misericordioso, Redentore e Santo, Salvatore e Signore del cielo e della terra.