Non eravamo poi così tanti , ma certamente quelli che hanno partecipato al Convegno sull’immigrazione Lamezia Terme:città accogliente? Le sfide di una città: tra convivenza civile e futuronon si sono pentiti. La cultura dell’incontro contro quella dello scarto e della diffidenza è stata la scelta di tutti quelli che credono che solo INSIEME possiamo costruire una Lamezia nuova, più umana e vivibile. Le parole di apertura di Mons. Vescovo hanno introdotto i lavori e preparato l’animo dei partecipanti ad accogliere le belle testimonianze di accoglienza che già si vivono un po’dappertutto in questa città e Diocesi.
Con uno sguardo intelligente abbiamo preso conoscenza della vera realtà migratoria del paese e in particolare della Calabria e di Lamezia. Una realtà fatta anche di numeri che spesso sconfessano gli stereotipi diffusi nei media. E poi persone di diverse Nazioni ( rumeni , ucraini, polacchi , marocchini, rom ) hanno testimoniato i benefici dell’accoglienza ricevuta. L’incontro con il diverso , l’altro , in particolare quello che addirittura viene da lontano ,causa sempre un po’di paura e talvolta rifiutiamo l’incontro , ma secondo le parole di suor Manuela , missionaria scalabriniana direttrice dell’Ufficio diocesano Migrantes , vale la pena accettare la sfida dell’incontro, perché la salvezza viene sempre da un’altro. Siamo usciti da questo convegno con la certezza che un futuro migliore per questa città passa inevitabilmente per la convivenza e l’incontro con gli immigrati che hanno voluto costruire il loro futuro tra noi. Un grazie particolare al competente aiuto della moderatrice dott. Marina Galati e di don Giacomo Panizza che hanno permesso un ricca partecipazione e conclusione.