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Vita diocesana

Mcl per una economia a servizio dell’uomo: il lavoro come primo fattore di ripresa

Paolo Emanuele · 11 anni fa

Mcl per una economia a servizio dell’uomo: il lavoro come primo fattore di ripresa Il 22 febbraio 2014 presso il Seminario Vescovile in Lamezia Terme è stato celebrato il XII Congresso regionale del Movimento Cristiano Lavoratori in Calabria. Tema del Congresso “ Mcl per una economia a servizio dell’uomo: il lavoro come primo fattore di ripresa”. A presiedere e coordinare i lavori il Presidente nazionale del movimento dott. Carlo Costalli con la presenza del vescovo diocesano Mons.Luigi Antonio Cantafora. Al tavolo della presidenza anche i presidenti Mcl da poco eletti delle 5 province calabre. Come di consueto ad aprire i lavori è stato il Presidente uscente l’avv. Vincenzo Massara che con la sua relazione ripercorre il cammino che il movimento calabrese ha fatto in questi ultimi quattro anni. L’impegno di Mcl per il lavoro e la famiglia.

Riportare il lavoro ed in particolare la persona che lavora considerata nel suo ambito familiare e comunitario alla testa delle priorità, a rilanciare una stagione di partecipazione proprio mentre si va affievolendo l’esercizio di una personale responsabilità. “ il contesto sociale ed economico in cui siamo chiamati ad operare è in grande difficoltà, le famiglie non hanno più credito. Secondo una indagine di Unioncamere, le spese per generi alimentari e bevande, si sono complessivamente ridotti di oltre un punto percentuale. Aumentano le famiglie che si rivolgono alle mense della Caritas e al Banco alimentare. Occorre partire dal lavoro, il primo fattore di ripresa economica e sociale”. Sono queste le parole che emergono dalla relazione del presidente regionale Mcl.

Continua Massara, “Occorre più coraggio da parte di tutti, maggiore partecipazione e maggiore coinvolgimento di tutti gli attori sociali. C’è bisogno di un nuovo patto sociale che abbia come unico obiettivo la rinascita economica e sociale della Calabria.

La politica, nei cui confronti nutriamo profondo rispetto, da sola non ce la può fare, occorre, ripeto stabilire un grande patto, un’alleanza, tra tutti i soggetti attivi della società.

Evitare qualsiasi forma di autoreferenzialità; ognuno chiuso nel proprio ambito non potrà mai risolvere i problemi di questa regione; certo le scelte in ultima analisi spettano alla politica che si deve assumere la responsabilità del governo della Regione. Occorre, però, incrementare gli spazi di partecipazione, dare voce e ruolo a quanti offrono il proprio lavoro, la propria presenza all’interno di un agire quotidiano, in stretto contatto con la gente, con le loro attese e i loro bisogni.”

Il Movimento Cristiano Lavoratori è un movimento ecclesiale di testimonianza evangelica organizzata. Trae origine da quell’impegno iniziato nel lontano dicembre 1972, quando Paolo VI indicava i partecipanti all’assemblea costitutiva, come “fedeli ai loro principi morali e sociali, e fiduciosi di portare nella propria vita e nel mondo del lavoro moderno una testimonianza di fede, di solidarietà, di rivendicazioni sociali, di elevazione morale e civile”

L’avv. Massara ripercorre in breve questi 41 anni di storia del movimento, ribadendo che la vita associativa di Mcl non si discosta da questa linea. Mcl è un movimento di popolo. Anche Mons Cantafora nel suo saluto a Mcl Calabria ha ripreso il tema del lavoro e della disoccupazione, evidenziando l’importanza degli stranieri come risorsa: “la presenza dei nostri fratelli stranieri ci obbligano a ripensare e a riprogettare il lavoro, per cui è necessario impegnarsi nello sviluppo del lavoro in più dimensioni”.

Partire dalla famiglia di cui si chiede la tutela e che non riguarda certamente il sacramento del matrimonio, e quindi l’ambito religioso, che non può essere oggetto di disciplina normativa statale, invero ciò di cui si chiede l’affermazione è proprio il concetto di famiglia laicamente inteso per come previsto dall’art. 29 della nostra Costituzione come società naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna.

Ed è proprio sulla famiglia che vogliamo puntare l’attenzione. E’la famiglia uno dei soggetti su cui contare per rinnovare il nostro tessuto sociale ed una delle più rilevanti priorità a cui mettere mano con una iniziativa seria che possa portare a risultati concreti.

Solo la famiglia naturale può generare futuro!

Il vescovo ha poi citato le parole del Santo Padre, che a proposto del lavoro rimarca che “senza lavoro, non c’è dignità della persona”. All’assise congressuale sono intervenuti esponenti della politica locale e regionale della società civile e esponenti del mondo associativo e sindacale.

A chiudere è concludere il congresso il Presidente nazionale Costalli che ha ribadito due concetti chiave unità ed autonomia. “Bisogna lavorare nella prospettiva di creare alleanze all’interno dei corpi intermedi, senza chiudersi nel privato ma accettando le sfide che ci sono davanti” . La presenza Mcl è una presenza concreta su tutto il territorio e quanto facciamo è fatto con orgoglio e passione”.

Il lavori congressuali sono terminati con l’elezione per acclamazione del nuovo Consiglio Regionale del Movimento Cristiano Lavoratori della Calabria.