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Liturgia

VITA DI MARIA CRISTINA DI SAVOIA

Paolo Emanuele · 11 anni fa

MARIA CRISTINA DI SAVOIA Maria Cristina di Savoia, divenuta Regina delle due Sicilie, è stata proclamata Beata con una cerimonia solenne nella Basilica di Santa Chiara, a Napoli, concelebrata dai Cardinali Crescenzio Sepe, Angelo Amato, prefetto per la Congregazione dei Santi, e Renato Martino, Gran Priore dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio davanti a circa duemila persone. Nel pomeriggio del 2 maggio2013 Papa Francesco, ricevendo in udienza privata il Cardinale Angelo Amato,Prefetto della Congregazione per le cause dei Santi, autorizzò la promulgazione del decreto riguardante il miracolo attribuito all'intercessione della regina Maria Cristina.Sabato 25 gennaio 2014 presso la Basilica di santa Chiara in Napoli, pantheon della famiglia borbonica, dove riposa il corpo della Reginella Santa, si è tenuto il solenne rito di beatificazione . Maria Cristina era la figlia minore di Vittorio Emanuele I di Sardegna e dell'arciduchessa Maria Teresa d'Asburgo-Este. Maria Cristina era nata a Cagliari il 14 novembre 1812, dove i re di Torino si erano rifugiati a causa dell’occupazione napoleonica del Piemonte, che vedeva Torino capitale del regno. Tornata a Torino ancora giovanissima, venne educata a corte. Aveva da poco compiuto vent’anni quando andò in sposa a Ferdinando II di Borbone, divenendo così regina del Regno delle Due Sicilie. I due non erano certamente uguali di carattere: di indole scherzosa ed esuberante lui, riservata e schiva lei. Eppure il loro fu un matrimonio felice. Le nozze furono celebrate il 21 novembre 1832 nel santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta in Genova.

Re Ferdinando non fu mai insensibile al fascino ed alla bellezza della moglie. Maria Cristina era di sentimenti religiosissimi ed estremamente devota; Cristiana fervente, si trovò a vivere in una corte il cui stile di vita era molto lontano dalla sua sensibilità.

Il 16 gennaio 1836, dopo quasi quattro anni di matrimonio, Maria Cristina mise alla luce Francesco II, l’ultimo re di Napoli passato alla storia con il nomignolo di “Franceschiello” e che, per ironia della sorte, fu detronizzato proprio dai discendenti del casato dei Savoia dopo essere diventato l’ultimo Re delle due Sicilie. Francesco sarebbe stato educato nel culto di sua madre, chiamata la Regina Santa. La “reginella” non sopravvisse al parto e spirò dopo due settimane. Era il 31 gennaio del 1836. Non aveva ancora compiuto 24 anni. Le sue ultime parole, pronunciate sul letto di morte, furono anche la sua più alta professione di fede: “Credo, Domine! Credo, Domine!”. Il popolo sfilò composto e silenzioso per tre giorni nella camera ardente allestita a palazzo reale, per rivedere per l’ultima volta la “Reginella Santa”, come ormai tutti la chiamavano alle falde del Vesuvio. La salma fu tumulata nella Basilica di Santa Chiara, dove si trova tuttora. Alla sua morte re Ferdinado II avviò il processo di beatificazione della defunta regina consorte Maria Cristina. Il 10 luglio 1859 la santa Sede comunicò che la scomparsa Regina era stata proclamata venerabile, Papa Pio IX firmò il decreto di introduzione della causa di beatificazione. Decisione presa dopo che si erano verificati i primi fatti prodigiosi legati all’intercessione della defunta sovrana di Napoli.

Nel 1958 il Vaticano dispose una ricognizione del corpo della Venerabile che risultò praticamente intatto. E’stato papa Francesco, lo scorso 2 maggio, a pronunciare l’ultima parola, chiudendo il processo di beatificazione della regina,dopo il riconoscimento del miracolo di Maria Cristina (una donna di Varazze, in provincia di Genova, è stata guarita da un tumore al seno).

La mamma di “Franceschiello”, fu donna di intelligenza non comune, capace di gesti di forte altruismo e di sincera carità cristiana, arricchiti da eccezionali esperienze mistiche e di estasi. Fervente credente, Maria Cristina seppe conquistare immediatamente il cuore dei napoletani grazie a uno spirito umile e schietto. Di lei si diceva che inviava denaro e biancheria ai bisognosi, che garantiva un ricovero agli ammalati e un tetto ai diseredati, e che non lesinava sostegni economici agli istituti religiosi ed ai laboratori professionali della città, prodigandosi di togliere dalla strada gli accattoni. La nobildonna venuta dal Nord seppe come farsi ascoltare dal marito il quale arrivò a concedere la grazia a tutti i condannati a morte del Regno solo perché glielo chiedeva la consorte. Maria Cristina di Savoia,Regina e donna veramente Santa.

Giampiero Scarpino