Quest’anno il popolo della vita ha un motivo in più per festeggiare il Natale. Noi credenti potremmo dire che quest’anno il Bambino Gesù ci ha portato un nuovo dono. Si tratta del successo che ha avuto l’iniziativa dei Cittadini Europei “Uno di noi”. Questa iniziativa ha dato i natali in Europa al percorso che può portare al riconoscimento giuridico e politico di chi non ha voce: Il bambino concepito e non ancora nato.
E’dunque arrivato il momento in cui le Istituzioni Europee dovranno dare una risposta alla questione antropologica: L’uomo è sempre tale nella sua dignità, anche nelle condizioni di estrema vulnerabilità come quando si trova all’inizio della sua vita e quindi fini dal concepimento?
La risposta sarà un punto di svolta decisivo per l’intera cultura europea e quindi per la concezione su cui si basano i diritti umani, nonché il rinnovamento morale sul quale costruire le nuove strutture civili e politiche comunitarie.
Il dato da cui partire è che “Uno di noi” ha avuto un successo senza precedenti. La campagna europea di sensibilizzazione e raccolta firme, che ha coinvolto tutti i 28 Paesi dell’Unione, è andata a buon fine e ha permesso di totalizzare la cifra molto significativa di un milione894.mila 693 adesioni.
Con questo vincente risultato, (poiché bastavano solo un milione di firme in sette stati europei), possiamo dire con le parole del Comitato Italiano per Unodinoi che: “ I popoli europei chiedono alle istituzioni comunitarie di uscire dall’equivoco e di affermare senza reticenze che ogni uomo è titolare di diritti, senza distinzioni o limiti, in particolare il concepito non ancora nato.
L’iniziativa dei Cittadini Europei “Uno di Noi”, quale forma di partecipazione democratica alla gestione di interesse collettivo che è entrata in vigore il 1 aprile del 2012 ha chiesto: “Dignità e diritti umani fin dal concepimento”.
In occasione della conferenza stampa ufficiale, tenuta presso il Palazzo del Viminale a Roma, sede del Ministero dell’Interno, alla presenza dei funzionari ministeriali incaricati della ricezione e dei giornalisti, il Presidente Nazionale del Movimento per la Vita, Carlo Casini, ha affermato che nello specifico “La campagna chiede che nel bilancio europeo non si postino voci di spesa per iniziative che danneggino o distruggano l’embrione umano”.
In questo modo non sarà più possibile dare fondi per iniziative che contribuiscano a tale distruzione e che “la ricerca scientifica non venga finanziata qualora preveda l’uso dell’embrione con procedure che ne comportino la distruzione”. Inoltre le Strutture dell’Unione, terminata la fase delle verifiche, “dovranno prendere atto della volontà dei cittadini espressa attraverso questa iniziativa europea, discutendo le questioni poste”.
In Italia le 631. 024 firme rappresentano sicuramente uno straordinario risultato di cui dobbiamo sicuramente andare fieri perché a dire del Presidente: “mostra come nel nostro Paese sia forte la sensibilità per tutto ciò che riguarda la vita, l’uomo, la sua dignità, dal concepimento alla morte naturale”.
Noi Calabresi abbiamo avuto l’onore e la gioia di avere incominciato e terminato la campagna. Questo perché la campagna “Uno di Noi” è partita dalla conferenza stampa tenuta a Catanzaro presso la sede del Centro di Aiuto alla Vita e Movimento per la Vita di Catanzaro, circa un anno e mezzo fa, lanciata dallo stesso Presidente Nazionale Carlo Casini. L’evento finale invece, dal titolo non casuale: “Unodinoi-attofinale” organizzato dalla Federazione Regionale del Movimento per la Vita si è tenuta a Rossano Calabro nella Sala Rossa del palazzo San Bernardino.
Il Presidente di Federvita Calabria, Francesco Saverio Ardito, ha annunciato il superamento del traguardo di oltre 20.000 adesioni nella regione Calabria.
Questo è stato reso possibile dall’impegno e collaborazione con i parroci, le varie associazioni e movimenti del laicato cattolico che hanno raccolto le firme nelle parrocchie e nel corso di eventi.
Un ringraziamento di cuore lo dobbiamo in primis ai Vescovi della Calabria che ci hanno incoraggiato e dimostrato la loro vicinanza e sostegno nel corso di questi mesi. Ringraziamo inoltre tutti coloro i quali hanno sottoscritto la petizione e quanti in questi mesi si sono spesi in prima linea nel raggiungimento di un traguardo cosìimportante.
Festeggiamo così un nuovo Natale, una nuova nascita, sapendo che sarà necessario continuare a lavorare affinchè il cuore pulsante dell’Europa che sono i quasi due milioni di cittadini europei che hanno partecipato alla campagna, possano trovare risposta affinchè le Istituzioni volgano lo sguardo sull’uomo concepito per riconoscere finalmente la sua dignità e diritto di essere “Uno di Noi”.
Manuel Massara
Responsabile Regionale Giovani MPV
Vicepresidente MpV e Centro di Aiuto alla Vita di Catanzaro