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Vita diocesana

Inaugurata a S. Eufemia Casa Shalom, accoglienza notturna per senza dimora

Antonio Cataudo · 11 anni fa

Si chiama “Casa Shalom”. Un nome che significa “pace”, un nome che esprime il saluto di chi accoglie, di chi apre il cuore al proprio fratello. Un nome che dice tanto dello spirito della nuova casa d’accoglienza notturna per senza dimora inaugurata giovedì 7 novembre a S. Eufemia: un progetto voluto dalla Parrocchia San Giovanni Battista di S.Eufemia e realizzato grazie al lavoro silenzioso e gratuito dei volontari vincenziani e al sostegno della Charistas Diocesana, in uno stabile affidato dal Comune alla parrocchia guidata da Padre Valerio Di Trapani.

La casa, che si trova alle spalle della Posta di S. Eufemia, ospiterà 6 persone fino a un massimo di 3 mesi, con una proroga concessa settimanalmente sulla base di una valutazione della buona volontà dell'ospite di trovare una soluzione autonoma.

“Un segno importante di una Chiesa che sceglie di stare dalla parte dei poveri”. Così il direttore della Charitas Diocesana, Padre Valerio Di Trapani, che ha avuto l’idea di realizzare la struttura e ce l’ha fatta grazie alla carità operosa dei parrocchiani e dei tanti volontari, già al lavoro per offrire agli ospiti il calore della comunità cristiana, una comunità che non lascia indietro nessuno perché nei poveri è riflessa la luce del volto di Cristo.

“Pochi metri quadri dove chi non ha più un tetto dove stare può trovare condivisione, volontari disposti a prendersi a carico delle persone in difficoltà” ha detto ancora il sacerdote siciliano, da un anno a Lamezia, che nel corso della cerimonia di inaugurazione ha parlato dei dati allarmanti sulla povertà assoluta nel Meridione e nella nostra città: fino a settembre 2013 le persone prese in carico nel Centro di Ascolto e nel Centro interculturale "Insieme" della Caritas Diocesana sono state 308 e si assiste a un incremento delle famiglie italiane ed immigrate che portano con se storie legate a perdita di lavoro e difficoltà anche sul piano della sussistenza con un incremento delle famiglie italiane più consistente di quelle straniere.

"La parrocchia San Giovanni Battista ha risposto all'invito del Vescovo di fare di Lamezia un cuore pulsante di carità, per la sua particolare vocazione di essere il centro della Calabria". Così il Vescovo Mons. Luigi Cantafora che ha ricordato il lavoro instancabile delle comunità parrocchiali lametine per dare risposte ai problemi delle famiglie che si trovano in difficoltà, difficoltà aggravate dalla crisi economica e dall’impossibilità dello Stato di adottare misure adeguate a causa dei tagli allo stato sociale. Il presule ha esortato le parrocchie ad essere “fantasiose nella carità”, a mettere in atto iniziative diverse che rispondano alle singole vocazioni e ai bisogni del territorio, rispondendo “alla vocazione propria di Lamezia che è quella di essere città dell’accoglienza e della solidarietà in cui ogni sforzo dev’essere orientato alla costruzione del bene comune”.

Presenti all’inaugurazione, il Sindaco Gianni Speranza insieme alla giunta comunale, numerosi volontari della Charitas Diocesana e delle diverse realtà parrocchiali lametine.

Ad accogliere gli ospiti che nei prossimi mesi sosteranno a Casa Shalom le parole pronunciate da Gesù nel Vangelo: “Venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi e io vi darò ristoro”.

Un monito quotidiano che interpella tutti, in particolare i cristiani, a far “parlare” la fede con le opere di carità, ad aprire il cuore a quanti sono nel bisogno, a rispondere all’invito di Cristo che continua a dire ai suoi discepoli che anche il più piccolo gesto d’amore verso i piccoli “l’avete fatto a me”.