Conclusa la sesta edizione della Fiera Del Libro Calabrese L’importanza della lettura per una giusta interpretazione del mondo Si è conclusa da pochi giorni a Lamezia Terme la sesta edizione della Fiera del Libro Calabrese, catalizzando ancora una volta l’attenzione sulla produzione libraria del territorio. L’iniziativa, organizzata come ogni anno dall’Associazione Sinergie Culturali grazie alla lodevole e costante dedizione del suo presidente, don Natale Colafati, anche in questa occasione si è sviluppata attraverso un filone tematico specifico: la sesta edizione è stata così dedicata a “I volti della speranza”, ovvero a tutti quei protagonisti del mondo culturale che quotidianamente lottano per imporsi come forza propulsiva e virtuosa in un territorio difficile come la Calabria. L’argomento è quindi volutamente
trasversale, in perfetta assonanza con l’intento operativo per cui è nata l’Associazione Sinergie Culturali, proprio perché abbraccia non solamente il mondo dell’editoria in quanto tale, ma si propone di interessare sinergicamente tutti i soggetti del mondo della cultura, della formazione e dell’educazione. Non a caso ad essere coinvolte non sono state soltanto le case editrici, ma anche le istituzioni e soprattutto le scuole, che fungono, riprendendo un concetto caro a don Natale Colafati, da vere e proprie “agenzie educative”, l’unico motore di cambiamento e innovazione per un territorio che fatica, per vari motivi, ad emergere sotto tutti i punti di vista. La stretta relazione tra scuola e territorio a cui fa riferimento don Natale non si deve intendere naturalmente da un punto di vista esclusivamente lavorativo, ma proprio come formazione culturale: la lettura quindi non solo come fine nozionistico, ma come imprinting ad una giusta “lettura” del mondo, ad una corretta interpretazione di ciò che è bello e buono, così da allontanare il fascino del male. La scelta di Lamezia Terme come teatro dell’evento ha in questo senso anche un significato simbolico: la sua posizione geograficamente baricentrica, il suo essere snodo cruciale da un punto di vista economico e commerciale, rappresenta la base di partenza perfetta per iniziare un processo di sviluppo culturale sinergico che parta da una città ma che si propali anche in tutta la regione. Il tutto senza però mai perdere di vista l’importanza che un’iniziativa come la Fiera del Libro riveste anche da un punto di vista strettamente sociale e commerciale, oltre che educativo: dare spazio e visibilità alla piccola editoria locale, molto spesso adombrata ed esclusa dai grandi circuiti della distribuzione e della pubblicità nonostante la notevole qualità di alcuni lavori, e farlo soprattutto in Calabria, un contesto dove il fascino della lettura ha sempre attecchito poco, rappresentano sfide difficili ma di importanza capitale per tentare il riscatto del territorio. Una sfida che si può vincere o perdere, ma l’importante è capire tutti che il terreno di gioco è sempre quello culturale: questa è l’unica vera chiave di “lettura”.