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La parola del Vescovo

Intervento del vescovo alla 2a giornata del convegno Acli

Paolo Emanuele · 11 anni fa

Convegno Ecclesiale di Apertura Anno Pastorale 2013-2014, Relazione dr. Bottalico, Chiesa Cattedrale, 11 ottobre 2013 1. In questa seconda serata del nostro Convegno Ecclesiale ho il piacere di salutare il dottor Gianni Bottalico, Presidente Nazionale delle Acli che porterà il suo contributo sulla testimonianza dei cristiani, al tempo della crisi, nel mondo del lavoro.

In questo preciso momento storico non possiamo come cristiani tacere la grande difficoltà dei nostri giovani, ma ora anche delle donne e degli uomini, a trovare lavoro.

Per questo motivo, vogliamo come Chiesa di Lamezia Terme, unirci alle parole del Santo Padre Francesco che non ha mancato di definire la disoccupazione giovanile, insieme alla solitudine degli anziani, la più grave piaga dei nostri giorni.

Il dottor Gianni Bottalico è qui a Lamezia in occasione dei cinquant'anni della presenza delle ACLI in Diocesi.

Poco prima, nel Seminario abbiamo avuto la gioia di festeggiare i diversi presidenti che si sono susseguiti nei circoli lametini delle ACLI.

Il pensiero poi naturalmente si è rivolto a Mons. Moietta, nostro predecessore, che ha portato le ACLI qui a Lamezia.

Anche nella Messa di inizio Anno Pastorale, che tra poco celebreremo, lo ricorderemo con gratitudine al Signore che lo ha voluto Pastore di questa Chiesa.

Il tema sociale del lavoro è l'emergenza dei nostri giorni.

Purtroppo, è ancora, solo l'emergenza delle carte, dei discorsi e dei progetti. Ma per ciascuno di noi il lavoro appare come emergenza di vita. Papa Francesco in visita pastorale a Cagliari diceva:

«La mancanza di lavoro ti porta a sentirti senza dignità! Dove non c’è lavoro, manca la dignità! E questo non è un problema soltanto dell’Italia è la conseguenza di una scelta mondiale, di un sistema economico che porta a questa tragedia; un sistema economico che ha al centro un idolo, che si chiama denaro».

Purtroppo con sofferenza vediamo quante madri e quanti padri di famiglia sono privati di dignità. E anche per i nostri giovani, che da due generazioni non hanno lavoro, valgono queste parole.

Come Chiesa, invitiamo, sproniamo, svegliamo le coscienze di chi governa e cerchiamo di non far perdere la speranza e cerchiamo attraverso la rete delle scuole di dottrina sociale di far generare una nuova mentalità sull'uomo, sulla sua dignità e sul lavoro.

è stato bello vedere dieci giovani provenienti da Lamezia, dalla Calabria e dall'Africa partecipare alla Scuola Euromediterranea, dove hanno potuto presentare i loro progetti di impresa a rappresentanti del mondo dell'impresa e delle banche che li accompagneranno fino alla realizzazione dei loro progetti.

Nei loro occhi abbiamo visto speranza, mentre li vedevamo confrontarsi con esperti provenienti da tutta Italia, esponendo le loro idee progettuali.

La Chiesa di Lamezia, attraverso il suo laicato e le sue strutture è impegnata a fronteggiare questa crisi in un modo: creando relazioni, facendo uscire dall'isolamento persone, luoghi e idee che sono le prime risorse.

Il Signore benedica questi sforzi e a noi che siamo qui stasera doni quella santa inquietudine per la quale, il mondo del lavoro da noi cristiani attende una novità: la novità e il coraggio della speranza.

Per dare inizio a questa terza sessione del Convegno preghiamo come ha pregato Papa Francesco a Cagliari.

Signore Dio guardaci! Guarda questa città, Guarda le nostre famiglie.

Signore, a Te, non è mancato il lavoro, hai fatto il falegname, Eri felice.

Signore, ci manca il lavoro.

Gli idoli vogliono rubarci la dignità. I sistemi ingiusti vogliono rubarci la speranza.

Signore, non ci lasciare soli.

Aiutaci ad aiutarci fra noi; fa' che dimentichiamo un po’l’egoismo e sentiamo nel cuore il “noi”, noi popolo che vuole andare avanti.

Signore Gesù, a Te non mancò il lavoro, dacci lavoro e insegnaci a lottare per il lavoro e benedici tutti noi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.