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Cultura e Società

Noa in concerto entusiasma Lamezia: non solo musica, ma un appello alla pace e alla fratellanza

Paolo Emanuele · 11 anni fa

Una serata all’insegna dell’ottima musica, ma anche molto, molto di più. Non verrà dimenticato facilmente dai lametini l’incantevole epilogo della parte estiva di “Fatti di Musica Radio Juke Box 2013”, ovvero il concerto-evento di Noa nel suggestivo scenario dell’anfiteatro Mitoio di Lamezia Terme, nella zona termale di Caronte.

La rassegna-festival del Miglior Live d'Autore, ideata e diretta da Ruggero Pegna, ha deciso di chiudere alla grande portando sul palco la celebre cantante di origini israeliane, famosa non soltanto per la sua ecletticità musicale, ma anche per essere, a suo modo, ambasciatrice di messaggi e riflessioni importanti dal punto di vista sociale, civile e religioso. Un evento perciò che è andato ben oltre i confini del semplice concerto musicale, ma che ha attraversato trasversalmente tutta la dimensione emozionale, culturale e umanitaria dei fortunati spettatori che hanno avuto modo di parteciparvi. L’artista israeliana, insignita nel 2007 del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana, ha voluto dedicare il suo concerto a tutte le donne, in particolar modo alle donne vittime di violenza: un tema, purtroppo, sempre di stretta attualità. Il repertorio musicale è stato, come è noto per chi conosce bene la carriera di Noa, variegato: brani nella sua lingua di origine, ma anche in inglese, italiano, addirittura in napoletano, ma soprattutto musica e testi carichi di profondi significati sociali, in pratica messaggi, appelli alla fratellanza e alla solidarietà, incorniciati da delicatissime melodie, che fanno dell’artista israeliana una vera e propria “messaggera di pace”. Non a caso uno dei momenti più toccanti della serata è stato raggiunto quando Noa ha voluto dedicare un suo brano dapprima alla speranza di riconciliazione tra israeliani e palestinesi, per poi allargare l’auspicio di pace tra tutti i popoli del mondo. Numerose sono state anche le occasioni di interazione diretta con il pubblico sui più svariati argomenti, a dimostrazione dell’interconnessione, profonda quando è fatta nel modo giusto, tra arte e realtà quotidiana. Non c’è da stupirsi quindi che la serata-evento sia stata un grande successo e abbia riscontrato un gradimento perlopiù plebiscitario. Conta la notorietà e la bravura dell’artista, certo, ma conta anche il messaggio intrinseco che quello stesso artista porta con sé. In un momento di profonda crisi di valori, e soprattutto di comunicazione dei valori, l’arte è chiamata non soltanto ad un compito di intrattenimento o di astrazione dalla realtà, ma deve essere in qualche modo pedagogizzante e veicolo di messaggi positivi e solidali, che intrattenga educando ed educhi intrattenendo. E’bello quindi che a Lamezia ci si impegni per invitare personalità così rilevanti, non soltanto per la qualità delle loro performance, ma anche per la loro pregnanza da un punto di vista valoriale e culturale. Ed è ancora più positivo che i lametini accorrano numerosi ad ascoltare artisti come Noa, perché la loro adesione rappresenta l’accettazione e l’approvazione implicita di quei principi comunicati, di pari passo con la musica, dall’artista sul palco.