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Vita diocesana

Con la processione, seguita da un fiume di fedeli, conclusa la festa di S. Francesco

Antonio Cataudo · 11 anni fa

In una Lamezia ovest addobbata con le luminarie e con le bandierine e gigantografie di S. Francesco di Paola, si sono conclusi domenica 26 maggio i festeggiamenti in onore del santo Taumaturgo, preceduti da un partecipato novenario preparatorio, tenutosi alla chiesa Matrice. Un fiume di persone ha partecipato sin dall’inizio alla processione, accompagnando la statua del Santo Taumaturgo e le sacra Reliquie del Dito di S. Francesco (che si può venerare nell’omonima chiesa).

L’uscita del simulacro di S. Francesco dalla chiesa Madre (dove in mattinata nel corso della solenne Concelebrazione Eucaristica, il Primo cittadino di Lamezia ha consegnato al santo la chiave d’oro della Città) è stata salutata da una miriade di luccicanti, sferrati in alto da cannoncini di cartone a pressione, in un tripudio festoso di colori; il tutto addolcito dalle note eseguite dalla banda musicale cittadina.

Una volta sul sagrato, la statua -ai lati della quale si sono posizionati due Carabinieri in alta uniforme- è stata fatta girare e riportata all’ingresso per il triplice inchino alla chiesa Madre, che l’ha “ospitata” per tutto il novenario; quindi, rieccola di nuovo sul sagrato, imponente, maestosa mentre viene sollevata a braccia dagli statuari per la “girata”. Durante il percorso, che si è svolto nel consueto clima di preghiera, a portare la statua si sono alternati tre gruppi di statuari: quelli di S. Francesco di Paola, di Sambiase e di S. Eufemia; e una rappresentanza di statuari giunti da Scilla.

Giunti a “Cafaldo” la statua e la reliquia sono stati fatti entrare per qualche minuto nella chiesa del Carmine (il 16 luglio sarà la statua della Madonna del Carmine a ricambiare il , entrando nella chiesa di S. Francesco), prima della ripresa della processione, presieduta da questo momento dal Vescovo di Lamezia, mons. Luigi Cantafora.

Suggestivo come sempre il gesto del suono delle sirene delle auto dei Carabinieri della locale stazione al passaggio del Santo. All’arrivo della processione in P.za 5 Dicembre (ex P.za Diaz), alla presenza del Vescovo di Lamezia, il messaggio di padre Franco Russo, della Comunità di S. Francesco di Paola ai Monti in Roma, Assistente del Consiglio Generale dell’Ordine dei Minimi.

Quindi, P. Antonio Bonacci, superiore del locale convento dei Padri Minimi, ha ringraziato le autorità che hanno seguito la processione -tra cui il sindaco di Lamezia Gianni Speranza e il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro-, i confratelli e il comitato, che ogni anno si rende disponibile per la festa. Conclusioni del vescovo di Lamezia Luigi Cantafora, che ha sottolineato il ruolo primario della famiglia e dei giovani, prima di invitare a pregare “per le due famiglie” coinvolte nel dramma consumatosi a Corigliano Calabro (dove una 16enne è stata prima accoltellata e poi bruciata viva dal suo fidanzatino 17enne; una famiglia distrutta e l’altra che chiede giustizia).

Quindi, il presule ha impartito la benedizione. Chiusura pirotecnica, rientro della Reliquia del Sacro Dito e della statua del Santo nella chiesa di S. Francesco e spettacolo musicale con Mimmo Cavallaro, TaranProject e Cosimo Papandrea.