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Movimenti e Associazioni

Presentato il progetto “Sud Altrove”: giovani che si muovono per il riscatto della Calabria

Antonio Cataudo · 12 anni fa

Oltre 1 milione e 350 mila persone hanno lasciato il Sud negli ultimi 10 anni, nella sola Calabria 55.000. Un profilo sociale – quello dei nuovi migranti del Sud Italia – che nel corso degli anni è cambiato: oggi dal Mezzogiorno se ne vanno giovani laureati, la maggior parte dei quali con un alto livello di formazione, e se ne vanno non solo perché non trovano uno sbocco occupazionale immediato, ma per via di un contesto socio – culturale ancora dominato da vecchie logiche, in cui è difficile far emergere il proprio talento. Di queste storie parla il documentario “Sud Altrove” – realizzato dai giovani dell’Associazione LiberaReggioLab e

cofinanziato dall’Unione Europea – che, dopo l’ampio riscontro ottenuto nelle maggiori città italiane, è stato presentato sabato pomeriggio, a Lamezia Terme, nell’ambito di un’iniziativa organizzata dall’associazione culturale “InOper@”, con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme.

A dare il benvenuto a Denise Celentano (responsabile del progetto “Sud Altrove”) e a Letizia Cuzzola (Ass. LiberaReggioLab), la presidente dell’associazione “InOper@”, Elena Ruperto, che ha espresso la soddisfazione dell’associazione “per aver portato a Lamezia un progetto editoriale che ha il grande merito di accendere i riflettori dell’opinione pubblica sull’emorragia dal Sud delle sue risorse più giovani e competenti, con effetti drammatici per il tessuto economico e sociale regionale”.

“Libera Reggio Lab: un progetto giornalistico di denuncia e riscatto, che parte dalla città di Reggio e si estende a tutta la Calabria, per uscire dal silenzio mediatico e dare voce a una generazione di Calabresi che sceglie di alzare la testa”. Così Letizia Cuzzola, dell’associazione LiberaReggioLab che ha raccontato la storia di questo sodalizio tra giovani reggini nato nel 2010 con la nascita dell’associazione e consolidatosi nel 2012 con la fondazione della testata giornalistica “Terrearse.it”

Altro progetto realizzato da LiberaReggioLab, è ‘U Web” per dar voce a 10 start-up create da giovani under 30 sul territorio calabrese e di cui è in fase di programmazione l’edizione 2013, prova delle capacità creative e della necessità di spazi delle nuove generazioni.

Ha illustrato i contenuti di “Sud Altrove”, la responsabile del progetto, Denise Celentano, che ha messo in evidenza l’aspetto innovativo del progetto realizzato dai ragazzi reggini: “Sud Altrove è una narrazione nuova del fenomeno dell’emigrazione dal Sud che prova a uscire dalla logica del “tanto lo sappiamo come vanno le cose”, prendendoci carico di un discorso che forse per troppo tempo la nostra generazione ha delegato, ed essere noi giovani, per una volta, gli autori di un discorso su noi stessi – essere cioè soggetto, oltre che oggetto di una narrazione”

Don Fabio Stanizzo, direttore del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, ha portato la sua testimonianza di sacerdote e insegnante che vede tanti giovani della nostra città che sempre più raramente pensano di progettare qui il loro futuro. E ha parlato del progetto “Sud Altrove”, come di “un segno di speranza” che, mentre racconta una realtà negativa, sprona tutti alla responsabilità e al riscatto.

“L’emigrazione giovanile e la criminalità organizzata sono i due grandi mali della nostra Regione”, ha detto il Sindaco Gianni Speranza, osservando come “ormai non si emigra più soltanto per trovare possibilità migliori, ma sempre più i giovani calabresi emigrano per trovare al Nord altre forme di lavoro precario”.

Prende posizione, il primo cittadino, contro le forme di precarizzazione del lavoro e indica “nella ricerca, nella scuola pubblica e nell’occupazione i settori dove lo Stato deve investire per dare risposte alle nuove generazioni, indirizzando verso queste realtà le risorse che vengono dai tagli alla spesa pubblica”

Un accesso dibattito si è sviluppato al termine della proiezione del documentario al quale ha preso parte, tra gli altri, Anna Laura Orrico, dell’associazione “Io resto in Calabria”, che ha lodato “il sodalizio tra i giovani di Reggio Calabria e i giovani di Lamezia come di un esempio positivo del fatto che in questa Regione si può e si deve collaborare per cambiare le cose”.