Una proposta operativa per l'integrazione delle politiche per l'occupazione a favore dei sistemi locali in Calabria di Cosimo Cuomo Nel contesto europeo le politiche attive hanno acquisito negli ultimi anni un'importanza crescente nell’ambito delle politiche per l’occupazione, caratterizzandosi per l’assunzione di un approccio di tipo preventivo alla disoccupazione e di modalità di intervento personalizzate sulle esigenze del singolo.
Un altro aspetto centrale nella nuova fase della programmazione comunitaria è quella di far coesistere e dialogare in chiave di sviluppo locale le politiche attive per l’occupazione e quelle per la competitività dei sistemi produttivi.
Strategia
I PLL sono finalizzati ad Integrare politiche per il lavoro e l’occupazione con le politiche di sviluppo nel contesto di un ciclo delle politiche attive per il Lavoro.
In base al principio della centralità delle persona, il punto di partenza del ciclo delle politiche attive è costituito dai fabbisogni dei destinatari.
Sulla base dell’interpretazione di tali fabbisogni prende corpo la proposta di attuazione della strategia regionale per il lavoro e l’occupazione, finalizzata all’integrazione delle politiche del lavoro con quelle dello sviluppo, attraverso strumenti operativi di:
· livello regionale, finalizzati alla modernizzazione delle dinamiche relative al mercato del lavoro, così come auspicato dagli indirizzi comunitari;
· livello locale, orientati alla valorizzazione delle potenzialità di sviluppo collegate direttamente al capitale sociale e territoriale disponibile, in base al principio della sussidiarietà e della centralità dei sistemi locali.
Il modello di intervento: Piano Locale per il Lavoro e l’Occupazione ( PLL )
Al fine di rendere operativa la strategia individuata - integrazione occupazione/sviluppo e coerenza degli strumenti regionali con quelli locali – è stato messo a punto il modello operativo dei Piani Locali per il Lavoro e l’Occupazione (PLL), come strumenti in grado di attuare le politiche attive per l’occupazione in una prospettiva di sviluppo locale.
A questo proposito, sul BURC n. 50 del 14 dicembre 2012 - Parte Terza è stato pubblicato l’Avviso Pubblico (Decr. n. 17419 del 7 dicembre 2012) avente ad oggetto: Calabria FSE 2007-2013 – Asse Occupabilità – Obiettivo specifico E1. Approvazione dell’avviso pubblico per la presentazione e la selezione dei PLL – «Piani Locali per il Lavoro».
L’idea nasce dalla constatazione che gli interventi programmatici di tipo generalista, se valutati nella loro proiezione degli effetti/impatti sul territorio, non intercettano quasi mai le specifiche potenzialità di sviluppo locale e cioè i punti forza produttivi presenti sul territorio regionale.
L’Avviso Pubblico intende favorire, attraverso un processo di responsabilizzazione dei soggetti locali, l’approccio territoriale alle politiche per il lavoro, necessario e funzionale ad una costante azione di monitoraggio qualitativo, basato sull’interazione diretta con i destinatari e mirata alla misurazione dei livelli di soddisfacimento delle politiche messe in atto; sulla base di tale misurazione si rende possibile la valutazione degli impatti e la determinazione di nuove linee di indirizzo sempre più vicine ai fabbisogni sociali e ai cambiamenti richiesti dalle dinamiche del mercato del lavoro.
Gli ambiti di competenza dei PLL, dove integrare politiche per lo sviluppo e crescita occupazionale, riguardano tutte le possibili iniziative della programmazione integrata unitaria finalizzate alla promozione e al rafforzamento di processi di sviluppo locale; tra i più significativi, già in fase di costruzione in Calabria vi sono:
Strumenti per lo Sviluppo delle aree urbane strategiche di valenza regionale;
· promozione di distretti produttivi;
· Piani di Sviluppo Locale promossi da agenzie (GAL, Sistemi Turistici Locali, Filiere, ecc);
· Distretti Agroalimentari di qualità, Distretti rurali, distretti culturali, ecc;
· Poli tecnologici per l’Innovazione.
La proposta operativa
I Piani Locali per il Lavoro, sono strumenti operativi per integrare a scala di sistemi locali le politiche per il lavoro, in modo tale da intercettare le reali potenzialità di sviluppo locale, collegate alla capacità dei luoghi di fare comunità, sistema territorio-imprese-istituzioni-persone, in grado di generare efficienza, voglia di cambiamento, competitività e buona occupazione.
I PLL si attuano attraverso 2 fasi:
Fase 1. Presentazione della proposta di PLL, finalizzata alla individuazione di filiere e/o meglio micro filiere produttive, corrispondenti a concentrazioni produttive identificabili con il contesto territoriale, o i luoghi di riferimento.
In tale processo l’interlocutore consiste in un partenariato locale, il quale diventa la sede per un confronto costante tra soggetti che cercano lavoro, imprese, università, come un TELAIO sul quale costruire un percorso condiviso (definizione del Ministro Barca, durante l’incontro a Lamezia Terme il 28 maggio 2012 con il Forum del Terzo Settore della Calabria).
L’oggetto della FASE 1 consiste nella individuazione dellepotenzialità di sviluppo locale riscontrabili nella presenza di:
- filiere e/o meglio micro filiere produttive, corrispondenti a concentrazioni produttive identificabili con il contesto territoriale, o i Luoghi di riferimento (ad esempio: agroalimentare nella piana di Sibari, turismo sull’asse Pizzo/Tropea, reti di accoglienza in ambito rurale, produzioni tipiche di qualità, ecc.);
- polarità di sviluppo, tipo attrattori culturali (ad esempio: aree e parchi archeologici, parchi naturali, strutture museali, Beni culturali), centri di ricerca (ad esempio: incubatoio e spin off di impresa presso l’UNICAL, centro ricerche e analisi nella filiera agroalimentare a Lamezia Terme);
- filiera della economia sociale;
Fase 2. Pubblicazione dei bandi disciplinanti la procedura per l’attuazione delle linee operative proposte nel Piano Locale per il Lavoro.
Gli Avvisi Pubblici, di cui alla fase 2, saranno direttamente emanati dalla Regione Calabria e saranno emanati dopo l’approvazione dei PLL, sulla base delle indicazioni provenienti dai territori proponenti.
Ogni singolo PLL dovrà contenere al proprio interno le misure di incentivazione e le relative risorse finanziarie utili alla realizzazione della strategia occupazionale locale, facendo ricorso alle azioni di politica attiva disponibili.
Tra le azioni disponibili, una riveste importanza particolare in quanto rivolta ai giovani, si tratta di
un voucher affidato al Destinatario per acquisire i servizi funzionali al proprio inserimento/autoinserimento lavorativo (giovane neolaureato o in fase di start up professionale, secondo quanto definito e concordato nel PIAL-Progetto Inserimento e Avviamento al Lavoro; pertanto, tale voucher ha un valore variabile in funzione del valore dei servizi previsti, e finanzia:
- attività formative a dei giovani, attraverso un percorso articolato:specializzazione competenze; stage in strutture leader nel settore individuato; collaborazione in una delle filiere/polarità di sviluppo sopra descritte.