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Vita diocesana

La Fede come dono di salvezza e di guarigione

Paolo Emanuele · 11 anni fa

Il seminario tenutosi a Lamezia Terme. La Fede dono di salvezza e guarigione per la comunità dei credenti. Questo è stato il titolo del seminario regionale tenutosi a Lamezia Terme venerdì 19 aprile organizzato dagli Uffici liturgico e della pastorale della salute della Conferenza Episcopale Calabra. A relazionare sulla Fede come dono di salvezza e di guarigione è stato il professore don Antono Giuseppe Caiazzo, docente di S.Liturgia presso l’istituto teologico Calabro. Ad aprire i lavori Sua Eccellenza Monsignor Luigi Cantafora, Vescovo di Lamezia Terme e delegato della Conferenza Episcopale Calabra per la Pastorale della Salute e della Carità.

Di seguito le parole di Monsignor Cantafora.

Questo secondo incontro ci permette di riflettere sulla fede come dono di salvezza e di guarigione. Il tema della fede e della guarigione ha una rilevanza tutta particolare. Il legame possibile tra fede e guarigione si annida proprio nel fatto che la Parola di Dio, che noi ascoltiamo e in cui crediamo, è “potenza di Dio” che opera per la salvezza di chi crede. Ricordiamo che Gesù nel Vangelo ha tante volte attribuito la guarigione alla fede delle persone, così come non ha potuto fare guari guarigioni per mancanza di fede. Cristo ha chiesto espressamente la fede per poter guarire, ha premiato la fede con la guarigione, ha sottolineato la forza della fede anche quando è piccola, ha messo alla prova la fede, ha elogiato la grande fede, si è lamentato e ha rimproverato per la poca fede, ha pregato per la fede, ha aumentato la fede, ha aiutato e soccorso la fede.

Nel Nuovo Testamento vediamo come per Gesù, i suoi rapporti coi malati non siano qualcosa di sporadico. «Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità» (Mt 9,35; cfr. 4,23). Possiamo ben dire che le guarigioni sono segni della sua missione messianica (cfr. Lc 7,20-23). Le guarigioni annunciano la vittoria del regno di Dio su ogni sorta di male e diventano simbolo del risanamento dell'uomo tutto intero, corpo e anima. Anche la prima evangelizzazione, era accompagnata da numerose guarigioni secondo la promessa di Gesù risorto «E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: (...) imporranno le mani ai malati e questi guariranno» (Mc 16,17-18). Per questo motivo i Padri della Chiesa consideravano normale che il credente chiedesse a Dio non soltanto la salute dell'anima, ma anche quella del corpo.

A proposito dei beni della vita, della salute e dell'integrità fisica, S. Agostino scriveva: «Bisogna pregare che ci siano conservati, quando si hanno, e che ci siano elargiti, quando non si hanno». La Chiesa nella liturgia chiede al Signore la salute degli infermi attraverso un sacramento «destinato in modo speciale a confortare coloro che sono provati dalla malattia: l'Unzione degli infermi»(Catechismo della Chiesa Cattolica, n.8). Infatti nella Benedizione dell'olio, la Chiesa prega: «effondi la tua santa benedizione, perché quanti riceveranno l'unzione di quest'olio ottengano conforto, nel corpo, nell'anima e nello spirito, e siano liberi da ogni dolore, da ogni debolezza, da ogni sofferenza». Ogni sacramento come insegna San Tommaso non ha un valore solo commemorativo, ma è anche pegno e promessa del regno futuro, annuncio della risurrezione, quando «non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate» (Ap 21,4).

Il mio auspicio è che in questa sede, aiutati dalle riflessioni e dai relatori qui presenti, possiamo farci portavoce della necessità di riscoprire attraverso la catechesi e l’annuncio, la portata salvifica della fede e della valida e corretta amministrazione del sacramento degli infermi. Seguendo lo stile di Cristo, anche per la nostre Chiese, la Pastorale della salute non può essere una prassi sporadica, o “ a richiesta”, ma deve assunta come una via ordinaria di annuncio e di celebrazione del mistero di salvezza. In tal senso la riscoperta e valorizzazione delle indicazioni del magistero non può essere tralasciata. Vorrei riferirmi soprattutto alla ISTRUZIONE CIRCA LE PREGHIERE PER OTTENERE DA DIO LA GUARIGIONE, della Congregazione per la Dottrina della Fede, che offre validi spunti e importanti precisazioni su fede, guarigione e preghiera sia privata dei fedeli che pubblica della Chiesa. A voi tutti un buon inizio di lavori.