L’uomo è il titolare dei più solenni trattati internazionali, di numerose costituzioni nazionali, ed anche l'Europa proclama i diritti umani. Appare dunque importante capire chi sia l’uomo, chi sia il titolare di questi diritti umani che la società moderna proclama con grande enfasi. L'autore del salmo numero otto del vecchio testamento, guardando il cielo stellato, riflette sulla grandezza e sulla meraviglia dell'universo ed esclama: “ se guardo il cielo, opera di liquidità, che cos'è l'uomo perché tu non te ne ricordi, il figlio dell'uomo perché tu te ne prenda cura? L'hai fatto poco meno degli angeli, di glorie d'onore lo hai coronato”.
Questa sapienza del salmo, che riconosce nell’uomo la propria grandezza, trova il proprio corrispettivo in sede laica nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che proclama il riconoscimento dell’uguale dignità di ogni individuo appartenente alla famiglia umana. Dunque la dignità, sempre massima e quindi mai graduabile, è insita in ogni essere umano.
Dobbiamo quindi riconoscere la dignità umana anche quando mancano le qualità che più facilmente suscitano ammirazione: la ricchezza, la salute, l'intelligenza, la forza, la bellezza, la capacità di relazioni. Dobbiamo andar accettare l'essere umano quando attraversa le condizioni delle più estrema povertà, quando, in certo senso, è totalmente nudo. Perché è soltanto uomo e basta. Sono quei “momenti più emblematici dell’esistenza” di cui parla Giovanni Paolo II nell’enciclica Evangelium Vitae in riferimento in particolare all’inizio e alla fine della vita umana, quando l’uomo non possiede altro se non la propria altissima dignità. E’in queste condizioni che lo sguardo deve riconoscere in quell’uomo concepito e non nato o morente un “”uno di noi”, uguale in dignità e diritti ad ogni altra persona umana.
In merito allo statuto dell’embrione umano, il Comitato Nazionale di Bioetica italiano il 22 giugno 1996 pubblicò un parere affermando: "Il comitato è pervenuto unanimemente a riconoscere il dovere morale di trattare l'embrione umano sin dalla fecondazione, secondo i criteri di rispetto e tutela che si debbono adottare nei confronti degli individui umani a cui si attribuisce comunemente la caratteristica di persone”.
Il trattato di Lisbona ha previsto all'articolo 11 la possibilità di uno strumento di democrazia diretta per cui almeno 1 milione di cittadini europei appartenenti ad almeno sette Stati membri possono chiedere alle istituzioni europee un atto legislativo che essi ritengono necessario per l'attuazione dei trattati, cioè per costruire l'Europa in modo più completo. Il 1 aprile del 1912, primo giorno in cui era giuridicamente possibile proporre la richiesta, il Movimento per la Vita Italiano, insieme a tutti i Movimenti Pro Life europei, ha presentato dunque l’Iniziativa Cittadina “One of Us” (Uno di noi) affinché ogni essere umano sia riconosciuto come uno di noi fin dal concepimento, per quanto di competenza diretta dall'Unione Europea.
In particolare si chiede all’Unione Europea di porre fine al finanziamento di attività che presuppongono la distruzione di embrioni umani nei settori della ricerca, di programmi di promozione dell'aborto come strumento di controllo demografico e nelle pratiche di sanità pubblica che presuppongono la violazione del diritto alla vita.
L’iniziativa ha ricevuto l’incoraggiamento del Papa emerito Benedetto XVI, nel corso del Regina Caeli del 20 Maggio e dello scorso 3 Febbraio, durante il quale ha nuovamente affermato: “Auguro successo all’iniziativa denominata "Uno di noi", affinché l’Europa sia sempre luogo dove ogni essere umano sia tutelato nella sua dignità”.
Nel corso della sua prolusione del 29 Gennaio scorso inoltre il Card. Bagnasco ha espresso il sostegno e l’incoraggiamento della Chiesa Italiana all’iniziativa.
Un manifesto di adesione ed un appello agli italiani perché sottoscrivano l’iniziativa è stato poi firmato da: Acli; Associazione medici cattolici; associazione Papa Giovanni XXIII; Azione cattolica; Cammino neocatecumenale; Azione per Famiglie nuove; Comunione e liberazione; Comunità S.Egidio; Focolari; Forum associazioni familiari; Forum associazioni socio-sanitarie; Mcl; Movimento per la vita; Reti in Opera; Scienza&Vita; Rinnovamento nello Spirito; Unione giuristi cattolici
Per saperne di più e sottoscrivere l’iniziativa si può consultare il sito www.oneofus.eu.
Manuel Massara
Vicepresidente MPV e CAV Catanzaro
Responsabile Regionale Giovani FederVita Calabria