Una Chiesa che è un costo per lo Stato italiano? Per nulla, anzi è tutto un guadagno per lo Stato. E' con dati concreti che il giornalista Giuseppe Rusconi con “L'impegno. Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno” (edito da Rubbettino) dimostra, cifre alla mano, come il mondo cattolico, di solito con molta discrezione e senza autoreferenzialità, agisca con amore nell'accompagnare l'uomo, centro del suo interesse, nelle sue fragilità. Nelle sue pagine Rusconi descrive la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno. Molti gli esempi riportati nel volume e tante cifre che, con linguaggio oggettivo, mettono in risalto i fatti concreti che il mondo cattolico riesce a realizzare. Quell'8 per mille che è stato sin dalla sua introduzione l’obiettivo privilegiato di molta pubblicistica laicista non è per nulla un sovvenzionamento ingiustificato e ingiustificabile da parte di uno Stato laico nei confronti della Chiesa, come invece in tanti cercano di dimostrare.
Secondo le ultime statistiche disponibili la Chiesa riceve dai contribuenti italiani poco più di un miliardo di euro all’anno. A questo sono da sommare le sovvenzioni ricevuto a vario titolo da enti locali ecc.
Nessuno si era finora avventurato coraggiosamente, e con efficacia, a quantificare quanto pesa l’intervento della Chiesa a favore della società italiana. Rusconi, già direttore del mensile “Il Consulente Re” e attuale curatore della rubrica “Rossoporpora” del mensile Tempi, è riuscito a quantificare con precisione il peso economico di tutte le attività sociali della Chiesa italiana.
Dall’inchiesta emerge comunque che la Chiesa rende allo Stato italiano almeno 11 miliardi di euro l’anno:
Le parrocchie aiutano in ambito sociale per almeno 260 milioni di euro annui.
Le mense per i poveri erogano sei milioni di pasti annui valorizzabili in 27 milioni di euro.
Il Banco alimentare apporta benefici per 650 milioni recuperando 60.000 tonnellate di “eccedenze edibili” oltre alle 9.600 (dato 2012) raccolte nella giornata della Colletta alimentare.
Le iniziative diocesane di microcredito contro le nuove povertà erogano 50 milioni di euro annui
Una delle voci di solito più criticate, quella delle scuole paritarie cattoliche, genera un risparmio per lo Stato di circa 4,5 miliardi di euro l’anno.
La formazione professionale cattolica produce un risparmio per lo Stato di circa 370 milioni di euro
La Sanità cattolica fa risparmia re allo stato circa 1,2 miliardi annui: le prestazioni della sanità cattolica costano infatti allo Stato circa il 40% di quanto costerebbero se erogate da strutture pubbliche.
Altri 800 milioni di euro di risparmio annuo per lo Stato deriva dalle comunità per i tossicodipendenti.
La Chiesa dà circa 1,2 milioni di euro l’anno alla Consulta anti-usura e alle Fondazioni regionali ad essa collegate.
Si può stimare in 2,8 miliardi di euro l’anno l’apporto annuo del volontariato cattolico.
E in circa 2 milioni di euro l’anno quello per i Migranti.
Beni culturali ecclesiastici? Apporto Chiesa circa 130 milioni di euro l’anno.
Prestito della speranza: 30 milioni di euro una tantum
Post-terremoto L’Aquila: 35 milioni di euro in 3 anni
Post-terremoto Emilia: 13 milioni in otto mesi
Progetto Policoro: un milione di euro
La Chiesa svolge anche una funzione importante nel monitorare, capire e anticipare, anche se spesso inascoltata, le emergenze sociali. La grave crisi economica in cui siamo immersi è stata preannunciata dalle “antenne” della Caritas ben prima che dalle previsioni degli economisti.
Le cifre insomma, senza che Rusconi utilizzi spunti polemici, documentano un rapporto tra costi e benefici per la comunità nazionale, un rapporto con un saldo positivo di almeno undici miliardi di euro annui (con stime molto prudenti) a vantaggio di altri soggetti istituzionali.