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Vita diocesana

Il Vescovo visita gli ammalati

Armido Cario · 12 anni fa

di Maria Scaramuzzino - su gazzetta del sud - 13 feb 2013 Strette di mano informali e parole molto cordiali per dei brevi ma intensi dialoghi con chi è costretto a stare in un letto d’ospedale, colpito dalla malattia e dalla sofferenza. Ieri pomeriggio, a visitare i degenti di alcuni reparti dell’ospedale “Giovanni Paolo II” è stato il vescovo diocesano Luigi Cantafora che si è intrattenuto con i pazienti del nosocomio per un paio d’ore. Un incontro diretto e molto sentito per portare una parola di conforto e di speranza a chi deve lottare quotidianamente per salvaguardare la propria salute. Ad accompagnare il presule il dirigente sanitario dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Panella e padre Vincenzo De Cicco, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute.

Dopo l’incontro con gli ammalati, il pastore della Chiesa lametina ha presieduto la celebrazione eucaristica nella cappella dell’ospedale alla presenza di infermi, operatori sanitari e religiosi. “Il malato deve essere al centro della nostra attenzione – ha detto Cantafora nella sua omelia – Chi soffre non è inutile ma è immagine stessa del Cristo sofferente. La comunità cristiana deve tendere la mano a chi è provato nel corpo e nello spirito”.

La visita in ospedale del presule è stata organizzata in concomitanza con la XXI Giornata mondiale del malato che, quest’anno, ha avuto come motto la frase “Va' e anche tu fa' lo stesso”, tratta dalla parabola evangelica del Buon samaritano. Proprio rifacendosi alla figura del Samaritano, il vescovo ha rimarcato: “ L’intima comunione con Cristo aiuta a guarire, la fede è un sostegno per la nostra fragilità, essa cambia e salva la vita”. Nell’intervento di Cantafora non poteva mancare l’invito a pregare per Papa Benedetto XVI “verso cui abbiamo un grande debito di riconoscenza e gratitudine. Non dobbiamo dimenticare – ha esortato il presule - che il pontefice ha mostrato una grande predilezione per Lamezia, ha voluto essere con noi. La sua visita nella nostra diocesi è stata un dono immenso e tale rimarrà nella storia”.

A conclusione della messa, Panella ha ringraziato Cantafora per le sue frequenti visite in ospedale. “Grazie per la sua costante e amorevole presenza fra i malati e gli operatori di questa struttura – ha detto il dirigente – Nel giro che abbiamo fatto per i reparti è stato evidente il suo approccio semplice e vero con i nostri pazienti”. Panella, sempre rivolgendosi a Cantafora, ha poi tenuto a sottolineare: “Sono sicuro che chi ha avuto modo di incontrarla in questa occasione, che tutte le persone sofferenti che hanno ricevuto una sua parola di consolazione ora sono certamente più sollevate. Tutto ciò è motivo di insegnamento per tutti noi operatori sanitari che possiamo lavorare meglio se, sempre di più, ci sforziamo di ascoltare e aiutare chi si affida alle nostre cure”. Per la Giornata mondiale del malato, lunedì pomeriggio in cattedrale, il vescovo ha celebrato messa alla presenza di tanti fedeli e di numerosi malati accompagnati dagli operatori Unitalsi: tutti insieme per onorare la ricorrenza liturgica della Madonna di Lourdes, la grande madre dei sofferenti.