Cos’è l’Agenzia di Mediazione Culturale e cosa offre L’Agenzia di Mediazione Culturale è un servizio promosso dalla Caritas diocesana di Lamezia Terme con lo scopo di favorire l’incontro, il dialogo e la collaborazione tra persone, famiglie e popolazioni con vissuti e culture differenti. Attiva da circa sei anni, l’Agenzia pone l’attenzione al bisogno di ascolto, sostegno e accompagnamento di persone straniere e anche italiane appartenenti a minoranze etniche.
Nella gestione dell’Agenzia di Mediazione Culturale, oltre al Responsabile Caritas, sono impegnati a svolgere il servizio: una mediatrice culturale, un collaboratore esterno operatore delle Acli, quattro giovani in Servizio Civile Volontario seguiti da un Operatore Locale di Progetto; due suore Scalabriniane. Si sottolinea che il lavoro dei giovani in servizio civile volontario impegnati in Agenzia risulta prezioso. Il Servizio Civile, della durata di un anno, diventa una risorsa per l’Agenzia e un’esperienza umana e formativa per i giovani stessi.
L’Agenzia svolge interventi e servizi per varie esigenze, quali:
• Un supporto per la ricerca della casa;
• Sostegno sul disbrigo delle pratiche legali e amministrative (relative al rinnovo del permesso di soggiorno, della carta di soggiorno, ricongiungimento famigliare, etc.);
• Informazioni sui servizi sanitari e sulle prestazioni sociali offerte sul territorio;
• Informazione e orientamento sul mondo del lavoro, sulla normativa e sulle opportunità occupazionali.
L’Agenzia, inoltre, promuove, nei limiti delle proprie possibilità, azioni volte a migliorare l’inclusione sociale dei cittadini stranieri e rom attraverso corsi di alfabetizzazione e sostegno scolastico; nello stesso tempo, cercando di soddisfare le richieste e i bisogni emersi dall’ascolto degli utenti, favorisce l’offerta di vestiario e beni donati gratuitamente da privati, e servizio doccia.
Rapporti col territorio
L’Agenzia di mediazione culturale, al fine di garantire un servizio efficace per tutti i bisogni richiesti, svolge un costante lavoro in rete coi diversi enti e servizi distribuiti sul territorio.
Il lavoro in rete, per quanto utile, risulta essere, in alcuni casi, molto complesso in quanto ci troviamo a far fronte, oltre che a carenze strutturali, anche ad alcune difficoltà di comunicazione - tra operatori e servizi locali - che emergono in alcuni interventi o casi specifici.
Per sopperire a mancanze logistiche, l’Agenzia si avvale della collaborazione di alcune strutture di volontariato che, come ad esempio “Missione Belèm”, mettono gratuitamente a disposizione i propri locali offrendo, in situazioni estreme, ospitalità e riparo per la notte. A questo proposito, a Lamezia Terme emerge la mancanza di disponibilità di strutture di pronto intervento, con alcuni posti letto, docce, servizi igienici, a gestione pubblica o privata o dalla Caritas stessa, affinché la città si metta in grado di poter aiutare coloro che si trovano temporaneamente in uno stato di necessità e bisogno urgente.
L’assenza di adeguate strutture di accoglienza per persone straniere, in transito o in cerca di sistemazione, è un dato oggettivo di cui nel corso del nostro lavoro abbiamo riscontrato l’assoluta necessità. Appare come un limite di civiltà che un comprensorio grande come quello lametino, che comprende diversi comuni, non possa offrire, come svariate volte è capitato, almeno uno stabile in grado di accogliere persone o famiglie che vivono temporaneamente in uno stato di degrado e abbandono. Finora, la Caritas diocesana, l’Agenzia di mediazione culturale e l’ufficio Migrantes, coi rispettivi limiti e risorse, intervengono coi purtroppo esigui aiuti economici per utenti che, spesso sono in uno stato di totale indigenza, non potendo neanche pagarsi le medicine.
Nel complesso abbiamo riscontrato che il lavoro in rete e la collaborazione migliorano il servizio offerto dall’Agenzia, e producono effetti positivi anche sugli utenti. Un caso specifico dove si è evidenziato l’effetto positivo della collaborazione è quello di una bambina marocchina. Questa, arrivata in Italia nel mese di giugno, dopo aver seguito in Agenzia un corso di alfabetizzazione è riuscita a inserirsi positivamente nel circuito scolastico, avendo trovato anche la disponibilità degli insegnanti dell’Istituto “Don Lorenzo Milani”.
Chi si rivolge all’Agenzia di mediazione culturale
Dall’inizio del 2012 si rivolgono all’Agenzia in media dalle dieci alle quindici persone al giorno. Di queste, quelle che sono registrate sul programma Ospoweb sono 397, ma questo dato si discosta dal numero reale di tutti coloro i quali si rivolgono a noi e che a volte non è possibile inserire nel database. Molto spesso, infatti, ci troviamo di fronte alla reticenza di utenti che, per paura o per motivi personali, si rifiutano di lasciare i propri dati sensibili; altre volte gli utenti usufruiscono dei servizi offerti solo telefonicamente, quindi, il reperimento completo dei dati risulta molto difficile.
La maggioranza delle persone che si rivolgono al servizio è costituito da donne (256 circa il 67,82%), con un’età media di circa 40 anni.
Le nazioni più rappresentate sono Marocco (circa 139, circa 35,34%), Ucraina (circa 66, pari al 16,95%), e Romania (circa 61, pari al 14,08%). Ultimamente riscontriamo un lento incremento della popolazione indiana e bangladese, ma tanti sono anche gli utenti Italiani (circa 46, pari al 9,48%). Questi dati rispecchiano sia la situazione degli utenti inseriti in Ospoweb, sia di quelli non inseriti. Inoltre tra le persone non inserite in Ospoweb si devono tenere in considerazione tutti quegli Italiani che ci contattano non solo per un bisogno di povertà, ma anche per avere informazioni sui servizi di Patronato o su altre questioni. Nello specifico, ad esempio, si sono rivolti a noi più datori di lavoro che, intenzionati a regolarizzare lavoratori stranieri, hanno avuto bisogno di aiuto sia per avere maggiori informazioni sul Decreto specifico dell’ultima Sanatoria, sia per compilare i moduli necessari per la domanda di emersione e regolarizzazione.
Varie volte, inoltre, si rivolgono alla nostra struttura anche cittadini Italiani in cerca di lavoro, o semplicemente per usufruire di indicazioni o semplicemente per poter utilizzare docce e servizi igienici. Tra questi italiani che si avvalgono delle opportunità offerte dall’Agenzia è da segnalare la presenza dei cittadini Rom. Questi, appartenenti a una minoranza etnica presente sul territorio lametino, si affidano all’Agenzia anche per richiedere vestiario o altri beni primari offerti, gratuitamente, da privati.
L’attuale crisi economica in cui versa il Paese spinge, frequentemente, gli italiani che hanno già richiesto aiuto al Centro di Ascolto della Caritas Diocesana a venire in Agenzia, sperando in qualche ulteriore sostegno che permetta di migliorare la propria situazione.
Il carattere multiculturale dell’Agenzia si riscontra anche nella molteplicità delle confessioni religiose. La stima di queste è strettamente correlata ai Paesi di provenienza. Se tra i cittadini europei prevale la presenza di Cristiani Cattolici e Ortodossi, nei Paesi di Africa e Asia quella di Musulmani e, anche se in minoranza, quella degli Induisti.
Fin dall’inizio della nostra attività è emerso che il maggior numero degli utenti che richiedeva il nostro aiuto era rappresentato da persone che, già negli anni passati, ne avevano usufruito. Il loro frequente afflusso ha permesso la creazione di una rete alimentata dal passaparola e dalla fiducia instauratasi. Grazie a ciò ogni giorno, accanto agli “abitué”, si rivolgono al Centro nuovi utenti che, facendo affidamento sulle parole dei loro connazionali e spinti dalla gratuità del servizio, si rivolgono all’Agenzia di Mediazione Culturale della Caritas. Abbiamo percepito che il lavoro offerto gratuitamente dall’Agenzia evita anche che degli immigrati cadano vittime di truffe o raggiri fatti da “consulenti” o “intermediari” disonesti.
Bisogni e interventi
Fra i servizi offerti dall’Agenzia rientrano quelli di natura burocratica quali: ricongiungimento familiare, richiesta e rinnovo Permesso e Carta di soggiorno, Iscrizione al test di Italiano, etc. Nell’anno 2012, le pratiche burocratiche sono state 146, delle quali 91 svolte attraverso linea diretta on line messo a disposizione delle Acli, e 55 redatte su supporto cartaceo (il kit Richiesta di rilascio/rinnovo del permesso/carta di soggiorno per cittadini stranieri) prescritto dal Ministero dell’Interno. Inoltre, sono state messe a punto le carte per un ricongiungimento familiare.
I bisogni rilevati tra la maggior parte delle persone che si sono rivolte (e continuano a rivolgersi) in Agenzia riguardano per lo più la ricerca del lavoro. Questo si concretizza, per le donne prevalentemente nel lavoro domestico o come “badante” per anziani o persone comunque non autonome o non autosufficienti, mentre, per gli uomini, come operaio o bracciante agricolo.
Nel 2012, su 141 persone che hanno cercato lavoro tramite il Centro, ben 116 sono donne e solo 25 sono uomini. Tuttavia, a causa della grave crisi economica, l’incontro tra domanda e offerta risulta essere impari a sfavore della prima. Infatti siamo venuti a conoscenza di sole 25 offerte di lavoro e tutte per “badante”. Purtroppo, però, gli incontri che siamo riusciti a orientare sono stati soltanto 29 e di questi solo 6 sono andati a buon fine.
L’esiguità degli incontri dipende molto dalle diverse esigenze fra domanda e offerta. La domanda si concretizza nel lavoro come “badante” a orario continuato, per 24 ore, ma la maggior parte delle nostre utenti non è disponibile a lasciare definitivamente la famiglia per trasferirsi a vivere fuori casa. Anche in questo caso la nazionalità influisce in modi diversificati. Mentre, infatti, le donne marocchine sono restie, essendosi la maggior parte di loro trasferite in Italia con l’intera famiglia, le donne dell’Est Europa, gran parte delle quali vive sola, presenta maggiore disponibilità al lavoro notturno fuori casa. I 6 casi conclusi positivamente, infatti, riguardano tutte Ucraine e Rumene. Quest’ultime sono, inoltre, agevolate dal fatto che, essendo Comunitarie, non hanno impedimenti burocratici legati al rinnovo del Permesso di soggiorno.
Oltre alle domande ricevute da privati, anche in questo caso da molti “abituè”, si cerca di combinare l’incontro domanda-offerta anche con l’ausilio di internet e del Centro per l’Impiego. Purtroppo questi casi hanno non trovano quasi mai riscontro.
A tal proposito il Centro per l’Impiego ha gratuitamente offerto il proprio aiuto per l’iscrizione di 27 utenti al test di Italiano necessario per ottenere la Carta di soggiorno per stranieri.
Altri bisogni fortemente riscontrati nei servizi dell’Agenzia di mediazione Culturale sono rappresentati da quelli primari, urgenti e legati alla sopravvivenza.
Circa 47 utenti, appartenenti a diverse nazionalità, si sono rivolti a noi per la ricerca del vestiario.
Italiani/Rom Marocchini Senegalesi Indiani Bulgari Romeni
9 23 4 4 1 3
Accanto alla ricerca del vestiario, è da segnalare la richiesta di un sostegno alimentare. Circa una decina di persone sono state indirizzate e in alcuni casi accompagnate presso parrocchie della Diocesi per usufruire della distribuzione di prodotti alimentari per gli indigenti gestita dalla Caritas, dal Banco alimentare, e dall’Emporio della solidarietà gestito dal MASCI Lamezia 2 con aiuti anche comunali. Altre, invece, sono state indirizzate a fruire dei pasti presso la mensa della Caritas.
Direttamente collegati al problema della povertà, sono gli interventi effettuati con l’ausilio dei Sevizi Sociali del Comune di Lamezia Terme sia per richiedere un sostegno economico, sia per segnalare rifugiati e richiedenti asilo che necessitano del servizio SPRAR.
Anche la ricerca della casa rientra tra i bisogni maggiormente espressi. Vista la difficoltà linguistica di molti immigrati, l’Agenzia di Mediazione Culturale cerca di metterli in contatto con Agenzie immobiliari o affittuari. A questo proposito abbiamo riscontrato difficoltà legate sia alla modesta disponibilità economica dei potenziali inquilini, sia e soprattutto alla diffidenza di molte persone ad affittare case a cittadini stranieri.
Uno dei servizi maggiormente utilizzati dagli utenti del Centro, è quello del corso di alfabetizzazione e del doposcuola. A questi si rivolgono utenti di qualsiasi età, nazionalità e sesso che, per favorire la propria integrazione, cercano in questo servizio anche un modo per socializzare.
CORSO DI ITALIANO
Indiani
Ucraini
Marocchini
Rumeni
Brasiliani
Turchi
4
5
10
1
1
1
DOPOSCUOLA
Indiani
Ucraini
Marocchini
Rumeni
Turchi
Bulgari
1
1
4
1
4
1
Assistenza e accompagnamento vengono offerti anche in ambito sociale. Anche per questioni di natura burocratica, legate all’ambito dell’immigrazione, molti utenti si rivolgono all’Agenzia per avere un orientamento legale o per essere accompagnati agli uffici competenti. Inoltre, grazie anche alla collaborazione del Patronato Acli e di alcuni commercialisti e avvocati, possiamo dare un supporto anche e soprattutto nella compilazione di Carte e Permessi di soggiorno, nel disbrigo di pratiche burocratiche e legali e in materia di previdenza.
Il servizio di orientamento e accompagnamento è molto richiesto anche in ambito sanitario. Una decina di persone sono state seguite e alcune di esse continuano a esserlo, per questioni di salute e prevenzione sanitaria. Molte volte ci capita di metterci in contatto o di accompagnare direttamente le persone presso medici di base o pediatri. è soprattutto in questo ambito che il rapporto di fiducia che si instaura tra i volontari dell’Agenzia e gli utenti si rafforza, risultando essere molto utile per la buona riuscita degli interventi.
Sempre in ambito sanitario si effettuano regolarmente incontri di sensibilizzazione rivolti alle donne straniere per far conoscere loro i servizi di cura e prevenzione e riabilitazione offerti dal territorio lametino. Questi incontri, organizzati con l’ausilio e la collaborazione del Consultorio familiare pubblico, si stanno rivelando molto utili, anche per la costruzione della fiducia. Infatti, abbiamo riscontrato come le donne marocchine, a differenza di quelle dell’Est Europa, siano piuttosto restie a rivolgersi a strutture sanitarie, sia per diffidenza che per motivazioni culturali.
Non è da trascurare l’attività di informazione e orientamento effettuata dall’Agenzia in occasione della recente Sanatoria per la regolarizzazione. A causa soprattutto delle scarse notizie in merito, molti, tra lavoratori e datori di lavoro, si sono rivolti a noi per avere chiarimenti e risolvere dubbi. Anche in questo caso il lavoro in rete con Patronato e Sportello Unico per l’immigrazione, ha permesso di offrire un servizio efficiente ed efficace.
In conclusione, la riconoscenza dimostrata dagli utenti, la frequenza con cui si rivolgono all’Agenzia e il passaparola grazie al quale vengono ogni giorno nuove persone, sono la prova di quanto il lavoro dell’Agenzia sia utile e necessario. Ma sono anche uno stimolo che, pur tra difficoltà e diffidenze, spingono a continuare a offrire un servizio gratuito, difficile, se non impossibile da trovare sul territorio.