La Curia Vescovile di Lamezia Terme, in seguito ad alcuni articoli, pubblicati sulla stampa locale in merito all'abbandono del sacerdozio da parte del Reverendo Giuseppe Falvo, essendo venuta a conoscenza di infondati articoli, nei quali si prospettava un matrimonio del suddetto sacerdote, sente il bisogno per amore della verità di dover smentire quanto riportato da alcune testate giornalistiche.
Ribadendo il rispetto, unito al profondo dispiacere e dolore della Chiesa, per la persona e la scelta del Reverendo Giuseppe Falvo, sacerdote del clero di questa Diocesi, si precisa che il suddetto sacerdote ha fatto richiesta con lettera personale a Sua Eccellenza Monsignor Luigi Cantafora, di essere dimesso dallo stato clericale e dagli obblighi del sacerdozio. Secondo i canoni del Diritto Canonico, il Reverendo Falvo, si trova ad essere sospeso a divinis, mentre si precisa che la dimissione dallo stato clericale e dagli obblighi del sacerdozio e la conseguente dispensa per il matrimonio, può essere concessa solo dalla Santa Sede Apostolica. Il Reverendo Falvo, trovandosi in questa situazione canonica, non può contrarre matrimonio religioso secondo il rito della Chiesa Cattolica.
Pertanto è da ritenere falsa, infondata, non esatta la notizia che allude ad un presunto matrimonio religioso del Reverendo.
Questa Curia, si fa portavoce di un’esigenza di verità e chiarezza nella diffusione delle informazioni, al fine di garantire il rispetto per la persona coinvolta e il diritto dei cittadini ad un’informazione corretta e onesta.