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Vita diocesana

Momenti di emozione nella chiesa Cattedrale per l’ordinazione di 3 diaconi. L’“Eccomi” di Francesco Bellomo, Domenico Coffani e Antonio Pascale. Ministero degli accoliti a: Francesco Farina, Silvestro Iera e Giovanni Rocca

Armido Cario · 12 anni fa

“Si è diaconi per il servizio. E servire è consegnare tutta la vostra vita per Dio e per gli uomini. Il diacono è un uomo consegnato per il Signore, chiamato ad ascoltare la voce della Verità, che è Cristo stesso. E da oggi voi rispondete alla chiamata del Signore”. Così all’omelia il vescovo della diocesi lametina, mons. Luigi Antonio Cantafora, durante la Concelebrazione Eucaristica di sabato sera nella chiesa Cattedrale, animata dal coro diretto dal M° Attilio Lorenti (con all’organo Maria Giovanna Stella), nel corso della quale il presule ha conferito il Sacro Ordine del Diaconato agli accoliti: Francesco Bellomo e Antonio Pascale, della Parrocchia “San Giovanni Battista” in Gizzeria; Domenico Coffani, della Parrocchia B.V.M. Addolorata (Pietà) in Lamezia.

Alla funzione hanno assistito il sindaco di Gizzeria Pietro Raso, il suo vice Francesco Argento; l’on Mario Magno e l’assessore del Comune di Lamezia, Anna Maione.

“Ogni volta che siamo riuniti in questa Cattedrale per le Ordinazioni –ancora il vescovo-, ci troviamo di fronte ad una Epifania, manifestazione della misericordia di Dio”.

Dopo l’“Eccomi” e il “Sì, lo voglio” da parte degli eletti al diaconato, il momento emozionante si è avuto con la prostrazione di Francesco, Domenico e Antonio, mentre l’assemblea veniva invitata alla preghiera con le “Litanie dei Santi”. Quindi, l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione del vescovo hanno preceduto il momento dei riti esplicativi: l’imposizione della stola diaconale e della dalmatica; la consegna del libro dei Vangeli; l’abbraccio di Bellomo, Coffani e Pascale col vescovo, con gli altri diaconi e poi coi rispettivi genitori.

“Il diacono -ha aggiunto il Pastore della Chiesa di Dio che è in Lamezia- è un arreso alla volontà di Dio”, rimarcando che “nessuno può consegnare la vita se non ha imparato a fidarsi”. E ancora sempre rivolto a Bellomo, Coffani e Pascale: “la parola di Dio che proclamerete chiede ad ognuno di voi di essere senza macchia dinanzi a Dio”. Quindi, mons. Cantafora ha ringraziato i padri spirituali e quanti hanno curato la formazione di Francesco, Domenico e Antonio, prima diocesana e poi nel Seminario regionale “S. Pio X” di Catanzaro, raccomandando loro di coltivare “sempre la comunione col Vescovo”.

Nel corso della stessa funzione hanno ricevuto il ministero degli accoliti: Francesco Farina, della parrocchia San Giovanni Calabria in Lamezia; Silvestro Iera, della parrocchia San Giovanni Battista in Gizzeria; e Giovanni Rocca, della parrocchia Cattedrale SS. Pietro e Paolo in Lamezia. A loro il vescovo ha detto: “il servizio dell’altare vi aiuti a servire Dio nella presenza dei fratelli”.

E prima della benedizione finale, mons. Cantafora ha ringraziato i genitori e i parenti degli ordinati, con una raccomandazione: “quando entra un presbitero nelle propria casa, le sue mura sono cautelate come un tempio, perché in questo tempio che è la casa, c’è la grazia di Dio, lo Spirito Santo”.