Suore del Bambin Gesù di Lamezia Terme in festa per la ricorrenza della Memoria liturgica del Beato Nicola Barrè (beatificato il 7 marzo 1999 a Roma dal Papa Giovanni Paolo II, ora Santo), religioso minimo, fondatore, proprio, delle suore del Bambin Gesù, la cui missione oggi continua nei cinque continenti. Figlio spirituale di san Francesco di Paola, Nicola Barrè entra nell’Ordine dei minimi del santo paolano nel 1640, a soli 19 anni, dopo aver terminato le scuole dai Gesuiti della sua città; a 23 anni è professore di Filosofia e, una volta ordinato sacerdote, insegna Teologia. Nato ad Amiens (Francia) il 21 ottobre 1621 e muore a Parigi il 31 maggio 1686. La sua festa liturgica, secondo quanto stabilito dal decreto di beatificazione, si celebra il giorno della nascita, poiché il 31 maggio, giorno del suo transito al Cielo, coincide con la festa della visitazione della Beata Vergine Maria ad Elisabetta. Alla Concelebrazione Eucaristica, officiata nel santuario di Paola e presieduta dal corettore provinciale dell’ordine dei Minimi, padre Gregorio Colatorti, ed inserita nella giornata del Giubileo delle religiose, Minime e del Barré, programmata nell’Anno Santo della Misericordia e nel contesto dei 600 anni dalla nascita di San Francesco di Paola, hanno presenziato e dato il loro apporto suor Gabriella Assolari, suor Caterina Dolce e suor Marina Mugerli, le tre suore che attualmente coadiuvano i padri Minimi di Lamezia Terme nei diversi settori delle parrocchie San Francesco e San Pancrazio e nelle frazioni confinanti; con loro anche le suore minime del Santuario (quelle del secondo ordine, fondato da San Francesco di Paola) e altre due suore del Barrè, di stanza a Scarcelli, frazione del comune di Fuscaldo, in provincia di Cosenza. “Padre Barrè in vita non ha compiuto miracoli – ha dichiarato suor Marina Maugerli - ; dopo la sua morte c’è stata la guarigione di una suora, miracolata, cosa che ha contribuito alla sua beatificazione. Ed oggi, che celebriamo la memoria del Barrè, preghiamo perché diventi Santo”. Proseguendo, suor Marina ha evidenziato il carisma di Barrè verso i piccoli e i poveri: “Un intenso apostolato – ha detto - , vissuto nel desiderio di far conoscere e amare Gesù Cristo a tutti gli uomini, soprattutto ai poveri; perché la fame dei poveri non è solo materiale, ma spirituale; per cui Barrè – ha aggiunto la suora - prega, perché la sua è una vita dedita alla preghiera, e va di casa in casa per invitare uomini, donne e bambini ai diversi incontri”. Quindi ha raccontato come avviene la fondazione delle suore del Bambin Gesù è suor : “Nel 1659 – ha ricordato suor Matina - , all’età di 38 anni, Barrè è mandato a Rouen per le missioni popolari; ed è proprio qui che, colpito dalla miseria e dall’abbandono in cui versano i bambini e i ragazzi di quei quartieri, comunica la sua preoccupazione ad alcune giovani, che invita a mettersi, in maniera disinteressata, al servizio dei giovani e dell’infanzia abbandonata. Nascono così le maestre delle “scuole della carità” del santo Bambino Gesù, oggi religiose e divise in due rami: suore del Bambino Gesù - Provvidenza di Rouen e suore del Bambino Gesù di Barrè, che ancora dopo 357 anni continuano la loro missione”. Suor Gabriella Assolari ha invece sollecitato ad “intensificare la preghiera perché – ha detto - il beato Nicola Barrè possa essere al più presto elevato agli onori degli altari”. Quindi una richiesta al Signore e, cioè, quella “di ottenere per intercessione del Beato Barrè la guarigione di alcuni giovani ammalati che si sono rivolti a noi suore, chiedendoci una preghiera”. Nel concludere, infine, suor Caterina Dolce ha sottolineato che, “in linea con Papa Francesco, oggi Barrè ci chiede di uscire per andare nelle periferie ad incontrare la gente”.
Vita diocesana
Suore del Bambino Gesù in festa per celebrare loro fondatore
Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa