Sul tema del dolore e della speranza, si è conclusa in Piazza 5 Dicembre l’iniziativa itinerante nei tre ex Comuni della città della Piana “I sabati della Misericordia”, promossa dalla Caritas Diocesana di Lamezia Terme a conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia. A partire dal primo pomeriggio di sabato scorso, Piazza 5 Dicembre si è animata di tanti giovani, che con momenti di gioco, balli, video e testimonianze, tra cui quelle delle persone coinvolte nel Progetto “Mi ritorni in mente. In buona salute insieme”, di cui è partner la Comunità Progetto Sud, hanno creato la giusta atmosfera per riflettere sulle opere di misericordia, attraverso coloro i quali ogni giorno mettono in pratica il Vangelo della carità con i gesti dell’accoglienza, dell’amore alla vita, della speranza. Il terzo ed ultimo pomeriggio, dal titolo “SorridiAmo” (dopo le prime due giornate incentrate, rispettivamente, sul tema “VITAmina d’Amore” al Parco Peppino Impastato, in collaborazione con la comunità parrocchiale di San Raffaele, e “AccogliAmo” in Piazza Italia, con i ragazzi della Fazenda Esperança e le persone ospitate dalle Querce di Mamre e dalle comunità parrocchiali che partecipano all’accoglienza diffusa), è stato introdotto da Giuseppe Nicolazzo, che prima di spiegare l’iniziativa “I sabati della Misericordia”, ha espresso vicinanza a don Claudio Piccolo Longo, vice direttore della Caritas diocesana (e anche vice parroco della chiesa del Carmine), per l’attentato incendiario di 5 dei 16 container di stanza al costruendo Villaggio della Carità; solidarietà estesa anche al direttore della Caritas diocesana padre Valerio Di Trapani e alla Diocesi lametina. E dopo che Angela Muraca ha spiegato le varie fasi di svolgimento del Progetto “Mi ritorni in mente. In buona salute insieme”, ha preso la parola don Claudio Piccolo Longo, che a mò di battuta su quanto accaduto in via Indipendenza, dove sono stati incendiati i container, ha detto: “dopo l’attentato, in qualche modo mi devo pur difendere”, estraendo dalla tasca un asciugacapelli, tra una risata generale dei presenti. Quindi, si è soffermato a parlare del tema della giornata “SorridiAmo”, partendo dalla sofferenza, che “la si può considerare come una porticina che all’inizio sembra molto stretta, ma che poi diventa storia di vita e di apertura alla speranza, al sorriso”. Alla manifestazione erano presenti, tra gli altri, il neo superiore e parroco moderatore del convento dei Minimi, padre Giovanni Sposato e padre Ivano Scalise. La seconda parte del pomeriggio, che ha visto anche la partecipazione degli Scout del Carmine, ha registrato il momento del gioco, dei canti e dei balli con la comunità Fandango, per terminare il tutto con un momento di agape fraterna, degustando alcune specialità dolciarie. “Con queste iniziative nel contesto dell’anno giubilare –ha dichiarato in una nota padre Valerio Di Trapani, direttore della Caritas Diocesana lametina- abbiamo voluto mostrare alla città la misericordia concreta che ha il volto, le mani, l’entusiasmo di tanti testimoni che ogni giorno si mettono a servizio degli altri attraverso la cura della vita, specie di quella più debole e fragile, l’accoglienza, le tante forme di solidarietà e condivisione. E proprio per raccontare la vitalità della carità di Chiesa di Lamezia Terme attraverso la testimonianza e la condivisione, siamo scesi nelle piazze e nei parchi, in luoghi aperti, come aperto vogliamo sia il cuore di Lamezia verso quanti si trovano in situazioni di disagio e fragilità”.
Vita diocesana
Conclusa iniziativa della Caritas "I sabati della Misericordia"
Salvatore D'Elia · 8 anni fa