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Spiritualità

Luglio, il mese dedicato al Preziosissimo Sangue

Paolo Emanuele · 8 anni fa

Dopo un breve periodo di decadenza, relativo ai secoli XVII e XVIII, la devozione al Preziosissimo Sangue ritrova il suo antico splendore e la sua feconda vitalità ad opera di san Gaspare del Bufalo che dal Ministero del Sangue trae la ricchezza di santità per sé e per i fedeli, e la forza d'un apostolato diretto al rinnovamento della società del suo tempo, raccogliendo numerosi Sacerdoti e Fratelli nella "Congregazione" da lui chiamata "dei Missionari del Preziosissimo Sangue". Luce e impulso nuovi verranno alla devozione dal Pontificato di Giovanni XXIII, in particolare dalla sua Lettera Apostolica "Inde a primi", primo documento pontificio avente il solo scopo di promuovere il culto al Preziosissimo Sangue. Ai nostri giorni, la devozione è stata grandemente arricchita dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Il fervore di studio che lo ha caratterizzato, ha favorito un felice ritorno a quelle sorgenti, Bibbia e Liturgia, dalla quale è scaturita la stessa devozione e alle quali per lungo tempo si è riferita come al suo nutrimento più vitale. I Documenti conciliari, nelle loro affermazioni-chiave, menzionano esplicitamente il Mistero del Sangue: la sola Costituzione sulla Chiesa lo richiama 11 volte. Il Cristianesimo è la Religione del Sangue di Cristo. Redenzione e Santificazione, Grazia e Gloria non sono che diversi aspetti della sua efficacia. Tutta la storia della Chiesa è storia del Preziosissimo Sangue, perché è quella della predicazione del Vangelo e dell'amministrazione dei Sacramenti. San Paolo è il vero Dottore del Preziosissimo Sangue. Questa devozione prese la sua forma moderna da santa Caterina da Siena, la profetessa del Preziosissimo Sangue e da san Gaspare del Bufalo. Alla luce di Maria il Preziosissimo Sangue diventa più prezioso, perché solo in Lei raggiunge la sua piena efficacia redentrice. Alla luce del Preziosissimo Sangue, Maria ci diventa più amabile, perché Esso è dono suo, è Sangue suo e Gesù volle affidarle i frutti di quel Sangue che da Lei aveva ricevuto.