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Una vita che invita

San Pietro

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

Quasi tutte le domeniche leggiamo nella Santa Messa brani delle tante lettere di San Paolo; poche volte vengono lette le poche lettere di San Pietro; l’Apostolo trova spazio a volte nel Vangelo perché Pietro è il primo Apostolo scelto da Gesù quello a Lui più vicino. Nasce a Betsaida sul lago di Tiberiade ed è chiamato da Gesù ad essere suo discepolo assieme a suo fratello Andrea e ai parenti Giacomo e Giovanni. Dopo il matrimonio si trasferisce a Cafarnao, luogo più adatto al commercio del pesce, dove Gesù soggiorna spesso. Secondo i Vangeli, un giorno a Cafarnao Gesù guarì “dalla febbre” la suocera di Pietro. L'esistenza della suocera ci dice che Pietro era sposato ma non si conoscono moglie o figli. Pietro e Andrea vengono presentati dai Vangeli come pescatori così come Giacomo e Giovanni di Zebedeo che secondo il Vangelo di Luca erano “ soci” di Simon Pietro. Il lago di Tiberiade è il luogo della pesca miracolosa, dell’apparizione di Gesù dopo la Resurrezione, dove Gesù cammina sulle acque , è il luogo di Cafarnao e del Monte delle Beatitudini. Dopo la pesca miracolosa Pietro cade ai piedi di Gesù che gli annuncia che sarebbe diventato pescatore di uomini. Pietro e gli altri discepoli: “tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono”. Nei racconti evangelici Pietro viene menzionato più di 100 volte. E’una figura spontanea nelle sue reazioni, impetuoso e allo stesso tempo buono e disposto ad apprendere. Fra i dodici è il più dedito ai discorsi. Cerca Gesù quando il Maestro si ritira nel deserto. Lo interroga per avere spiegazioni sulle parabole e a chi Gesù le rivolgesse Quando nella folla una donna tocca l'orlo del mantello di Gesù nella speranza di essere guarita, il Maestro domanda a Pietro chi l’avesse toccato. Sempre Pietro domanda a Gesù sino a quali limiti ci si debba spingere nel perdonare. Pietro interroga Gesù sul fico che aveva maledetto e che l'indomani era stato effettivamente trovato secco fin dalle radici. Gesù si limita a rispondere: “Abbiate fede in Dio”. A Gerusalemme Pietro si informa sulla ricompensa che attende in cielo coloro che, come lui, avevano lasciato tutto per seguire Gesù. Davanti al tempio, dopo la predizione di Gesù riguardo alla sua totale distruzione, Pietro convince Andrea e i due figli di Zebedeo per ottenere da Gesù la data di questo avvenimento. Quando Gesù domanda ai dodici se anche loro volevano andarsene e lasciarlo solo, Pietro risponde a nome di tutti dicendo: "Signore, da chi andremo? Solo tu hai parole di vita eterna". Sul monte Tabor Gesù si trasfigura con al Suo fianco Mosè ed Elia. Pietro dice: “Signore,è bello per noi stare qui,farò tre tende una per te,una per Mosè, una per Elia (Matteo 17.4). A Cesarea di Filippo, Gesù chiede ai discepoli su quel che gli uomini dicono di lui ricevendo varie risposte. Domanda loro: “Voi chi dite che io sia?”. è Simon Pietro risponde “Tu sei il figlio del Dio vivente!”. Gesù in primo luogo proclama: “E io ti dico: tu sei Pietro" indicandogli i poteri: “A te darò le chiavi del Regno dei cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Quando Gesù comunica ai suoi Apostoli la rivelazione della passione che avrebbe subito, Pietro gli dice: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai". Il Vangelo di Giovanni racconta nell’episodio dell’ultima cena: Gesù lava i piedi dei suoi ospiti. Pietro non vuole ma Gesù gli dice: "Se non ti laverò, non avrai parte con me" (Gv13,8). E Pietro: "Signore, non solo i piedi ma le mani e il capo"(Gv 13,9). Al Getsemani, Gesù chiese a Pietro, Giovanni e Giacomo di pregare ma questi si addormentarono; in particolare a Pietro il maestro dice: "Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto ma la carne è debole". Al momento dell’arresto di Gesù uno di quelli che stava con lui taglia con la spada un orecchio al servo del sommo sacerdote di nome Malco (Mt 26,51; Mc 14,47; Lc 22,50; Gv 18,10). Il Vangelo secondo Giovanni lo identifica in Pietro. Durante il processo religioso di Gesù, Pietro giura pubblicamente di non conoscerlo per ben tre volte. Sentito nello stesso istante il canto del gallo si ricorda le predizioni di Gesù riguardo al suo tradimento e fugge piangendo amaramente. La mattina di Pasqua avvertito da Maria Maddalena che il corpo di Gesù era scomparso, Pietro corre al sepolcro con il discepolo che Gesù amava e lì trova soltanto le bende di lino e il sudario che avevano avvolto il cadavere. Il Vangelo di Luca e la lettera di San Paolo ai Corinzi narrano che Pietro fu tra i primi ai quali Gesù Risorto apparve. Condivide con i compagni le apparizioni nel Cenacolo e sul mare di Galilea. Secondo il Vangelo di Giovanni, Pietro e altri sette apostoli, passato il tempo delle apparizioni del risorto, tornarono sul lago di Tiberiade per pescare. Un mattino dopo una notte passata insonne e senza aver preso nulla, videro un uomo a riva che consigliò loro di gettare le reti dalla parte destra della barca. Seguendo i consigli dello sconosciuto essi presero una moltitudine di pesci e riconobbero nell’uomo il Maestro. Quando tutti furono tornati a terra, Gesù li invitò ad arrostire i loro pesci e a dividere con lui il pasto, quindi si rivolse direttamente a Pietro e per tre volte gli chiese: "Simone di Giovanni mi vuoi bene?".La ripetizione della stessa domanda scosse Pietro che rispose: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene". Nel luogo di questa apparizione vi è oggi una cappella detta "il Primato di Pietro", che si erge su uno scoglio a strapiombo sul lago. Dalla Domenica di Pasqua Pietro è la guida gli apostoli. Sostituisce Giuda con Mattia che sarebbe divenuto, con gli undici, testimone della Risurrezione. Dopo la discesa dello Spirito Santo Pietro testimonia l’avvenimento e l’ascesa di Gesù al cielo. Consiglia di pentirsi e farsi battezzare in nome di Cristo. Molti si pentono e si battezzano; nel giorno della prima predicazione vi furono tremila conversioni e il primo miracolo di Pietro: nel nome di Gesù restituisce la salute a uno storpio che chiede l'elemosina. Pochi giorni dopo ci saranno altri cinquemila convertiti. Mentre Pietro parla al popolo, con Giovanni al suo fianco, viene arrestato dai sacerdoti e dai sadducei: gettati in prigione Pietro proclama di aver guarito il paralitico nel nome di Gesù. Quelli del Sinedrio sono sconcertati: ritenevano Pietro e Giovanni uomini semplici, ma vedendo con quale autorità Pietro parla si sorprendono. Decidono di vietare a Pietro e Giovanni di insegnare in nome di Gesù, ma i due apostoli rifiutano di obbedire e per paura vengono rilasciati. Da una lettura degli Atti, i segni e i miracoli si moltiplicano. I malati vengono portati lungo la via dove passa Pietro affinché “anche solo la sua ombra coprisse qualcuno di loro”. Pietro e Giovanni vengono nuovamente arrestati e secondo le Scritture, un angelo li libera durante la notte. Nel frattempo Erode Agrippa perseguita i cristiani e fa giustiziare Giacomo, fratello di Giovanni il primo degli apostoli a subire il martirio. Erode decide di fare arrestare anche Pietro. Secondo Lattanzio Pietro va a Roma quando già Nerone è salito al trono dopo il 54. Viene arrestato a seguito della persecuzione neroniana e rinchiuso, insieme con Paolo, all'interno del Carcere Mamertino. Fuggito dal carcere si dirige verso la via Appia. Catturato nuovamente dai soldati dell'imperatore viene crocifisso a testa in giù secondo la tradizione trasmessa da Girolamo, Tertulliano, Eusebio e Origene. Si presume sia l’anno 67 d.C. Una storia bellissima da scrivere a puntate e difficile da sintetizzare. Pietro il pescatore è stato il prescelto. Sulla … pietra è stata edificata la Chiesa,i Papi sono successori di Pietro e a Lui sono state date le Chiavi del Regno di Dio. La storia del pescatore è veramente incredibile e fantastica: incertezze, paure, tradimenti, fughe ma anche guida e grande testimonianza e attaccamento al Maestro che ha avuto per anni al suo fianco.