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Turismo religioso

Il Lago di Tiberiade

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

“Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafarnao, sulla riva del mare”. ( Mt 4,12-13) Il mare era il lago di Tiberiade o mare di Galilea, al tempo di Gesù, un importante snodo commerciale con molti centri urbani di notevole importanza". Tiberiade è la più importante città che si affaccia sul lago di Galilea ed era residenza del tetrarca Erode Antipa. Egli stesso l’aveva fondata e le aveva dato il nome del suo protettore e amico, l’imperatore Tiberio Cesare. “Barche giunte dalla città di Tiberiade sul luogo della moltiplicazione dei pani (Gv 6,23). E’qui che Gesù svolge la sua predicazione e compie miracoli. Lungo le sponde del lago Gesù chiamò a se i primi discepoli; “mentre Gesù stava camminando lungo la riva del lago vide Pietro e Andrea suo fratello che pescavano che lo seguirono “(Mt 4, 18-22). Luca evangelista racconta la pesca miracolosa: Gesù, dopo aver visto Pietro e gli altri pescatori reduci da una lunga notte di lavoro che non aveva portato frutto, li invita a prendere di nuovo il largo e a gettare le reti per la pesca. Le reti si riempiono di pesci tanto che dovettero chiedere aiuto ad altri pescatori per riuscire a portare a riva tutto il pesce pescato senza che la barca affondasse (Lc 5, 1-11). Una volta tornati a riva lasciarono tutto e lo seguirono. Anche Levi detto Matteo viene chiamato da Gesù lungo la riva del lago di Tiberiade. La chiamata di Levi è raccontata in tutti e tre i Vangeli, ma solo Marco la descrive essere avvenuta lungo il mare (Mc 2, 13-14). I Vangeli raccontano che mentre Gesù camminava seguito dalla folla vide un pubblicano seduto al banco delle imposte, e dopo averlo chiamato egli lo seguì e lo invitò ad un banchetto (Mt 9, 9)(Lc 5, 27-28). Sulle sponde del mare di Galilea, Gesù compì anche il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, narrato da tutti e quattro gli evangelisti. Luca, a differenza degli altri, ambienta il miracolo in un luogo deserto sulla strada per Betsàida, una città portuale situata sulla costa nord del lago, luogo dove nasce Pietro. In questa occasione Gesù, dopo aver benedetto cinque pani d’orzo e due pesci ne fa scaturire dalle ceste una quantità sufficiente a sfamare l’intera folla che lo seguiva (Lc 9, 12-17). Dopo il segno della moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù compie un altro prodigio davanti ai suoi discepoli. Racconta Matteo che mentre la barca si trovava al largo, e Gesù si era ritirato sulla terraferma a pregare, verso la fine della notte i discepoli lo videro camminare verso di loro sulle acque e rimasero spaventati perché pensavano che fosse un fantasma (Mt 14, 24-33)(Mc , 45-52). Sulle rive del lago di Tiberiade compì molti altri miracoli e segni prodigiosi predicando. Gesù parte della vita pubblica la passa nelle vicinanze di questo luogo. Lungo questo lago si recò anche dopo la resurrezione come racconta Giovanni nell’epilogo del suo Vangelo. Mentre Pietro, Tommaso e altri discepoli erano a pescare Gesù apparve loro ma non lo riconobbero. Si verifica per la seconda volta il miracolo della pesca abbondante, e quando Pietro trova le reti piene Giovanni esclama:”E’il Signore!” Aveva capito infatti che l’uomo sulla riva era Gesù risorto e immediatamente Pietro si tuffa in acqua per andargli incontro. Una volta che tutti i discepoli furono giunti alla riva mangiarono insieme con Lui pane e pesce arrostito (21, 4-14). Bellissimo questo lago di Tiberiade raggiungibile da Nazaret in auto. Molto vicino è il Monte Tabor , il luogo della Trasfigurazione; nei pressi c’è Cana di Galilea dove avvenne il miracolo del vino . Sul lago si affaccia Cafarnao dove abitava Pietro e c’è la collina delle Beatitudini da dove Gesù parlava alla folla. In più il luogo della moltiplicazione dei pani e del Primato di Pietro tutto sotto un magnifico sole cocente ed un paesaggio da favola. Un luogo suggestivo della Terra Santa che ti colpisce per la sua infinita bellezza. Qui Gesù predicò tanto e si ispirò tanto perché la bellezza paradisiaca del posto ti avvicina a Dio. Guardi il mare dalla terra e vedi Gesù, discepoli, barche, pesci, miracoli e tanta creatura di Dio benedetta. Guardi le colline dal lago e ogni luogo da destra a sinistra è stato calpestato, visitato, abitato da Gesù e tu Lo vedi qua e la seduto a predicare, con una calma Divina, alle folle venute a sentirlo da ogni luogo. Quanto Creato c’è nel lago o mare di Tiberiade dove i discepoli si sono nutriti dei pesci che prendevano come pescatori e delle parabole del Maestro. Ed ancora oggi tutto è sacro e silente. Bellissimo il giro in barca nel mare Santo; “una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare !” Suggestiva la gastronomia del posto che ti offre un bel pesce di lago arrosto chiamato chiaramente pesce di “San Pietro”. E tutto è molto bello, irresistibile, il luogo delle predicazioni e delle conversioni,il luogo dell’ascolto. Dio nel suo disegno non poteva scegliere un luogo più bello che ti riporta a quel Gesù che ci rendiamo conto sempre più essere stato fantastico e straordinario!