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Cultura e Società

La Calabria raccontata da Anna Vetere

Paolo Emanuele · 8 anni fa

“La Calabria: da periferia a luogo di riscatto”. Questo il titolo del libro scritto da Anna Vetere e presentato nel corso di un incontro organizzato dalla Fidapa sezione Curinga-Acconia. Ad apertura della manifestazione, la presidente Fidapa, Adalgisa Parisi, ha sottolineato la particolare complessità dei temi trattati nel lavoro da Vetere, che ha fatto emergere realtà di una Calabria protesa alla ricerca di spazi non marginali avendo come punto di riferimento la chiesa calabra. L’autrice, dal canto suo, ha minuziosamente raccontato una Calabria ancora afflitta dai suoi mali atavici, ma diversa dagli stereotipi preconfezionati, in una visione di terra che cambia, che si rinnova e si apre alla speranza; speranza che prende forma attraverso i tanti uomini di chiesa, che con coraggio, umiltà e tenacia si inseriscono nel sociale, alla luce del Vangelo e della Dottrina Sociale della Chiesa. All’incontro, tra gli altri, erano presenti anche Angiola Infantino, presidente del distretto sud ovest Fidapa; Maria Candida Elia, presidente Fondazione Fidapa; Vito Cesareo, giudice di Pace a Catanzaro che si è detto “in piena sintonia con l’autrice, con le sue analisi e la visione teologica e spirituale di questa Calabria, che tenta di rompere le catene delle molte schiavitù e dalle tante contraddizioni esistenti. Ci riesce attraverso la voce della chiesa e dei suoi pastori, che in una lungimirante profezia aprono le porte alla più autentica voce del Vangelo”. Commovente è stato il ricordo di monsignor Natale Colafati che, da uomo di cultura e sacerdote impegnato, ha realizzato la prefazione del libro riuscendo a dare una sintesi completa e organica del prezioso lavoro dell’autrice: “Come può la Calabria, terra di frontiera e periferia esistenziale del Mondo, divenire oggi, in una società in crisi, luogo di riscatto per i tanti calabresi che vivono situazioni emarginanti – chiede Colafati nella sua introduzione - ? Quali orizzonti di libertà e speranza si intravedono tra i tanti problemi irrisolti vecchi e nuovi e le numerose contraddizioni con cui la Calabria continua a fare i conti? Questo libro introduce ad una lettura accurata e scientifica della realtà locale, piagata dalla disoccupazione giovanile e dal "cancro esiziale" che è la 'ndrangheta. Rimanda e riconduce l'analisi ai valori e ai principi della Dottrina sociale della Chiesa e del Magistero sociale dell'Episcopato Calabro impegnato nella costruzione di una coscienza civile contro la cultura dell'illegalità, non occultando le ombre che talvolta ne hanno offuscato l'impegno. Fa emergere le tipicità, le risorse, le tante potenzialità di questa terra e dei suoi abitanti, da riscoprire e valorizzare per innescare un dinamismo di reale cambiamento: identità, ethos, religiosità popolare diventano punto di riferimento per la Chiesa calabrese che, accogliendo il monito di Papa Francesco (Evangelii gaudium, n. 20), sceglie di dirigersi e di abitare nelle periferie per attuare una prassi liberata e liberante”.