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Spazio ai lettori

Il Movimento Apostolico ha celebrato la festa della Divina Misericordia

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

Stiamo vivendo un tempo straordinario per via del Giubileo della Misericordia che Papa Francesco ha voluto donare all’intera Chiesa e a tutta l’umanità, un tempo gravido di particolari grazie celesti, che ci offre una grande opportunità per avanzare nel cammino sulla via della personale santificazione. A tal fine, in quest’anno giubilare, nel primo Santuario del meridione d’Italia, dedicato a San Giovanni Paolo II, è stato pensato un programma pastorale condiviso dal vescovo diocesano, Luigi Antonio Cantafora, e dall’equipe giubilare diocesana, per celebrare la festa della Divina Misericordia, uno dei grandi doni che ha fatto alla Chiesa e all’intera umanità San Giovanni Paolo II nel 2000, quando canonizzò suor Faustina. A santa suor Faustina, annoverata tra le più grandi mistiche della Chiesa, Gesù ha fortemente raccomandato con grande sollecitudine nelle sue interminabili apparizioni di celebrare la festa della Divina Misericordia: "Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia… Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L’anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. (…) L’umanità non troverà pace finché non si rivolgerà alla sorgente della Mia Misericordia ». Motivati da così incalzante invito celeste, il tre aprile, II domenica dopo Pasqua, abbiamo celebrato la festa della Divina Misericordia, coinvolgendo i giovani di diverse parrocchie del lametino e altri appartenenti al Movimento Apostolico. Per il programma proposto lungo la giornata, qualche mese prima dell'evento, molti giovani hanno creato un team finalizzato allo studio del “Diario” di santa suor Faustina, al fine di estrarre passi salienti che sono stati proposti in videoproiezione il giorno stesso della festa. I contenuti di tali passi del “Diario” sono stati commentati dall'assistente ecclesiastico diocesano del Movimento Apostolico, don Antonio Fiozzo, che ci ha dato l’opportunità di riflettere sulle meraviglie della grazia del Dio di Gesù Cristo, che si diletta abitare nella anime semplici e umili. La semplicità e l’umiltà, difatti, connotano la vita di quelle anime che vivono il mistero della vita in Dio. Tali anime,attraverso le "grazie mistiche" – che sono vere grazie di santità - avanzano nell’unione reale con Dio: sono i cosiddetti stati mistici chiamati "fidanzamento spirituale" e "matrimonio spirituale" dell'anima con Dio. E suor Faustina, fu introdotta da Dio anche in questa altissima unione con Lui. E non solo, Dio può concedere - ma lo fa raramente e solo con alcune anime da Lui prescelte - la grazia mistica più eccelsa: la "unione trasformante" dell'anima in Dio. è questo il più alto grado di unione con Dio possibile su questa terra, dopo il quale non c'è che l'unione svelata ed eterna del paradiso. Ebbene, suor Faustina visse sulla terra anche questa suprema grazia di unione. Ed è per la sua alta esperienza mistica e testimonianza di vita rinnovata dal mistero di Dio, contenuta nel Diario, che abbiamo conosciuto l’Amore Misericordioso ed Eterno di Dio, e grazie a lei - “segretaria della Divina Misericordia” -abbiamo intravisto anche il mistero straordinario e celeste che avvolge la persona della nostra Ispiratrice e Fondatrice, Sig.ra Maria Marino. Anche a lei, Gesù ha fatto dono di essere sua “sposa”, cioè strettamente unita a Lui e al suo mistero di redenzione, da renderla strumento di espiazione e di conversione per le povere anime bisognose di salvezza. In tal senso, la festa aveva già prodotto i suoi frutti, ma altri frutti li abbiamo raccolti lungo i vari momenti vissuti. Un momento gioioso all'esterno del Santuario, nei pressi dell' anfiteatro "I Comuni", incentrato appunto sulla breve narrazione, a mezzo video-proiezione e mimo, della vita di Santa Faustina e della sua missione. Seguito da alcuni segni, il cui significato rimandava all’impegno personale nel consegnare il proprio cuore a Cristo Gesù, “confidando in lui", credendo che solo nella sua grazia e nel vangelo della vita si costruisce la vera vita. In tal senso abbiamo avuto il dono di una toccante testimonianza di una persona che ci ha resi partecipi di un dramma personale che aveva segnato momenti belli del suo matrimonio, e come lo ha superato per grazia chiesta e ottenuta con la recita della coroncina alla Divina Misericordia. Tutto questo allietato con canti dal vivo che ha coinvolto la numerosa platea di oltre 400 persone per lo più giovani. La folla si è poi mossa in corteo alla volta del Santuario dove si è svolto, prima la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione e successivamente quello della Santa Messa, intenso e molto partecipato, presieduto da don Nicola De Luca, delegato del vescovo di Cassano, Francesco Savino, che impossibilitato a presiedere la funzione si è riservato di raggiungerci in un altro particolare evento. Le parole che don Nicola ha rivolto ai presenti, durante l'omelia, sono state toccanti, di alto spessore spirituale e teologico da consolare i cuori della totalità dei presenti. La giornata è stata ricca di Grazia e di Misericordia, molti presenti hanno fatto esperienza viva della Misericordia di Dio. Vogliamo ringraziare per questo il Signore, la Vergine Maria, Madre della Redenzione e di Misericordia, santa Faustina e san Giovanni Paolo II che, insieme agli angeli e a tutti i santi, ci hanno regalato un momento di ristoro dell’anima. Il pensiero che rimane sempre vivo in noi è che a lavorare per il Signore ogni cosa viene ripagata dalla Sua stessa Grazia. Ci piace in conclusione ricordare alcune parole che la santa esprime nel suo diario: “...O Signore, desidero trasformarmi tutta nella Tua Misericordia ed essere il riflesso vivo di Te. Che il più grande attributo di Dio, cioè la Sua incommensurabile Misericordia, giunga al mio prossimo attraverso il mio cuore e la mia anima. Aiutami, o Signore, a far sì che i miei occhi siano misericordiosi, in modo che io non nutra mai sospetti e non giudichi sulla base di apparenze esteriori, ma sappia scorgere ciò che c’è di bello nell’anima del mio prossimo e gli sia di aiuto. (Diario, 163)