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Vita diocesana

Frisina agli studenti del "Campanella": Fate della vostra vita un canto d’amore

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

“Fate della vostra vita un canto di amore. Chi ama comincia il Paradiso già su questa terra”. E’stato questo uno dei passaggi centrali dell’intervento di monsignor Marco Frisina che, come prima tappa della sua visita alla Diocesi di Lamezia Terme in occasione della Settimana della Misericordia, ha incontrato gli studenti del Liceo Campanella di Lamezia Terme. Ad accogliere nell’auditorium dell’istituto il missionario della misericordia inviato da Papa Francesco nella Chiesa lametina, il Vescovo Luigi Cantafora e il dirigente del Liceo Campanella Giovanni Martello. Un dialogo, quello tra il sacerdote musicista e gli studenti, moderato dal giornalista Domenico Gareri, che ha avuto come filo conduttore proprio la musica. Ad aprire l’incontro, la Corale Diocesana “Benedetto XVI” diretta dal maestro Sara Saladino e accompagnata dall’orchestra del Liceo Campanella, che ha proposto un medley di alcuni dei brani di musica sacra scritti e composti da Frisina. E sempre gli studenti del Campanella sono stati protagonisti di una breve performance di musica e danza, tratta dall’opera musicale di Marco Frisina ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Proprio dal suo campo, quello della musica, definita dal sacerdote “un atto d’amore che mentre ci mette in contatto con le cose grandi del nostro cuore ci fa avvicinare a Dio”, monsignor Frisina ha parlato agli studenti lametini di perdono e misericordia, di un Dio “che non ci guarda con l’atteggiamento del giudice pronto a punire, ma con lo sguardo di amore del Padre che sta accanto al letto del figlio malato e conta i battiti del suo cuore”. Un Dio, quello di cui Frisina ha parlato agli studenti lametini, “che soffre di fronte a tanti giovani schiavi del peccato, che sprecano la vita in cose che non danno la felicità vera, ma producono insoddisfazione e disperazione; che fanno diventare la nostra vita terra arida mentre Dio vorrebbe fosse un giardino”. Il missionario della Misericordia ha invitato i giovani a riscoprire il sacramento della Riconciliazione, ad andarsi a confessare dai propri sacerdoti “consapevoli del fatto che in quel momento voi incontrate l’amore di Dio che guarisce da tante tristezze, da tante paure. Quanta tristezza c’è nei volti di tanti giovani, che sembrano avere tutto eppure sono infelici. La tristezza nasce dal peccato, mentre la felicità nasce dall’amore. Chi ha Dio è felice. Per chi ama il Paradiso inizia già su questa terra”. L’abbraccio d’amore di Dio, un invito a una festa: è questa l’immagine della Misericordia consegnata da Frisina ai giovani lametini, ai quali ha indicato come modello di riferimento la Beata Madre Teresa di Calcutta, che sarà canonizzata il prossimo mese di settembre, “una donna che ha fatto della propria vita un canto d’amore”. Un dibattito vivace tra gli studenti del Liceo Campanella e il sacerdote, che ha risposto alle tante domande poste dai ragazzi che hanno voluto conoscere più da vicino la realtà di una Chiesa che vuole essere segno e testimonianza concreta della misericordia di Dio tra gli uomini. Gli studenti hanno donato a Frisina un piatto in ceramica, realizzato a mano dai ragazzi, ispirato alle radici magnogreche della terra di Calabria e con la raffigurazione del pesce che per i primi cristiani era simbolo di Cristo.