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Vita diocesana

Padre Antonio Bonacci ha ricordato 30 anni di sacerdozio

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

Lamezia T./Sambiase, Padre Antonio Bonacci ha ricordato 30 anni di sacerdozio

Dopo la Messa nella Chiesa di San Francesco di Paola, un momento di fraternità Padre Antonio Bonacci, dell’Ordine dei Minimi del convento di San Francesco di Paola in Lamezia Terme/Sambiase, ha ricordato nella serata di lunedì 4 gennaio i suoi 30 anni di sacerdozio. Per l’occasione ha presieduto la Santa Messa nella chiesa di San Francesco, concelebrata dai confratelli padre Vincenzo Arzente e padre Ivano Scalise (assente giustificato il superiore del locale convento padre Antonio Casciaro, perché impegnato a Longobardi in una “due giorni” di ritiro con il gruppo giovanile). All’omelia Bonacci ha ricordato quel “sabato 4 gennaio 1986, quando venni ordinato sacerdote nella Chiesa di San Mango d’Aquino (suo paese natio, nda) per imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Sua Eccellenza monsignor Tarcisio Pisani, vescovo di Altamura, Gravina e Acquaviva, già correttore provinciale dei Padri Minimi di Paola; lo stesso presule che una settimana prima, sabato 28 dicembre 1985 –ha aggiunto Bonacci-, aveva ordinato in quel di Corigliano Calabro anche il confratello padre Giovanni Cozzolino” (attualmente a Catona di Reggio Calabria, nda). “Sono passati 30 anni –ancora padre Antonio-, 18 dei quali li ho trascorsi a Sambiase e 12 in tutti gli altri conventi minimi di Calabria e Puglia, ad eccezione di Corigliano e Bari”. Il religioso ha snocciolato i diversi incarichi rivestiti nei 18 anni di permanenza a Sambiase -“li ho ricoperti quasi tutti, eccetto quello di correttore della locale fraternità del Terz’Ordine dei Minimi”- e menzionato la nascita di alcune realtà, come “il gruppo (Salute degli Infermi), dal momento che questa nostra chiesa, che chiamiamo di San Francesco, in realtà è dedicata alla Madonna degli infermi, mentre San Francesco è la Parrocchia; poi, l’Associazione San Nicola e il gruppo degli statuari di San Francesco di Paola”. Prima di terminare l’omelia, Bonacci ha esortato i fedeli a “pregare per noi sacerdoti e per le vocazioni di cui c’è tanto bisogno”; e parafrasando a tal proposito il Vangelo della giornata, quello di Giovanni, in cui si parla proprio di vocazione, di Dio che chiama, padre Bonacci ha voluto ripensare alla sua chiamata, ricordandosi di quei discepoli che seguirono Gesù, “videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio” (dal Vangelo di Giovanni, capitolo 1, dal versetto 35 al 42). Infine, padre Antonio Bonacci ha chiesto alla comunità tutta di “non dimenticare di pregare per gli ammalati, per le coppie di sposi, per i bambini e per le famiglie”. Dopo la Messa, nel salone parrocchiale ha avuto luogo un momento di fraternità con la degustazione di prelibatezze locali, organizzato dalle diverse realtà parrocchiali per festeggiare i 30 anni di sacerdozio di Bonacci; il tutto concluso dal tradizionale taglio della torta da parte del festeggiato, con tanto di scritta “Auguri padre Antonio”.