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Vita diocesana

La comunità parrocchiale del Redentore saluta l’ingresso di don Maurizio Mete

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

“E’da pochi giorni che ho portato a termine il mio servizio pastorale a Nocera Marina, che unitamente a Gizzeria, dove sono nato e cresciuto, occupa un posto privilegiato che custodirò nello scrigno del mio cuore”.

Così si è espresso don Maurizio Mete prima della benedizione finale, che ha sciolto l’assemblea dei fedeli, partecipanti alla Santa Messa delle 10:30 di domenica 18 ottobre, gremita in ogni ordine di posto, che ha visto l’ingresso di don Maurizio quale nuovo Parroco della chiesa del Redentore in Lamezia Terme. “Oggi (nda, 18 ottobre) entro qui in punta di piedi –ha proseguito il nuovo Parroco- con la volontà di elargire nel nome del Signore doni e gioie. Colgo l’occasione per dire grazie a tutti voi, che nella bellezza di un autunno colorato siete venuti a ringraziare il Signore. Ringrazio il Vescovo e davanti a lui rinnovo l’impegno di essere fedele servitore della Chiesa con diligenza e zelo”.

La comunità parrocchiale del Redentore, nel quartiere Carrà-Bruzia della città della Piana, ha vissuto davvero nella mattinata di domenica scorsa un momento di particolare gioia e fraternità, perché ha ricevuto dal Vescovo diocesano Luigi Antonio Cantafora il nuovo parroco, nella persona di don Maurizio Mete (44 anni, compiuti il 7 settembre, è stato ordinato parroco il 28 ottobre 1994 e per quasi 20 anni –dal 1997 ad oggi- è stato alla guida della comunità parrocchiale Maria Regina della Famiglia di Nocera Terinese Marina; laureato in Filosofia, con Specializzazione in Teologia Biblica, ha ricoperto diversi incarichi diocesani, come vice direttore dell’Ufficio catechistico e responsabile Apostolato Biblico).

Dopo che il presule all’inizio della Concelebrazione lo ha presentato alla comunità, il Cancelliere Vescovile don Aldo Figliuzzi ha dato lettura del Decreto di nomina. A seguire, il rinnovo delle promesse, l’invocazione allo Spirito Santo e la preghiera di benedizione. Dopo questi riti di introduzione, hanno avuto inizio i riti esplicativi, con monsignor Cantafora che ha offerto l’aspersorio e invitato il sacerdote ad aspergere il popolo. Cosa che don Maurizio ha fatto percorrendo la navata della chiesa, portandosi tra i fedeli. Ritornato in presbiterio, il Parroco ha ricevuto dal Vescovo il turibolo alla Cattedra, quindi si è recato all’altare e dopo averlo venerato con il bacio, ha incensato prima la croce e in seguito l’altare.

Alla Liturgia della Parola, terminata la seconda Lettura, don Maurizio ha ricevuto il Libro dei Vangeli e recatosi all’ambone ha proclamato il Vangelo della domenica .

“Caro don Maurizio –ha detto il Vescovo all’omelia, rivolgendosi al nuovo parroco-, la Parola di Dio diventi il tuo programma di vita. Portala sempre con te!”. Il Vescovo aveva testè ricordato che don Maurizio Mete giunge al Redentore dopo la parentesi di don Giovanni Masi, che ha deciso di proseguire il suo percorso su altra strada e che la chiesa deve proseguire il suo cammino nella persona del nuovo parroco.

Dopo l’omelia, davanti al presule don Maurizio Mete ha rinnovato la professione di fede, che il popolo ha acclamato con una breve formula responsoriale, unendosi alla Preghiera “per chiedere al Signore di assistere nel suo ministero di Pastore il nuovo Parroco”.

L’ultimo rito esplicativo previsto è stato l’invito del Vescovo al nuovo Parroco a prendere posto nella Sede Presidenziale. La Messa è proseguita regolarmente. Prima della benedizione finale, in rappresentanza della comunità del Redentore, Rosa Andricciola ha rivolto il saluto al Vescovo e il benvenuto a don Maurizio. “Siamo la tua nuova famiglia che oggi ti accoglie –ha detto la rappresentante parrocchiale rivolgendosi al Parroco-. Dal 1992, quando è stata data vita a questa nuova realtà –ha proseguito-, il quartiere ha cominciato ad avere una sua fisionomia ed una sua identità. Con don Armando Augello, sotto la sua azione pastorale, abbiamo toccato con mano il valore dell’unità pur nella diversità dei carismi”.

Quindi, ha preso la parola il nuovo Parroco, che nel proseguire il suo saluto ha subito svelato il suo programma pastorale. “Il mio sogno –ha detto- è quello di essere con voi e per voi strumento di misericordia, in quest’anno giubilare che Papa Francesco ha proclamato. Desidero assieme a voi aiutare i bambini a crescere in età, sapienza e grazia; sarò attento e vicino ai giovani, cogliendone gli stati d’animo e afferrandone i frammenti di luce, convinto come sono che non basta amare i giovani, ma essi devono accorgersene; desidero altresì incoraggiare la famiglia a gustare il fascino e la bellezza del focolare domestico. Altro obiettivo, alla luce della Parola di Dio e attingendo dalla Dottrina Sociale della Chiesa, sono chiamato a formare buoni cristiani e onesti cittadini; un ultimo pensiero lo rivolgo –ha concluso il suo intervento don Maurizio Mete- ai malati e ai sofferenti, per i quali la comunità deve assumere lo stile del Buon samaritano, aiutandoli nei loro bisogni e nelle loro difficoltà”.

A conclusione della Santa Messa, giunti in sacrestia, il vescovo, il nuovo parroco e due rappresentanti parrocchiali hanno apposto le loro firme sul Verbale di Immissione in Possesso. E’seguito in una sala attigua un momento di fraternità con il nuovo parroco don Maurizio Mete.

Antonio Cataudo