·

Vita diocesana

Mons. Colafati Saluta la Comunità della Parrocchia del Rosario

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

“Ringrazio tutta la comunità parrocchiale del Rosario per questi 23 anni trascorsi insieme e vi esorto tutti a fare più, di quanto avete fatto con me, con il nuovo parroco don Isidoro Di Cello”. Così monsignor Natale Colafati la sera di sabato 10 ottobre ha iniziato il suo saluto, non senza un pizzico di commozione, alla comunità della chiesa del Rosario di Lamezia Terme, che lo ha visto parroco dal 1992 al 2015. Lo ha fatto durante la S. Messa da lui stesso presieduta (e animata dal coro parrocchiale), l’ultima Celebrazione Eucaristica prima del congedo per già raggiunti limiti di età, “anche se don Natale –come ha detto nel suo saluto don Isidoro Di Cello, che prenderà ufficialmente il suo posto- continuerà a servire la Chiesa in altro modo, in altre situazioni. Ho avuto 35 anni fa –ha aggiunto don Isidoro- don Natale come mio professore al di Catanzaro. Sono succeduto a lui a Soveria Mannelli ed ora gli succedo anche qui alla chiesa del Rosario di Lamezia”. E prima del discorso di Colafati, anche Paride Giardino a nome della comunità parrocchiale ha rivolto un saluto a don Natale, facendo un excursus di quanto è stato fatto in tutti questi anni di sua permanenza in Parrocchia. Poco più di quindici mesi fa, il 5 luglio 2014, don Colafati aveva festeggiato i 50 anni di sacerdozio (Nicastro, 5 luglio 1964 – Lamezia Terme, 5 luglio 2014) nel corso della Messa giubilare presieduta nel cortile esterno adiacente la chiesa del Rosario e concelebrata da Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace; Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-S. Severina; Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace; Vincenzo Bonanno, vescovo S. Marco Argentano-Scalea; Vincenzo Rimedio, vescovo emerito Lamezia Terme; Luigi Cantafora, vescovo di Lamezia Terme, che ha presieduto la celebrazione giubilare; e, ancora, da numerosi sacerdoti di Lamezia e da confratelli venuti da altrove. “Quando il Signore chiama è veramente impossibile resistere”. Così monsignor Cantafora aveva iniziato l’omelia nell’occasione dei 50 anni di sacerdozio di don Natale Colafati, e aveva aggiunto: “noi siamo grati a don Natale per aver svolto il suo ministero di presbitero nella nostra Chiesa. E’stato parroco nella Parrocchia di San Tommaso di Soveria Mannelli e poi al Rosario di Lamezia Terme. Vicario generale della diocesi lametina, è stato vicino a sacerdoti, meditando con i laici e promuovendo l’apostolato. Doti spirituali, passione, studio, ricerca; doni che don Natale ha messo al servizio di tutti. Direttore dell’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro (nda, e ivi già Docente di Filosofia Teoretica; Laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli), don Natale Colafati –ancora il Vescovo- ha promosso una serie di eventi culturali (nda, non ultimo l’annuale appuntamento della Fiera del Libro Calabrese) che hanno aiutato la nostra città a crescere e ad aprirsi. Per tutto ciò rendiamo grazie al Signore. Caro don Natale –aveva concluso il presule-, che tu possa sempre annunciare il Vangelo al mondo”. Tra i doni ricevuti da don Natale per l’occasione giubilare (oltre alla vicinanza dei familiari, degli 11 nipoti e degli 8 pronipoti), un orologio particolare, regalato dalla comunità parrocchiale del Rosario, con incisa sul quadrante bianco l’immagine della Madonna del Rosario, mentre sulla parte posteriore sono state incise la data della sua ordinazione presbiterale e quella del 50esimo; e poi, da parte della comunità di Soveria Mannelli, una stola, con l’immagine della Madonna. Don Natale Colafati è stato parroco a Soveria per 27 anni, prima di essere trasferito a Lamezia, alla parrocchia del Rosario, dove è rimasto per 23 anni. Sicuramente ha rappresentato un punto fermo e una guida per tutta la comunità: dal consiglio pastorale, ai movimenti, dai gruppi parrocchiali al coro, agli scout, ai fedeli tutti, che hanno trovato in lui un amico, prima che un sacerdote, al quale rivolgersi in ogni circostanza.