“Ringrazio il Signore per tutti i doni spirituali e materiali che mi ha concesso in tutti questi anni. Ringrazio la Madonna e San Francesco di Paola. Ringrazio tutta la comunità parrocchiale. In questa chiesa mi sono sentita come a casa, Ringrazio i Padri Minimi, i terziari e il Sindaco”. L’applauso scatta poco prima delle 11:00 di oggi, sabato 10 ottobre 2015, quando la signora Innocenza Iannazzo rivolge parole di ringraziamento nella chiesa di san Francesco di Paola, in Lamezia Terme/Sambiase, nel corso di della S. Messa che i Padri Minimi, alle ore 10:00, alla presenza del Sindaco della città, Paolo Mascaro, le hanno celebrato per festeggiare i suoi “primi” 100 anni. Parole rivolte in dialetto locale che la signora Innocenza (3 figli, 8 nipoti e 9 pronipoti, con un altro in arrivo) ha sentito liberamente di pronunciare. Parole di una donna dotata, tutt’ora, di grande fede verso il Signore e di attaccamento devozionale verso il Taumaturgo calabrese S. Francesco, a cui si è legata dal 1939 quando, a 24 anni, ha deciso di sperimentare la regola del Terz’Ordine dei Minimi (i membri laici che hanno deciso di seguire nella quotidianità la Regola del santo Protettore e Patrono principale della Calabria) entrando nel noviziato e, poi, dal 2 aprile (festa in onore di San francesco di Paola) 1940, quando ha emesso la sua professione religiosa nel Terz’Ordine dei Minimi, fondato a Sambiase da don Pasquale Caputo. Date spulciate da padre Antonio Bonacci, dei Minimi del locale convento, che ha presieduta la Messa per la festeggiata, avendo avuto modo in tanti anni di permanenza a Sambiase di conoscere e apprezzare le doti umane di Innocenza Iannazzo e quelle di fervente devota e terziaria minima. Così padre Antonio ha ricordato anche l’ora di nascita della Iannazzo: “è venuta alla luce alle ore 2:00 del 10 ottobre 1915 a Sambiase, e 3 giorni dopo, il 13 ottobre, è stata battezzata dall’arciprete don Francesco Villella alla Matrice, l’unica chiesa esistente allora in paese”. Padre Antonio ha poi come in un flash-back ripercorso la vita di Innocenza Iannazzo, ricordando il suo matrimonio del 31 luglio 1941 con il compaesano Filippo Cibrasio, dalla cui unione sono nati 3 figli: Caterina, Francesca e Pietro; il suo viaggio in Australia nel 1967 per trovare uno dei figli e il suo ritorno 5 anni dopo nella terra natale, Sambiase, dove ha continuato fino a 3 anni fa la sua partecipazione assidua alla S. Messa mattutina nella chiesa di S. Francesco, “fin quando le sue forze fisiche hanno retto –ha proseguito padre Antonio Bonacci-. Adesso andiamo noi a casa sua per portargli la Comunione, o qualche ministro straordinario dell’Eucaristia. Ma oggi per il suo centenario, riceverà qui, nella chiesa di San Francesco, alla cui ombra è cresciuta in età ed in fede, la Santa Comunione”. Bonacci ha poi fatto un excursus storico del secolo che ha attraversato la vita della signora Innocenza Iannazzo, a cominciare dalla sua nascita, il 1915, che coincide con l’Italia in guerra nel primo conflitto mondiale; poi, il periodo sotto il fascismo, la seconda guerra mondiale, la prima Repubblica e così via, fino ad oggi. Oltre ai familiari e ai terziari, che hanno preso parte alla cerimonia religiosa, anche il Primo cittadino di Lamezia, con tanto di fascia. “Il grazie mio personale e di tutta l’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza –ha detto Paolo Mascaro, prima della conclusione della Celebrazione Eucaristica, presieduta da padre Antonio Bonacci-. Oggi è una giornata di festa, siamo tutti emozionati per i 100 anni della signore Iannazzo. E nel salutare la signora Iannazzo non posso negare di rivivere lo stesso affetto che ho per mia madre. E questo mi emoziona e mi commuove. Padre Antonio –ha proseguito il sindaco- ha ricordato le vicissitudini sociali che hanno
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