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Cultura e Società

Il Nobel per la Pace 2015

Paolo Emanuele · 9 anni fa

Il premio Nobel per la Pace fu assegnato per la prima volta nel 1901, e andò al francese Frederic Passt, fondatore e presidente della “Società d’arbitraggio tra le nazioni”, la prima società espressamente creata per il mantenimento della pace. Un solo italiano ha ottenuto il Nobel per la Pace, accadde nel 1907 e il premiato fu Ernesto Teodoro Moneta (insieme con il francese Louis Renault) che a fine Ottocento aveva fondato diverse organizzazioni e iniziative per la pace. Dal 1901 al 2014 sono stati assegnati 95 premi Nobel per la pace, due sono stati condivisi tra tre persone, sedici sono stati assegnati a una donna, l’età media dei Nobel per la pace è di 61 anni al momento dell’assegnazione. Un vincitore, il vietnamita Lê Ð?c Th?, ha rifiutato il premio. Tre Nobel erano agli arresti al momento dell’annuncio: il pacifista tedesco e giornalista Carl von Ossietzky, la leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi e l’attivista cinese per i diritti umani Liu Xiaobo. Quest’anno il premio Nobel per la Pace è stato vinto dal “Quartetto per il dialogo nazionale tunisino”. Il premio è stato conferito “per il suo contributo determinante nella costruzione di una democrazia pluralistica in Tunisia in seguito alla Rivoluzione dei Gelsomini 2011”. Il “Quartetto per il dialogo nazionale tunisino” è costituito da quattro organizzazioni della società tunisina: l’Unione generale tunisina del lavoro, la Confederazione dell’industria del commercio e dell’artigianato, la Lega tunisina per i diritti dell’uomo e l’Ordine nazionale degli avvocati di Tunisia. Rappresentano diversi settori e interessi della società e negli ultimi anni hanno collaborato come mediatori per la democratizzazione del paese, dopo la rivoluzione del 2011. Il Comitato per il Nobel per la Pace, che ha sede a Oslo (Norvegia), ha specificato che il riconoscimento è stato conferito al “quartetto” nella sua interezza e non alle singole organizzazioni che ne fanno parte. La cosiddetta “primavera araba” è iniziata proprio in Tunisia tra il 2010 e il 2011 e si è diffusa rapidamente in altri paesi del Nordafrica e del Medio Oriente, dove ci sono state altre proteste contro le limitazioni alle libertà imposte dai loro governi. In molti di questi paesi le rivoluzioni sono rimaste incompiute o si sono trasformate in lunghi conflitti civili. La Tunisia ha fatto eccezione e, seppure tra grandi difficoltà, è riuscita a proseguire la transizione verso la democrazia dopo anni di regime autoritario sotto il presidente Bem Ali.