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Chiesa

Ministri straordinari della comunione in una Chiesa ospedale da campo

Paolo Emanuele · 10 anni fa

L’incontro del Vescovo con i 150 ministri straordinari della comunione si è tenuto a Lamezia Terme, nella Chiesa di San Domenico, mercoledì 10 dicembre. Il raduno organizzato dall’Ufficio Liturgico Diocesano ha rappresentato il primo appuntamento del cammino di formazione, promosso dalla sezione Ministeri dello stesso ufficio. Monsignor Vescovo ha tenuto la Lectio divina, commentando il Salmo 23. Attraverso le parole del Salmo che celebra il Signore come Pastore del suo popolo, che non fa mancare la sua cura per ciascuna delle sue pecore, Monsignor Vescovo ha sottolineato che il ministero straordinario della comunione è un segno della cura della Chiesa nei confronti dei malati e continua la missione di Cristo, Buon Samaritano. Dopo la meditazione del Vescovo, ha preso la parola il direttore dell’Ufficio Liturgico, don Roberto Tomaino che ha richiamato alcuni punti chiave del ministero. In particolare il suo ruolo e la sua missione nella Chiesa diocesana e la natura straordinaria di questo servizio, verso il quale nessuno può vantare diritti o pretese. Prendendo spunto dalle parole del rituale di istituzione, il direttore ha ricordato che l’ufficio di ministri straordinari della Comunione, consente di distribuire la Comunione ai fedeli, di portarla ai malati e di recarla come viatico ai moribondi. A chi riceve tale compito, viene pertanto richiesto di esprimere nella fede e nella vita cristiana la realtà dell’Eucaristia, mistero di unità e di amore. Come afferma Papa Francesco, «la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. è inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso». In questa Chiesa come ospedale da campo, un ruolo bello e speciale viene assolto proprio dai ministri straordinari della comunione che rendono visibile l’attenzione per chi è impedito a partecipare alla Eucarestia, perché infermo. Infine è stato prospettato il cammino formativo a cura della Diocesi che sarà obbligatorio per tutti. Si tratta di due incontri nelle vicarie sulla spiritualità eucaristica del ministro straordinario e la prossimità ai malati come servizio. A questi due incontri si aggiunge la giornata intera del ritiro prima dell’istituzione e del rinnovo del mandato, prevista per il 31 maggio. Negli incontri si terranno presenti la necessaria formazione per l’approfondimento e la conoscenza dell’Eucarestia e dall’altro lato la realtà della sofferenza e della malattia, nelle sue diverse angolature. Per tutti, la celebrazione del Corpus Domini Diocesano il 4 giugno alle ore 18.30, dove sarà rinnovato il ministero straordinario della comunione. A occuparsi della formazione dei ministri straordinari della comunione in Diocesi, a partire da quest’anno, saranno Fra Gianluca Crudo, OFM cap e Suor Celina Zotto delle suore elisabettine.

Redazione