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Vita diocesana

L’omaggio floreale all’Immacolata in preghiera per i cristiani perseguitati

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Si è rinnovato anche quest’anno l’omaggio alla Madonna Immacolata da parte della Chiesa e della città di Lamezia Terme. Lunedì 8 dicembre alle ore 19.30, Monsignor Vescovo accompagnato dai Parroci Canonici della Città e dal Sindaco, Prof. Gianni Speranza, ha presieduto la preghiera corale davanti alla immagine della Vergine Immacolata in Piazza Pietro Ardito. Tantissimi i lametini presenti, che hanno sostato per partecipare alla Cerimonia che ha avuto come protagonisti dodici emigrati cristiani dell’Iraq, dell’Egitto e della Siria, ospiti dei progetti Sprar “Due soli” di Lamezia e “Terre sorelle” di Miglierina. A porgere la corona di fiori alla Vergine, i vigili del fuoco di Lamezia Terme, immancabili e affezionati a questa ricorrenza annuale. Ad animare con il canto liturgico, il coro della Diocesi di Lamezia Terme, Corale Benedetto XVI, guidata dal Maestro Sara Saladino. Durante l’omaggio floreale, il Vescovo ha rivolto la sua allocuzione, ricordando le migliaia di cristiani che patiscono persecuzione nel mondo, in particolare i cristiani del medio oriente. “La persecuzione dei cristiani è un fatto orribile, ma, diventa ancora più assurdo dinanzi ad un Occidente indifferente. Siamo ancora ai piedi della Vergine per pregare per i cristiani perseguitati nel mondo e in particolare in Medio Oriente. Accogliamo le parole di Papa Francesco, diffuse attraverso il videomessaggio ai cristiani in Iraq. La testimonianza e la resistenza dei cristiani in quella terra è puro martirio, consumato davanti alla nostra indifferenza. Vorrei che la Chiesa lametina si lasciasse trafiggere da questi esempi. Vogliamo chiedere a Maria che cessi questa disumana violenza e dia ai cristiani in Iraq e nel Medio Oriente la pace”. Al termine il Presule ha innalzato una preghiera a nome della città, il cui testo si riporta.

Santa Madre di Dio, Vergine Immacolata, l’omaggio floreale che abbiamo compiuto è il segno della nostra devozione e della nostra fiducia. O Vergine Immacolata, non abbiamo voluto mancare all’appuntamento con Te, oggi. Siamo venuti per dirti il nostro affetto mediante il dono dei fiori; per lodare il Signore che ti ha preservata da ogni macchia di peccato.Ti affido la nostra città: le necessità di tutte le famiglie, specialmente di quelle che sono nella povertà; la gioia dei nostri bambini e la passione di chi si dedica alla loro educazione; la speranza dei nostri giovani; il dolore dei nostri ammalati; l’attesa dei nostri anziani. Nelle tue mani pongo come i fiori più preziosi il servizio dei nostri sacerdoti, la trepida preparazione dei nostri seminaristi, la preziosa preghiera delle nostre suore di clausura, la verginale donazione delle nostre religiose ai più piccoli, ai poveri e agli infermi. Al tuo cuore affido la dedizione di quelli che nella politica, nell’esercito, nel sindacato, e nel servizio dell’ordine pubblico si impegnano per una giusta, pacifica e sicura convivenza. Ma ai tuoi piedi, affido le migliaia di giovani che popolano la nostra città e Diocesi. Te li affido tutti e ciascuno. Fa che non deludiamo le loro attese più profonde e più vere; concedi a noi pastori soprattutto di non lasciare senza risposte la domanda di senso che urge nel loro cuore; difendili da quella cultura che sta devastando la loro umanità perché li induce al relativismo, al cinismo, all’individualismo. Dona loro veri educatori che li sappiano introdurre nella realtà: per la loro vera e piena beatitudine.Vergine Santa, aumenta la nostra fede, rafforza la nostra speranza, ravviva la nostra carità. Vita, dolcezza, speranza nostra: ascoltaci, esaudiscici. O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.

Redazione