·

Vita diocesana

Ringraziare e camminare

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Una riflessione su un avvenimento vissuto ci permette di approfondirlo e comprenderlo meglio anche nelle sue parti.

Quest'anno( 30 novembre 2014, 2 febbraio 2016) Papa Francesco ha invitato tutta la comunità ecclesiale ad impegnarsi per una riflessione approfondita, una presa di coscienza e una dedizione nuova, per la vita consacrata.

Le celebrazioni sono prima di tutto un invito e un'occasione per meditare sull'evento. Siamo invitati a riunirci per rendere grazia a Dio che nella Chiesa ha voluto la vita religiosa. Egli ci chiama, invita tutti alla salvezza, ad essere pienamente uomini nella totalità della creaturalità umana, ad aprirci al trascendente. Non limitarci ad una dimensione unica della vita, a "volare con due ali".

Ad alcuni rivolge un particolare invito perché siano segno della sua presenza trascendente, della radicalità delle esigenze del suo Regno.

In cammino tra gli uomini e con gli uomini, compagni di viaggio, ma con un compito che li trascende: essere testimoni, nell'ordinario della vita, dello Straordinario : guidare totalmente lasciarsi e in piena fiducia da Dio, vivendo pienamente la Sua parola, e anche nella povertà dell'esistenza annunziare, rendendola presente nella propria vita, nella propria persona la ricchezza e la bellezza di un Dio che viene incontro e cammina con gli uomini, perché questa vita è degna di essere vissuta in Lui e con Lui.

Nella nostra Chiesa locale abbiamo vissuto il primo momento di questo anno iniziando il nostro itinerario. Riuniti in preghiera nella chiesa di S. Domenico, lo sguardo rivolto a Dio e agli uomini, ci siamo messi in cammino per le vie della nostra città. La memoria dei Santi della nostra regione ci ha accompagnati nell'itinerario orante e ci ha sottolineato il senso della presenza e del nostro andare: essere compagni di viaggio nella preghiera nel servizio, nella testimonianza, guidati oggi dalla parola del papa e del nostro vescovo perché sappiamo incarnare e vivere qui, oggi, con questi nostri fratelli, in questa Chiesa il carisma di servizio che Dio ci ha affidato.

Il Vescovo che ha desiderato e voluto questa celebrazione, ci ha espresso visivamente l'attenzione, la vicinanza, l'interesse per la nostra vita, per noi, per il nostro servizio e la nostra fedeltà incondizionata a Dio e alla Chiesa. La presenza dei presbiteri, dei diaconi e delle tante forme di vita ecclesiale associata presenti in diocesi e dei tanti che hanno partecipato, il sostegno della loro preghiera e della loro parola accrescono il desiderio e l'impegno dei religiosi nel vivere e testimoniare la realtà del Regno e dei suoi valori, qui in mezzo a noi, nel nostro tempo e nel nostro mondo amato e salvato dal Cristo. Con queste persone concrete, ricche di fede, con gli smarriti e sfiduciati, con quanti forse rischiano di perdere anche l'ultimo barlume di speranza, con tutti i religiosi sono in cammino alla ricerca del volto di Dio.

L'eucarestia è il grazie sempre attuale reso a Dio Un grazie che si concretizza in questa Chiesa locale di Lamezia Terme che da a noi religiosi la possibilità di vivere in essa e con essa il nostro carisma, il servizio e il comune cammino di santificazione.

Questo nuovo tragitto si apre dinanzi a noi: la gratitudine e la preghiera a Dio per la vita di questa Chiesa segnano i passi del nostro andare.

Padre Giuseppe Ferrara, Vicario Episcopale per la vita consacrata