Giovedi 20 novembre 2014 dalle ore 11.30 alle ore 13.00 è stata realizzata nella sala convegni del Liceo Scientifico “G.Galilei” di Lamezia Terme una Lectio magistralis tenuta dalla prof.ssa Annabella D’Atri, docente di storia della filosofia presso l’Università della Calabria. L’evento, di cui è stata promotrice la prof.ssa Miriam Rocca, in collaborazione con le altre docenti del Dipartimento di Filosofia dell’Istituto, prof.ssa Adelina D’Agostino e Prof.ssa Marisa Bruno, ha visto coinvolti gli studenti delle quinte classi del Liceo Scientifico, che parteciperanno alle selezioni per la XXIII edizione internazionale delle Olimpiadi di Filosofia, voluta dalla Società Filosofica Italiana, con il patrocinio del MIUR. La lectio, che partendo dalla maieutica socratica, ha visto sfiorati la concezione metafisica kantiana, la definizione del tempo di Bergson fino ad arrivare ad Habermas a Popper e alla filosofia attuale del compianto Reale, ha posto il senso della filosofia e del filosofare come pensiero interrogante. In essa i ragazzi hanno partecipato attivamente con interventi che hanno dato input ad ulteriori approfondimenti. Spunti arricchenti che hanno permesso alla docente accademica di spaziare nelle sue vaste conoscenze filosofiche. Le domande poste hanno riguardato i perché del filosofare, la mancanza di assiomi e punti fermi nella storia della filosofia, la paradossalità del fatto che ogni speculazione filosofica sia contraddetta da quella successiva. La D’Atri ha risposto loro su come la mancanza stessa di certezze sia humus per la filosofia, in ultimo rimarcando il suo ruolo di ricercatrice, ossia ponendosi essa stessa come chi ricerca verità e certezze, ha posto un grande punto di domanda sull’universalità della verità e su come sia secondo lei più consono parlare oggi di verità generale (generica, dei più), bandendo, al contempo, ogni forma di relativismo, poiché affermare che esista una verità diversa per ognuno, significa chiudere le porte al dialogo, al confronto, alla ricerca di un pensiero comune. L’evento è stato concluso dalla prof.ssa Rocca che ha spiegato ai ragazzi l’intenzione fondamentale dell’Olimpiade, che non è quella di dare risalto alla competizione, ma di spronarli a mettersi in gioco, a saper tradurre le conoscenze in competenze e abilità, a saper argomentare in maniera coerente le loro personali idee e opinioni. Lectio e Olimpiade- ha affermato in ultimo- si innestano in quel filone della “scuola del fare”, per cui l’apprendimento non è solo astratto nozionismo, ma si traduce in un “sapere pratico” che aiuta il ragazzo ad orientarsi in una società dinamica che pone davanti continue sfide e sempre nuove esperienze cognitive. Presente alla lectio, sia come Sindaco che come docente di filosofia, anche il Sindaco Speranza, che ha poi rivolto un breve saluto ai ragazzi e alle docenti. Miriam Rocca
Cultura e Società
Tappa al Liceo Scientifico “G. Galilei” delle Olimpiadi di Filosofia
Paolo Emanuele · 10 anni fa