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Cultura e Società

La Partita per la Pace voluta da Papa Francesco

Paolo Emanuele · 10 anni fa

L’1 settembre è stata realizzata una partita di calcio per la pace, voluta da Papa Francesco. Campioni del presente e del passato, capitanati da Javier Zanetti e da Gianluigi Buffon, sono scesci sul campo dello Stadio Olimpico di Roma per una gara attraverso la quale il Pontefice ha voluto lanciare un nuovo appello per favorire la pace nel mondo. La partita è avvenuta tra la squadra “Pupi onlus” fondata dall’ex calciatore argentino Javier Zanetti e dalla squadra dell’ente educativo cattolico “Scholas Occurentes”. La Partita Interreligiosa per la Pace, fortemente voluta da Papa Francesco, è andata in scena all’Olimpico davanti a più di 20mila spettatori fra i cori di apprezzamento per Bergoglio e quelli per i tanti campioni ed ex campioni in campo. Prima della partita i giocatori sono stati in udienza con Papa Francesco presso l'Aula Paolo VI in Vaticano. Oltre a Diego Armando Maradona e Alex Del Piero, e il vice presidente dell'Inter, Javier Zanetti, promotore della Partita, c'erano anche gli azzurri Buffon e Pirlo, gli ex rossoneri Shevchenko e Paolo Maldini, l'ex interista Cordoba, il giallorosso Nainggolan, e l'ex campione della Colombia Valderrama. Nell'incontro con gli atleti, Papa Francesco ha sottolineato il significato dell'evento: "La partita di questa sera sarà certamente occasione per raccogliere fondi per progetti di solidarietà, ma soprattutto sui valori universali che il calcio e lo sport in generale possono favorire: lealtà, condivisione, accoglienza, dialogo, fiducia nell'altro. Si tratta di valori che accomunano ogni persona a prescindere da cultura e credo religiosi". "L'evento sportivo ha aggiunto il Pontefice è un gesto altamente simbolico per far capire che è possibile costruire una cultura dell'incontro e un mondo di pace dove i credenti di religioni diverse conservano la loro identità, vivendo nel reciproco rispetto". Il Santo Padre ha anche tenuto a precisare, rivolgendosi ai calciatori ed ex campioni presenti in aula, che il "il Calcio è un fenomeno umano e speciale, che ha tanta incidenza nella mentalità. La gente vi guarda con ammirazione per le vostre capacità atletiche. E' importante dare il buon esempio, sia dentro che fuori dal campo. Nelle gare sportive siete chiamati a dimostrare che lo sport è gioia di vivere. Anche con i vostri atteggiamenti quotidiani carichi di fede umanità e altruismo potete rendere una testimonianza in favore di una pacifica convivenza civile e sociale, fondata su amore e pace". Nel lanciare il suo messaggio ai calciatori, di "allargare i vostri cuori, da fratelli a fratelli", Francesco ha dunque concluso: "Discriminare può essere sinonimo di disprezzare. In questa partita direte no a ogni discriminazione. Le religioni sono chiamate a farsi vincolo di pace, mai di odio. Sempre e solo l'amore". Al suo arrivo in Vaticano, Maradona ha spiegato il senso dell'evento: "Ci ha convocati il Papa sapendo che possiamo dare un impulso alla gente che non vuole la pace nel mondo", ha detto l'ex 'pibe de oro': "Vogliamo farli ragionare sul fatto che una partita di calcio e sport può essere un modo per far terminare il calvario che vediamo tutti i giorni in tv". Al termine dell'incontro, Maradona ha regalato al Papa una maglia autografata con la dedica "A Papa Francesco con tutto il mio affetto e molta pace per tutto il mondo". Fra i due c'è stato un lungo abbraccio e ritornando al suo posto l'ex 'Pibe de Oro', visibilmente emozionato, si è lasciato andare ad un gesto di esultanza per l'avvenuto incontro con Bergoglio. ''Sono molto commosso di abbracciarlo, di sentirmi argentino e di e ritornare alla Chiesa dopo che mi ero allontanato per mia madre, quando se l'è portata via Dio. Però oggi sono contento di reincontrarmi con la Chiesa, con 'Francisquito', e di giocare per la Pace", ha detto l'ex fuoriclasse argentino. Per Maradona "il gesto del Papa è un gesto unico direi, non ho mai visto un Papa con tanto, tanto, quello che sapete voi (riferendosi agli attributi, ndr) come questo.". Emozionato anche Alex Del Piero: "Stare qui è un onore. Promuovere la pace in questo modo e promuovere questo tipo di partita è fondamentale. Cosa mi sento di dire? Preferisco ascoltare quanto avrà da dirci il Santo Padre" ha concluso l'ex attaccante della Juventus. Ad aprire le “danze” è stato lo show di Violetta, subito seguito dal momento in cui un ulivo per la pace è stato piantato a bordocampo. Infine lo spettacolo vero e proprio: quello sul campo. E’stata una festa in campo e fuori. Poco conta il risultato, vittoria 6-3 di “Pupi onlus” sulla “Scholas Occurentes”, quanto lo scopo.