In un periodo storico in cui tutto chiude (negozi, attività commerciali e quant’altro) a causa della morsa sempre più stringente della crisi, è bello una volta tanto poter parlare di qualcosa che apre, anzi, “riapre” ufficialmente: domenica 22 giugno è stato infatti inaugurato il nuovo Teatro Grandinetti, che torna così agibile dopo anni dalla chiusura. Si utilizza l’aggettivo “nuovo” per rimarcare il cambiamento rispetto al passato, sia fisicamente con la ristrutturazione dell’edificio, sia concettualmente, dal momento che dopo l’acquisizione da parte dell’Amministrazione comunale, il teatro passa ad essere patrimonio comune di Lamezia Terme. L’evento della riapertura, atteso con curiosità da tutti i lametini, verrà celebrato come merita attraverso una settimana di eventi gratuiti, dal 23 al 28 giugno, attraverso un programma artistico concordato congiuntamente dal Comune di Lamezia e le varie associazioni locali che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa. Dopo anni interlocutori dunque, il Teatro Grandinetti torna ad essere finalmente a disposizione dei lametini e, cosa ancora più importante, diventa per la prima volta patrimonio pubblico della città, uno dei cuori pulsanti di Lamezia Terme, non a caso situato territorialmente nel centro nevralgico cittadino. L’attività teatrale nasce in realtà nel 1918 prima con la costruzione, da parte di Francesco Grandinetti, del primo Teatro Grandinetti a Sambiase. Nel 1936 invece viene costruito l’attuale Teatro nel centro di Nicastro, risultando da allora uno dei riferimenti culturali più importanti per Lamezia e non solo. Un Teatro che, come ben sappiamo, non si declinò solo come contesto per spettacoli teatrali ma anche cinematografici. Dunque un simbolo storico indiscutibile di arte, spettacolo, cultura non solo della nostra città, ma anche dell’intera regione. Ma soprattutto, e questo per Lamezia e per i lametini dovrebbe contare molto, la riapertura del teatro Grandinetti, oltre ad avere appunto una valenza culturale (e perché no, anche economica), assume un peso enorme prima di tutto da un punto di vista sociale: il baricentro delle attività di aggregazione (sia dei giovani che dei meno giovani), degli eventi di socializzazione o anche del semplice “stare bene in compagnia”, può veramente in questo modo essere riposizionato dentro la città e non fuori; a fronte di una propensione centrifuga dei cittadini a cercare sempre più al di fuori di Lamezia le attività per trascorrere una serata, questa può essere prima di tutto l’occasione, come succedeva appunto anni fa quando il Teatro era in piena attività, di riportare al centro la “movida”, se così vogliamo chiamarla, lametina. E’quello che si augura prima di tutti l’Amministrazione comunale, che tanto ha lavorato per la buona riuscita dell’acquisizione del Teatro Grandinetti, e tanto dovrà ancora lavorare per rilanciarlo come, e meglio, di prima. Nel frattempo è però già apprezzabile che un luogo così significativo, una tappa simbolica importantissima nella mappa dei ricordi di ogni cittadino sia stato finalmente restituito alla città. Un passo importante affinché non ci si dimentichi il peso culturale e artistico che Lamezia Terme ha su tutta la regione.
Francesco Furia
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Riapre il Teatro Grandinetti, patrimonio pubblico di Lamezia: dal 23 giugno una settimana di eventi gratuiti
Paolo Emanuele · 10 anni fa