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La parola del Vescovo

L’omelia del Vescovo per la professione solenne di Suor Petra OSB

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Domenica 15 giugno, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Cantafora ha presieduto la celebrazione dell’Eucarestia nel Santuario diocesano della Madonna di Dipodi durante la quale Suor Petra della comunità delle Oblate di Santa Scolastica del Monastero della Resurrezione in San Michele di Serrastretta ha fatto la sua professione perpetua. Di seguito il testo dell’omelia.

«Il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà».Carissimi fratelli e sorelle, care sorelle benedettine, carissima Madre Bernarda, in questa festa della S. Trinità celebriamo la fedeltà di Dio ad una creatura: Sr. Petra e la sua risposta d’amore a Dio che la chiama.La liturgia odierna ci viene incontro e sperimentiamo la misericordia di Dio e la sua fedeltà.La professione monastica è infatti la consacrazione di tutta la persona a Dio Trinità.Noi siamo stati battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Nella comunione trinitaria noi abbiamo rinunciato al peccato e siamo già interamente immersi nella vita divina e consacrati a Dio.Ma quando un’anima avverte e risponde alla chiamata di Dio e lo segue con tutto il cuore, ciò che è avvenuto col battesimo, diventa una consacrazione definitiva a Dio e una rinuncia totale al peccato. Nella tradizione è infatti definita “secondo battesimo” perché attraverso la professione monastica e i voti di obbedienza, castità, povertà e – in questo caso – anche di stabilità, la monaca rinuncia con solennità e definitivamente al peccato, alle trame del nemico per andare risolutamente incontro al Signore.Qual è la molla intima della professione? L’amore totale e incondizionato per Gesù, la fedeltà al Vangelo, il desiderio di seguire il Signore in una forma di vita concreta, quella delle Oblate Benedettine di S. Scolastica.La professione impegna totalmente; non è un’osservanza di regole esterne, è un’adesione d’amore incondizionata e totale: coinvolge gli affetti, la volontà, l’intelligenza, le forze.è un sacrificio completo di fedeltà, è un sacrificio di lode che una donna può vivere, in piena libertà, solo se sorretto dalla grazia, per servire Dio con tutto il suo essere.Essere consacrati a Dio è essere consacrati dal fuoco dell’amore trinitario, il fuoco che Gesù è venuto a portare sulla terra, un fuoco che scalda e non si consuma, ma che brucia tutte le scorie del nostro orgoglio. Questa purificazione, questa ascesi la monaca la vive ogni giorno, deponendo l’intera esistenza nelle mani di Dio; la vive mettendosi a servizio delle proprie sorelle, esercitandosi nell’obbedienza, vivendo nella povertà – non solo di cose – ma divenendo povera di sé, nutrendo l’amore per Gesù attraverso la castità.Il cuore casto è un cuore che ama ogni persona come la ama Dio, è un cuore capace di «farsi tutto a tutti», come dice S. Paolo, un cuore che non fa differenze di persone, che bandisce le maldicenze e che ama con benevolenza e nella verità.Cara Sr. Petra, tu hai avuto modo di crescere e di formarti in questi anni alla scuola del Vangelo nella tua comunità. S. Benedetto insegna che non bisogna anteporre nulla all’amore di Cristo.Sii fedele a questa chiamata, alla vita che hai scelto e per la quale hai già lasciato la tua terra d’origine e hai avuto modo di accogliere la tua storia e di lasciare fare al Signore.Vivi sempre la semplicità evangelica unita alla prudenza e alla sapienza. Infatti tutti noi andiamo avanti nella vita conoscendo ancora le nostre contraddizioni alla volontà del Signore, cadendo nei peccati, attraversando a volte le valli oscure della morte.Cara Sr. Petra chiediamo per te al Signore il dono della perseveranza e della fedeltà, perché noi non sappiamo se siamo davvero dei veri discepoli del Signore. Però sappiamo di amare Gesù e di volerlo seguire con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questo significa «tendere alla perfezione», come l’apostolo ci insegna.Chiediamo a Maria, la Vergine di Dipodi, di sostenere questo tuo sì perché il Signore possa essere il tuo sposo per sempre. A Lui solo rendi lode, senza cercare la lode, reciteremo nella preghiera di consacrazione, sii saggia nella bontà, austera nella dolcezza, casta nella libertà.Ti accompagna la tua comunità, la Chiesa di Lamezia e tanti fratelli e sorelle nella fede perché il tuo sì possa essere la testimonianza visibile dell’amore di Dio per noi.Amen