La Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorileè una ricorrenza promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) nel 2002, per far aumentare la consapevolezza dell’esistenza del lavoro minorile e prevenire tale realtà in ogni sua forma. Dal 2002 perciò la Giornata riunisce tutti i governi, i datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori della società civile e perciò entra nella coscienza di moltissime persone che da tutto il mondo “ gridano” la difficile situazione dei bambini lavoratori e le possibili strategie per aiutarli. Il lavoro minorile va a braccetto con la povertà, laddove l’unica opportunità di reddito è il duro lavoro manuale ed i più piccoli sono costretti a contribuire. Mentre le famiglie, che vivono questa estrema povertà ed annebbiate da questo tormento, talvolta sono costrette ad accettare le offerte di intermediari senza scrupoli per l’impiego dei minori in attività lavorative. I bambini sono facile preda di mafie e mercanti perché hanno un gran vantaggio: costano poco, richiedono meno garanzie e sono facilmente soggiogabili. è difficile quantificare con esattezza il numero dei minori costretti a lavorare, perché il lavoro minorile, essendo spesso clandestino e non dichiarato, elude le statistiche ufficiali sull’occupazione Stante ciò l’Organizzazione Internazionale del Lavoro richiama l’attenzione sul fondamentale ruolo ricoperto dalla protezione sociale al fine di mantenere i bambini lontani del lavoro minorile e/o sottrarli da esso. Essa afferma che la protezione sociale “è un diritto umano ma è anche un elemento costitutivo di ogni politica economica e sociale solida” racchiudendo il tema nello slogan: “Extend social protection: combat child labour!” Ma cercare nuove strategie da applicare contro la piaga del lavoro minorile ed attuare la protezione sociale vuol dire puntare a ridurre la povertà (soprattutto nei Paesi del Sud del mondo) con la creazione alternative di reddito, il miglioramento delle tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Nel 2013, durante la III Conferenza globale sul lavoro minorile di Brasilia, la comunità internazionale ha adottato la Dichiarazione di Brasilia, che sottolinea la necessità del lavoro dignitoso per gli adulti, dell’istruzione gratuita e obbligatoria per i bambini e della protezione sociale per tutti. è difficile quantificare con esattezza il numero dei minori costretti a lavorare, perché il lavoro minorile, essendo spesso clandestino e non dichiarato, elude le statistiche ufficiali sull’occupazione. Ciò nonostante si può calcolare che il fenomeno riguardi centinaia di milioni di bambini, privati del diritto all’istruzione, alla salute, al gioco. La Giornata mondiale 2014 riafferma queste priorità e chiede: Azioni mirate ad introdurre, migliorare ed estendere la protezione sociale, in linea con la Raccomandazione ILO No. 202 sui sistemi di protezione sociale di base; Sistemi nazionali di sicurezza sociale adatti ai bisogni dei bambini e che contribuiscano al contrasto del lavoro minorile.Un’attenzione particolare ai minori particolarmente vulnerabili. L’Unicef Italia ha dedicato 12 Giugno 2014 al Bangladesh, uno dei paesi più poveri al mondo, in cui 26 milioni di bambini vivono sotto la soglia di povertà, il 66% delle donne (tra i 20 e i 24 anni) si e’sposata prima di aver compiuto 18 anni e solo il 37% dei bambini viene registrato alla nascita. Secondo i dati disponibili – sono circa 4,5 milioni i bambini sfruttati in settori ad alto rischio quali l’edilizia, le riparazioni meccaniche ed elettriche, le fabbriche di tabacco, fino allo sfruttamento nella raccolta dei rifiuti e nella guida dei risciò. Papa Francesco, nell’udienza generale dell’11 Giugno, da piazza San Pietro ha lanciato il suo appello in favore della Giornata Mondiale contro il lavoro minorile 2014: “Decine di milioni di bambini sono costretti a lavorare in condizioni degradanti, esposti a forme di schiavitù e di sfruttamento come anche ad abusi, maltrattamenti e discriminazioni. Auspico vivamente che la comunità internazionale possa estendere la protezione sociale dei minori per debellare la piaga dello sfruttamento dei bambini. Rinnoviamo tutti il nostro impegno, in particolare le famiglie, per garantire ad ogni bambino e bambina la salvaguardia della sua dignità e la possibilità di una crescita sana. Una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia alla vita e al futuro. Vi invito tutti a pregare la Madonna che ha voluto il Bambino Gesù in braccio, a pregare la Madonna per questi bambini che sono sfruttati al lavoro e subiscono gli abusi”. ILO si prefigge raggiungere l’obiettivo fissato dalla comunità internazionale di eliminare entro il 2016 le peggiori forme di lavoro minorile ma occorre accelerare e intensificare gli sforzi attraverso l’adozione di misure che vadano a colpire il lavoro minorile alla radice, al fine di dare l’opportunità a tutti i bambini di vivere una vita in buona salute, felice e produttiva.“Stiamo sulla strada giusta – ha dichiarato Guy Ryder, Direttore Generale dell’ILO – ma i progressi sono ancora troppo lenti. Se vogliamo veramente debellare il flagello del lavoro minorile nel prossimo futuro, allora dobbiamo intensificare i nostri sforzi a tutti i livelli. Abbiamo 168 milioni di buone ragioni per farlo”. “Prevenire il rischio di sfruttamento e violenza” in questo contesto si colloca la prima indagine nazionale sul lavoro minorile, realizzata da Save The Children allo scopo di iniziare a colmare un annoso vuoto di dati ed evidenze in materia. L’indagine 2014 sul lavoro minorile ha inteso, in particolare, approfondire il rapporto tra il lavoro minorile e il coinvolgimento dei minori in circuiti illegalie anche la percezione che del lavoro hanno i ragazzi e le ragazze all’interno del circuito penale: se sia considerato uno strumento positivo, in un’ottica “rieducativa” e di emancipazione da comportamenti illegali e devianti. A sostegno della campagna di sensibilizzazione vi è quella lanciata dall’ILO -“Un cartellino rosso contro il lavoro minorile‘- con l’inizio dei mondiali di calcio 2014 in collaborazione con la Fifa, che in intende porre l’attenzione del pubblico sul tema dello sfruttamento dei bambini in occasione degli eventi calcistici più seguiti.
La parola del Vescovo
12 GIUGNO GIORNATA CONTRO IL LAVORO MINORILE
Paolo Emanuele · 10 anni fa