A conclusione del Meeting delle Famiglie, il 24 maggio, alla presenza di numerosi convenuti e di S. E. il Signor Cardinale Piovanelli, il Presule Lametino ha voluto indirizzare queste parole.
In questo giorno, con piacere ringrazio il Signore per la presenza di Vostra Eminenza, sa-luto anche il parroco don Giovanni Masi, don Pino Angotti direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale familiare e tutte voi care fami-glie e fedeli tutti. L’appuntamento odierno si inserisce all’interno del mese mariano, durante il quale ci raduniamo in preghiera nella Chiesa Cattedrale sostenuti dall’intercessione della Vergine di Vi-sora. Invitati da Papa Francesco, in questo mese ricorriamo a lei come Madre dell’Evangelizzazione. E come ricordava San Giovanni Paolo II, - definito da Papa Francesco, il Papa della fami-glia - la famiglia ha un ruolo di primissimo piano, nella spinta missionaria della Chiesa. In tal senso la famiglia è la prima e più importante via della missione. Per questo, “l’evangelizzazione dipende in gran parte dalle famiglie”. In Diocesi, abbiamo avuto diversi momenti che hanno scandito il cammino formativo ed ecclesiale delle nostre famiglie. Ad esempio nell’ultimo fine settimana, ab-biamo partecipato al convegno organizzato dal Comitato Famiglie Numerose e dall’associazione Scienza e Vita, dal titolo Fa-miglie al passo con i tempi, a cui ha preso parte anche Monsignor Galantino, con il contributo del Professor Gandolfini e il sostegno dell’Associazione Medici Cattolici di Lamezia. Mentre domenica scorsa, le famiglie hanno vissuto un altro appuntamento del loro itinera-rio di formazione permanente al matrimonio. Si tratta di una serie di iniziative e momenti di incontro, attraverso i quali la Chiesa lametina cerca di concretizzare la sua sollecitudine per le famiglie, perché possano essere strumento dell’evangelizzazione nella nostra Diocesi e nel-la nostra società. Noi crediamo nelle nostre famiglie! Sap-piamo di poter contare su di loro come una base senza la quale la società sarebbe incamminata verso un domani incerto, dove anche la stessa natura così chiara ed evidente rischia di essere estromessa e confusa. Non stiamo sulle difensive, ma non possiamo neanche tacere di fronte alla terribile campagna di propaganda ideologica che ci vuole rubare la normalità della vita, fatta di padre e di madre. Certo è necessario far prendere coscienza alle famiglie della responsabilità grande che hanno nell’affrontare questo combattimento. E senza la fede che aiuta e fonda l’identità al-ta di una famiglia, chiamata ad essere immagine e segno della comunione d’amore che Dio è in se stesso, il cammino risulta ancora di più in sa-lita. L’augurio che si fa preghiera è che ogni nostra famiglia, con la protezione della Beata Vergine Maria, possa essere “luce” come diceva San Giovanni Paolo II. Ogni famiglia porta una luce e ogni fami-glia è una luce! è una luce, un faro, che deve illuminare la strada della Chiesa e del mon-do nel futuro” (Discorso all’Incontro delle Famiglie, 08.10.1994, n. 6). Alle nostre famiglie chiediamo proprio que-sto, di essere luce per la Chiesa, ma anche per la società politica che troppo e spesso dimentica quale bene è la famiglia. Grazie ancora Eminenza e a quanti si sono adoperati per questo incontro, mentre affido alla Vergine della Quercia le famiglie della nostra Diocesi, in particolare quelle che hanno perso per la difficoltà della vita, la loro luce. Possano brillare ancora della presenza del Signore nelle loro case.