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Cultura e Società

Festa dei Popoli

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Il Chiostro di San Domenico di Lamezia Terme, ha ospitato la prima edizione della Festa dei Popoli, fortemente voluta e organizzata dall’Ufficio Migrantes della Diocesi di Lamezia Terme, in particolare dalla Direttrice suor Manuela Simoes, con il sostegno del Centro Interculturale “Insieme” della Caritas e il gratuito patrocinio del Comune di Lamezia Terme. Lo spettacolo, presentato dalla giornalista Maria Scaramuzzino, ha visto prima l’intervento di Suor Manuela Simoes «con la manifestazione, vogliamo scommettere su una cultura dell’incontro che riesca a fare incontrare e dialogare gli immigrati e la popolazione locale, affinché i lontani diventino vicini». Dopo un momento di riflessione per i morti del Mediterraneo, e un un minuto di silenzio, hanno lasciato il loro saluto il Sindaco della città Gianni Speranza e il Vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora convinto che «occhi, volti, colori diversi, possono e devono fare bello il nostro paese. Se ci prendiamo per mano senza volere il male dell’altro, avremo la vera comunione dei popoli. Odiare non porta a nulla, solo vivere male la nostra esistenza. Apriamoci agli altri». Come in una staffetta dai tanti colori, si sono poi esibiti: la Calabria con il gruppo folk "I Calabruzi" il Messico con cittadini messicani che hanno intonato un canto accompagnato da chitarra; poi alcuni Ucraini con l'Inno dei Guerrieri cosacchi; un ragazzo Gambiano, ospite di “Luna Rossa”, che ha raccontato la sua storia cantando stile rap; il signor Francesco e i suoi due nipotini, cittadini di etnia rom, con fisarmonica e tamburello. La festa è continuata poi con un canto tipico polacco; a seguire il gruppo de “I nonni” con canti popolari calabresi. Dopo una pausa per la celebrazione della Santa Messa, cittadini provenienti dall'America Latina hanno rallegrato la seconda parte della festa con canti e balli, lasciando poi a “I nonni” e i ragazzi la conclusione della serata a ritmo di Djambè e musiche africane. All’interno del Chiostro, il Gazebo accoglienza di Migrantes e Centro “Insieme” e a seguire Rom, cittadini provenienti dalla Polonia, dal Marocco, dal Corno d’Africa, dalla Nigeria, dall’America Latina, dalla Romania, dall’Ucraina, dallo Sprar di Lamezia Terme e dalla Comunità di Accoglienza per minori stranieri non accompagnati “Luna Rossa”, hanno allestito e gestito una mostra di stand, esponendo ciò che rappresenta il loro Paese, dal cibo ai costumi tradizionali. E’stato possibile visitare i gazebo durante tutto il tempo della festa.