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Cultura e Società

Bene comune e formazione in politica. Incontro in episcopio tra il vescovo Cantafora e il ministro Lanzetta

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Uno scambio di opinioni molto cordiale e informale, una buona mezz’ora di riflessioni condivise per parlare della situazione politica, economica e sociale del Paese ma soprattutto delle tante emergenze calabresi e delle possibili soluzioni ai tanti problemi che attanagliano la nostra terra. Questo il filo conduttore dell’incontro tra il vescovo della diocesi, mons. Luigi Cantafora, e il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta. La rappresentante del governo Renzi ha voluto incontrare il presule nel corso della sua visita alla città di Lamezia, articolata in diverse tappe. Nell’atmosfera rarefatta del salone dell’episcopio il vescovo e il ministro si sono trovati concordi su un concetto fondamentale e cioè che i calabresi devono smetterla di lamentarsi ma devono darsi da fare per costruire con le proprie mani il futuro. Mons. Cantafora ha sottolineato: “Dalla sinergia nasce il lavoro e quindi lo sviluppo del territorio la crescita della società civile.

Il lavoro dobbiamo crearlo dalle risorse che abbiamo e che non sappiamo ancora valorizzare abbastanza”. Il ministro Lanzetta ha ricordato di aver fatto il sindaco per alcuni anni a Monasterace e si è detta convinta “che solo lavorando in squadra si possano ottenere risultati positiva a favore dell’intera collettività; solo con le azioni sinergiche si possono attuare le buone prassi”. Il pastore diocesano ha spiegato al ministro che, da otto anni, la diocesi ha avviato la scuola di Dottrina sociale della Chiesa. Un percorso di conoscenza e di formazione che è cresciuto di anno in anno e che ha coinvolto diversi centri dell’hinterland con centinaia di iscritti per ogni ciclo di studi. “La formazione è imprescindibile in ogni campo, in particolare in politica – ha commentato mons. Cantafora – chi governa, chi ricopre ruoli di grande importanza deve essere preparato, deve sapere amministrare la cosa pubblica. L’obiettivo da perseguire è il bene comune e non quello individuale”. Lanzetta ha aggiunto: “E’importante far capire che non si deve fare il politico tutta la vita; si può dare il proprio contributo per la comunità ma poi bisogna comprendere quando è venuto il momento di mettersi da parte”.