Successo al Teatro Politeama per la della III rassegna di teatro in vernacolo <> (dall'8 febbraio al 4 maggio, per un totale di 9 commedie), organizzata dall'associazione teatrale "I Vacantusi" (presieduta da Rosa Aiello), sotto la direzione artistica di Nico Morelli e Walter Vasta. Nel weekend appena trascorso è andata in scena la commedia in due atti “U gabbu cogghj”, proposta dagli attori della compagnia lametina “Giovanni Vercillo”, per la regia di Raffaele Paonessa. Con (in ordine alfabetico): Francesca Cataudo (Carmena), Biagio Colacino (Agostino), Giovanni Paolo D’Ippolito (Ntoni), Lidia Macrì (Donna Teresa), Gianluca Muraca (Don Giovanni), Gennaro Palmieri (Ciccio), Raffaele Paonessa (Don Peppe), Pino Persico (Nicola), Luisa Vaccaro (Rosina).
Nella piece in vernacolo, toccati i temi del tradimento coniugale, contestualizzati nel triangolo: lui, lei, l’altro, che ha visto don Peppe, donna Teresa e don Giovanni i protagonisti dell’intrigo amoroso.
Don Peppe ha una bella moglie che gli vuole bene, lo rispetta e accudisce alle faccende di casa. Tutto sembra filare liscio fino al momento in cui l’equilibrio, in realtà solo apparente, viene turbato dall’arrivo di don Giovanni che, dopo aver ferito in una violenta lite un creditore, cerca rifugio a casa di don Peppe.
Per donna Teresa iniziano momenti di tormentoso conflitto: lei è attratta da don Giovanni, che ne risveglia femminilità e sensualità, fino a prima sopite. Il finale è scontato: donna Teresa si getta passionalmente tra le sue braccia, rinunciando così alla vita monotona e quieta a cui il marito l’aveva abituata.
Ma di tutta questa vicenda “un vi ndi faciti gabbu, ca u gabbu cogghj!”.
Il gruppo teatrale “Giovanni Vercillo” nasce circa 20 anni fa nella parrocchia San Francesco di Paola a Lamezia Terme. Il primo copione scelto fu “Natale in casa Cupiello”, di Eduardo de Filippo. <
E fu così che il gruppo… si costituisce legalmente e come nome da dare alla compagnia sceglie