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Spazio ai lettori

Conoscere la fede attraverso l'arte e la bellezza

Salvatore D'Elia · 11 anni fa

Il 26 Gennaio 2014 con la nostra parrocchia Maria SS. Delle Grazie , siamo andati ad un incontro di formazione per animatori, organizzato dal Servizio diocesano di pastorale Giovanile, che si è tenuto alla Bethel di Dipodi. Il tema della giornata era: “CONOSCERE LA FEDE ATTRAVERSO L’ARTE E LA BELLEZZA”.

Arrivati lì siamo stati accolti da alcuni dell’equipe della Pastorale Giovanile, insieme a giovani di altre parrocchie. La giornata è stata guidata da don Fabio Stanizzo, suor. Caterina Fodaro suor Elisabetta Torini.Abbiamo iniziato la giornata con un breve ma intenso momento di preghiera successivamente Ci siamo riuniti in un salone dove avevano allestito l’ambiente proiettando tre icone alle pareti e creando quindi un clima di preghiera grazie anche ad un sottofondo musicale. Le icone raffiguravano la Santissima Trinità, la Resurrezione di Cristo e la Natività. Ci è stato quindi chiesto di osservarle in silenzio e di soffermarci su una di esse cogliendone un particolare. Dopo un lungo momento di silenzio c’è stata la condivisione in cui chi voleva poteva dire ciò che lo aveva colpito. Partendo da questo, le suore ci hanno spiegato il significato di ciascun’icona:



- icona trinità. In questa icona sono raffigurate tre persone sedute ad un banchetto: al centro vi era il Figlio con la tunica rossa, a destra lo Spirito Santo con la tunica blu e a sinistra il Padre con la tunica rosa. Le tre figure sono racchiuse in un cerchio che sta ad indicare l’eternità e la perfezione.

- icona resurrezione. Questa icona rappresenta la vittoria di Cristo sulla morte, infatti le porte degli inferi sono fracassate sotto i suoi piedi. Il centro dell’icona è Cristo risorto rivestito di luce che portava via dagli inferi Adamo ed Eva. Il particolare che ci aveva colpito erano proprio le mani di Cristo che prendeva per il polso Adamo per toglierlo dall’inferno insieme ad Eva. Egli, come ci hanno spiegato, ha pagato il debito di Adamo, ha redento l’umanità intera dalla colpa del peccato originale.

- icona natività. Al centro dell’icona vi è la scena vera e propria della natività: nella mangiatoia, simile al sepolcro, vi era il bambino riscaldato da un bue e un cavallo, e Maria che domina tutta la scena. Infatti se si tracciano le diagonali vediamo che il centro coincide proprio con Maria. In basso vi è San Giuseppe che si trova nella tentazione, infatti il pastore accanto a lui raffigura Satana.

Finita questa prima parte della giornata ci siamo riuniti nella cappella dove Don Fabio ha celebrato l’Eucarestia. Successivamente abbiamo pranzato e dopo una breve pausa siamo ritornati nel salone dove è iniziata la seconda parte della giornata. E’stato una sorta di laboratorio dove, partendo di nuovo dalle icone, ci hanno spiegato il significato dei colori più usati dagli iconografi: il blu rappresenta l’umanità, il rosso è il colore dell’amore o del sangue, il viola, essendo l’unione tra blu e rosso, rappresenta il divino e l’umano insieme, il bianco è il colore della purezza e anche della luce, il giallo rimanda alla luce ma anche all’eternità in quanto è un colore che non invecchia, l’oro rappresenta la preziosità e la regalità, il nero è il colore delle tenebre e del male, il grigio ricorda la roccia, il marrone è il colore della terra, il verde rappresenta la vita, la creazione e la giovinezza e il rosa rappresenta la sapienza, la bellezza e la bontà.

Tirando le somme, possiamo dire che questa giornata ci ha insegnato che anche l’icona è preghiera e che attraverso essa si può spiegare ai bambini la fede, raccontando loro la nostra esperienza. Un altro aspetto molto importante è che abbiamo conosciuto nuove persone che, come noi, hanno un progetto di vita basato su Dio.

I Giovanissimi della Parrocchia Maria SS. Delle Grazie