«L’apertura alla vita è al centro del vero sviluppo»: il titolo dell’incontro pubblico organizzato dalla Fondazione Centro Culturale Paolo VI di Lamezia Terme e dal Servizio Diocesano per la Pastorale Familiare, trae spunto da un’affermazione della Caritas in Veritate (n° 28) di Benedetto XVI. L’iniziativa, infatti, si inserisce nel cammino della Diocesi in preparazione alla venuta di Benedetto XVI a Lamezia Terme. L’incontro, svoltosi il 19 febbraio scorso presso il salone del Seminario Vescovile, è stato seguito con vivo interesse da una assemblea variegata e partecipe. Ha relazionato il professor Giuseppe Noia, medico, Responsabile del Centro Diagnosi e Terapia Fetale del Policlinico Gemelli di Roma e Presidente dell’Associazione Italiana Ginecologi e Ostetrici Cattolici.
Dopo il saluto iniziale di don Giuseppe Montano, Presidente della Fondazione, il professor Noia, accompagnato dalla moglie, con competenza scientifica e afflato umano e spirituale, ha catturato l’attenzione del pubblico, mostrando la bellezza del vangelo della vita, del matrimonio e della famiglia e ha saputo smascherare, con dati scientifici precisi, alcuni dei tanti inganni della diffusa cultura di morte.
Ad esempio, con una terminologia suadente ed eufemistica si favorisce l’aborto, che è la distruzione di una vita umana nel grembo materno; si diffonde una mentalità antinatalista e contraccettiva; si fa credere che la cosiddetta “pillola del giorno dopo” sia un semplice contraccettivo e non quello che è realmente, un vero e proprio strumento abortivo.
Alla relazione del professor Noia è seguita la testimonianza toccante dei coniugi Carlo e Sabrina Paluzzi che, quando erano in attesa del terzo figlio, hanno ricevuto il responso di una diagnosi prenatale infausta. Con l’aiuto del Signore e della professionalità del professor Noia, hanno rifiutato di praticare l’aborto ed hanno accolto come un dono il piccolo Giona, (presente insieme a loro e impegnato durante il convegno a giocare in mezzo all’assemblea), affetto da una grave patologia e che ora ha otto anni.
Da questa loro esperienza personale è nata l’Associazione La Quercia Millenaria onlus, impegnata nel sostegno della maternità e della vita nascente e l’unico Hospice perinatale presente in Italia (mentre in America ce ne sono 71); da quando è nata La Quercia (circa 6 anni), centinaia di coppie hanno trovato in essa conforto e aiuti concreti per portare a compimento e dare alla luce i loro figli, anche se gravemente malati nella convinzione che la vita umana è sacra, e solo Dio ne è il padrone!
Hanno concluso don Pino Angotti, direttore del Servizio Diocesano per la Pastorale Familiare e S. E. Mons. Luigi Cantafora, che ha incoraggiato il Servizio Diocesano e tutti i presenti perché cresca in mezzo a noi la cultura e l’accoglienza della vita.