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Cultura e Società

19 gennaio 2014: 100a giornata mondiale del migrante e del rifugiato

Armido Cario · 11 anni fa

Domenica 19 gennaio 2014 si è celebrata la 100ª giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Il titolo di quest’anno è stato «Migranti e rifugiati: verso un mondo migliore». La Giornata per i Migranti nasceva nel 1914 in Italia, sotto il Pontificato di Pio X, e dietro sollecitazione anche di vescovi come Scalabrini e Bonomelli, allo scoppio della Prima guerra mondiale e di fronte al dramma di tanti profughi e rifugiati, soprattutto italiani che, emigranti all’estero, perdevano ogni cosa ed erano costretti a rientrare in Italia.

Una giornata, pertanto, di solidarietà, a cui si aggiungeva anche la necessità di pregare perché crescesse nella Chiesa l’attenzione all’altro, al diverso. Successivamente, nel 1952, da nazionale la Giornata divenne mondiale.

Come ogni anno l’Ufficio Migranti della nostra Diocesi rappresentato da Suor Manuela ha organizzato la Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Luigi A. Cantafora Vescovo, concelebranti Don Giacomo Panizza e Don Karem con persone di varie nazionalità.

Il rito d’introduzione alla S. Messa è stato effettuato dalla Missione Belèm con l’aiuto della comunità intonando un canto gioioso.

La rappresentante della comunità polacca (Maria), ha salutato il Vescovo S.E. Mons. Luigi Antonio Cantafora e ha dato inizio alla celebrazione, mentre in processione sono state portate delle bandiere in rappresentanza di alcuni paesi.

Da un egiziano è stato portato il relitto di una barca, simbolo dei naufragi di Lampedusa, per chiedere perdono per i morti del Mediterraneo.

La celebrazione ha avuto carattere plurilingue, parti della liturgia sono state lette in Italiano, Polacco, Brasiliano e Nigeriano e il Vangelo è stato proclamato da Don Karem.

La preghiera dei fedeli in Italiano, Polacco, Indiano, Africano, Indonesiano, Turco, Egiziano e Rumeno, mentre il Padre Nostro è stato cantato in Indiano.

La presentazione dei doni è stata caratterizzata da rappresentanti di veri paesi e alcuni hanno indossato gli abiti tipici. Hanno presentato all’altare: calice e pisside (Italia), Famiglia migrante (Ghana), pane e sale (Polonia), palma (Africa) e una composizione floreale (Turchia).

Le offerte che sono state raccolte in questa giornata in tutte le parrocchie sostengono il lavoro della Fondazione Migrantes per sostenere, attraverso progetti concreti, l'inserimento di tanti fratelli e sorelle che si vedono costretti a vivere la mobilità.